3I/Atlas: una cometa? Un’astronave? Un messaggero? 

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di Jonathan Hilton 

 Di recente ho ricevuto email riguardanti la ‘controversa’ cometa attuale, 3I/Atlas.

Dico controversa perché si è parlato parecchio tra intuitivi/sensitivi e astrologi del significato di questa cometa, o addirittura se si tratti effettivamente di una cometa. Viene descritta come l’inseminazione della nuova coscienza galattica; un’attivazione del chakra del cuore, e un potenziamento della coscienza terrestre. Alcuni sostengono che si tratti in realtà di una sorta di visitatore extraterrestre proveniente da una galassia lontana, che ha percorso miliardi di chilometri per arrivare fino a noi. 

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Alcune di queste ipotesi derivano da un’affermazione dell’astrofisico di Harvard Avi Loeb, secondo cui la NASA starebbe nascondendo informazioni, e da una fotografia, che dimostrerebbe come questa cosiddetta cometa potrebbe essere un visitatore extraterrestre proveniente da un’altra galassia.

Il mistero che avvolge questa cometa è dovuto in gran parte anche al fatto che essa sfida molte delle qualità tipiche delle comete, portando molti a pensare che possa effettivamente trattarsi di una sorta di entità extraterrestre. Ad esempio, è piuttosto grande, lunga circa 5 km, eppure viaggia a una velocità estrema, molto più veloce di qualsiasi visitatore interstellare del passato. Ha anche una composizione minerale più complessa, diversa da quella delle comete tipiche. Ad esempio, ha un alto contenuto di nichel ma un basso contenuto di cianuro. Infine, la sua chioma, o coda, anziché puntare lontano dal Sole come la maggior parte delle comete, puntava verso il Sole. Un altro esempio è stato recentemente pubblicato su SpaceWeather.com

una sonda spaziale che monitorava il Sole ha assistito a un marcato aumento della luminosità della cometa 3I/ATLAS mentre si dirigeva verso il suo perielio il 29 ottobre“La ragione del rapido aumento di luminosità della 3I, che supera di gran lunga il tasso di luminosità della maggior parte delle comete della nube di Oort, rimane poco chiara”, affermano gli scienziati.    

 Chi o cosa è esattamente questo visitatore dall’aldilà?

Forse il clamore attorno a questa cometa contiene un elemento di verità sulla sua natura speciale, di visitatore proveniente dai più alti regni galattici. E magari si può dire che proviene dai regni superiori non-spaziali, ed è entrato nel nostro mondo cosmico spaziale per un certo periodo e per uno scopo. 

Proviamo quindi ad osservare questa cometa con la conoscenza della nostra moderna prospettiva astronomica e poi cerchiamo di acquisire una prospettiva scientifico-spirituale.  

Cos’è 3I/Atlas?

Innanzitutto, è il terzo oggetto conosciuto al mondo ad entrare nel nostro sistema solare dallo spazio interstellare, il che significa che proviene dall’esterno del nostro sistema solare e non è influenzato dalla forza gravitazionale del nostro cosmo solare.  

Il primo oggetto interstellare (1I) è stato 1I/Oumuamua (il nome hawaiano per “Esploratore” o “Primo Messaggero”) scoperto il 19 ottobre 2017. È passato molto rapidamente.  

 2I, il secondo, è stato 2I/Borisov, scoperto il 29 agosto 2019, che è entrato nel nostro sistema solare attraverso le stelle di Perseo (una figura micheliana).  

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Ma perché sono classificati come oggetti interstellari rari, anziché come comete, dato che tutte le comete sono interstellari, ovvero provenienti da oltre il nostro sistema solare?

L’eccezione è, in primo luogo, che questi tre oggetti hanno tutti orbite iperboliche anziché ellittiche, il che indica che non sono influenzati dalla nostra forza gravitazionale solare, non sono attratti in una forma orbitale e, in secondo luogo, ma soprattutto, per via della loro velocità, che impedisce loro di essere legati gravitazionalmente a una qualsiasi stella quale il nostro Sole. Viaggiano a velocità estremamente elevate. Questa velocità è chiamata ‘velocità di fuga solare’. Le comete hanno generalmente velocità molto vicine o inferiori a quella di fuga solare, quindi sono maggiormente soggette alle forze solari. Queste tre entità interstellari hanno velocità ben superiori a quella di fuga solare, molto più elevate persino di tutte le altre comete, il che indica che sono entrate nel nostro sistema per la prima e una sola volta, in base all’attuale scienza astronomica. Sono quindi outsider, entità speciali, indipendenti da qualsiasi forza gravitazionale solare o stellare. 

