Una giovane donna viene cosparsa di benzina e trasformata in una torcia umana…

 

Un ex-fidanzato che freddamente pianifica e porta a termine questo gesto atroce.

Lei si salva, se pur con notevoli ustioni e che fa?

Cerca di scagionare l’ex-fidanzato, arrampicandosi sugli specchi e negando l’evidenza.

Sappiamo che esiste una profonda relazione – non solo emotiva e psicologica ma di destino – molto particolare che lega vittima e carnefice  e che attraverso la dipendenza dal carnefice la vittima tenta di colmare un vuoto esistenziale profondo, un vero e proprio buco nell’anima.

Ora, la domanda fondamentale è: quanta solitudine e quanta sofferenza deve esistere nel cuore di un essere umano per scendere a patti con situazioni estreme come questa?  

Cosa spinge una donna a preferire di essere malmenata o addirittura uccisa piuttosto che perdere la propria dipendenza da un legame malato?

Solo risolvendo consapevolmente questo enigma il legame potrebbe sciogliersi.

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