Il bue che dice cornuto all’asino

Talvolta i detti popolari sono in grado di sintetizzare perfettamente una situazione.

Conoscete quello che suona: “Il bue che dice cornuto all’asino”?

Beh, è il primo pensiero che mi è venuto in mente leggendo del nuovo exploit di Erdogan, il patetico e feroce sultano che sta facendo regredire la Turchia all’epoca del califfato.

Ebbene lui, proprio lui che spinge per far approvare una legge tesa a eliminare la carica di primo ministro e a concentrare il potere esecutivo nelle sue mani – annientando di fatto ogni residua forma di democrazia – accusa oggi la Germania di essere “rimasta nazista” perché i tedeschi non consentono, per motivi di ordine pubblico, ai suoi emissari di fare ‘campagna elettorale’ presso le numerose comunità turche in Germania.

Incredibile, no?

Ma la Turchia è nella NATO e allora tutti in punta di piedi e con il cappello in mano; guardatevi bene dall’opporvi al sultano, non è un tipo che scherza; fate tutto quello che chiede, se no si riavvicina a Putin…

Ma non fu proprio così che il nazismo prese definitivamente piede? Fate tutto quello che chiede Hitler, se no scoppia la guerra….

Il seguito ce lo ricordiamo bene.

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