3I/Atlas deve il suo nome all’osservatorio che per primo localizzò la cometa, il cui acronimo è ATLAS, Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System (Sistema di ultimo allarme per impatto terrestre di asteroidi, ndr). Sebbene ATLAS sia un acronimo, è interessante notare che Atlante era un Titano greco, che si unì a Crono e alla generazione precedente di Titani per combattere contro Zeus, della successiva e più giovane generazione di Dèi, che cercava di conquistare il Monte Olimpo. Questa grande battaglia, chiamata ‘La Battaglia dei Titani’, si concluse con una sconfitta per i Titani e la vittoria per Zeus e gli Dèi dell’Olimpo. Atlante fu quindi condannato a portare il peso del mondo sulle sue spalle per sempre.

Forse questo visitatore interstellare ha qualche relazione con il portare il peso (o il peccato di materialismo) del mondo intero sulle sue spalle? Torneremo su questo argomento. 

3I/Atlas è entrato nel nostro sistema solare il 21 maggio 2025, proprio tra la punta della freccia nell’arco del Sagittario e le stelle del Serpente nella costellazione di Ofiuco, molto vicino al centro galattico. Quindi, la sua nascita nel nostro sistema solare ha questa concreta relazione galattica. Il suo percorso attraversa lo Zodiaco dal Sagittario fino ai Gemelli, da dove se ne andrà il 17 aprile 2026. Di seguito sono riportate due mappe della traiettoria dell’oggetto. La prima immagine lo mostra vicino a Spica il 2 novembre (ci torneremo sopra) e poi mentre passa sopra la Vergine e il Leone, arrivando alla stella Regolo (il Cuore del Leone) a Natale. 

 

Da Earth Sky Magazine  

 L’immagine qui sotto traccia il percorso completo, che parte dal Sagittario a metà maggio 2025 ed esce dal nostro sistema solare in Gemelli a metà aprile 2026, un viaggio di quasi un anno intero attraverso metà Zodiaco.

Tutto ciò ha un significato più profondo, un significato nel senso del compito di questo visitatore del nostro cosmo, che esploreremo più avanti. 

 

Da SpaceWeather.com

 Durante la prima metà di luglio 2025 si trovava in Sagittario e poi, nella seconda metà di luglio, si è spostato in Ofiuco. Nei mesi di agosto e settembre ha proseguito attraversando le costellazioni di Ofiuco, Scorpione e Bilancia. Il 3 ottobre è poi passato sopra Marte, che stava appena entrando in Bilancia, proveniente dalla Vergine. Tra il 29 e il 30 ottobre ha raggiunto il suo perielio, ovvero il punto più vicino al Sole – direttamente dietro di esso dal punto di vista terrestre – mentre anche il Sole aveva appena fatto il suo ingresso in Bilancia dalla Vergine. Il punto di perielio ha segnato il culmine del suo viaggio da regni lontani fino al centro stesso del nostro cosmo solare, il nostro Sole. Al perielio, si è girato e ha iniziato di nuovo il viaggio verso i regni da cui è venuto. Quindi, l’evento del perielio del 29/30 ottobre è un momento cruciale nell’intero viaggio di 3I/Atlante.  

 Si è verificato qualche cambiamento al perielio, quando in un certo senso si è unito alla forza del Sole, in termini di messaggio e attività per il nostro sistema solare?  

Durante il suo viaggio verso il perielio ha incontrato Marte e, nel suo viaggio di ritorno, il 2 novembre, incontra Venere. Venere si trova in Vergine, allineata con la stella Spica e in quadratura con Giove.  

 Entro l’11 novembre, 3I/Atlas diventerà visibile nel cielo del primo mattino. Il 19 dicembre si avvicinerà alla Terra, pur rimanendo molto lontano. Il 16 marzo 2026, mentre si preparerà a lasciare il nostro sistema solare, passerà vicino a Giove al centro delle stelle dei Gemelli, allineato con la nostra stella più luminosa e storicamente significativa, Sirio. Quindi secondo le proiezioni attuali lascerà il nostro sistema solare dai Gemelli, vicino a Giove, il 17 aprile, poco dopo Pasqua. 

 Come possiamo allora comprendere il significato spirituale di questo Atlante interstellare 3I?  

 Non è un compito facile, ma forse possiamo iniziare con alcuni indizi. In primo luogo, possiamo fare riferimento a ciò che Rudolf Steiner ha detto sulle comete in generale. In secondo luogo, il percorso unico di questa cometa ci dice qualcosa di molto specifico. In terzo luogo, possiamo seguire la linea temporale di quando la cometa incontra i pianeti e quali sono le configurazioni al momento di questi incontri. La tempistica di queste interrelazioni è un linguaggio delle stelle. Possiamo immaginare che la cometa stia servendo l’intero nostro cosmo solare con la sua qualità purificatrice e rinvigorente e, attraverso il linguaggio delle sue relazioni con le Intelligenze Planetarie in determinati momenti, può aiutarci a capire come potremmo discernere la sua missione. 

 Cosa ci dice Rudolf Steiner sulle comete?  

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In generale, vengono inviate dalla Prima Gerarchia, oltre il nostro cosmo solare, e

“la missione delle comete è quella di espellere perpetuamente le forze astrali impure dal Cosmo o di introdurre nuovi impulsi”.  

Quindi, da un lato, una forza purificatrice che può scuotere il nostro mondo, ma anche una forza che porta un nuovo impulso, che può certamente scuotere il nostro mondo.

Egli approfondisce questo particolare compito nella conferenza “I segreti del cosmo – Comete e Luna”, del 5 marzo 1910, contenuta nel ciclo intitolato L’evento della comparsa del Cristo nel mondo eterico” (OO118): 

 “Ora, l’influsso della cometa si esprime così: quando l’Io umano fa un passo avanti, affinché tutto l’uomo possa progredire, naturalmente anche il corpo fisico ed il corpo eterico o vitale devono trasformarsi in modo corrispondente. Se l’Io, nel secolo XIX deve pensare in modo diverso da come pensava nel secolo XVIII, deve pur esserci qualcosa che modifichi, nel corpo fisico e nel corpo eterico o vitale l’impronta esterna dell’Io; questo lo fa la cometa! La cometa opera sul corpo fisico e sul corpo eterico o vitale dell’uomo in modo tale che questi corpi creino effettivamente finissimi organi adatti all’ulteriore evoluzione dell’Io; organi adatti a quella coscienza dell’Io che si è sviluppata in modo particolare dopo l’avvento sulla Terra dell’impulso del Cristo. Da allora le apparizioni delle comete hanno questo significato: all’Io, in quanto si sviluppa sempre ulteriormente, in quanto si evolve di tappa in tappa, vengono assegnati organi siffatti, ossia organi fisici ed eterici adatti ad essere usati, appunto, da un Io progredito (…) Così ogni cometa ha un suo compito ben determinato.”  

Nel medesimo ciclo, Rudolf Steiner approfondisce questo compito delle comete in relazione allo sviluppo dell’Io, in particolare in relazione alla cometa di Halley. Egli collega la prima apparizione della cometa di Halley nel 1759 con la nascita dell’Età dell’Illuminismo che si sviluppò in quel periodo: 

”E che cosa ha prodotto nel secolo XVIII il sorgere di ciò che chiamiamo Illuminismo, che ha costituito una certa tappa nell’evoluzione dell’Io? Nella seconda metà del secolo XVIII, l’uomo medio aveva appunto quella configurazione spirituale del cervello che noi chiamiamo ‘illuminista’. (…) Che cosa ha predisposto i cervelli per questa ‘Epoca illuminista’? È stata la cometa di Halley dell’anno 1759. E questo è un influsso fondamentale della cometa di Halley”.

Tuttavia, prosegue affermando che il ritorno della cometa di Halley potrebbe in realtà servire a trascinare quel nuovo pensiero, che poi portò all’Illuminismo, troppo profondamente nel materialismo. In altre parole, ciò che inizialmente serviva a uno scopo evolutivo per lo sviluppo dell’Io, potrebbe poi degradarsi con il ritorno delle comete. Quindi, il compito dell’umanità, con gli ulteriori ritorni della cometa di Halley, sarebbe stato quello di impegnarsi a risvegliare nuovamente la spiritualità e a superare le tendenze negative. 

“Ora, però, avviene che a causa di certe comete, l’Io effettivamente venga spinto sempre più entro il mondo fisico, e che ci si debba difendere contro quello che vien causato dalle comete. (….) Se, dunque, la cometa di Halley dovesse tornare, ciò sarebbe per noi emblematico del fatto che essa potrebbe diventare per noi un ospite affatto malefico, qualora noi ci abbandonassimo ad essa, qualora non ci difendessimo dal suo influsso. Si tratta di poterci attenere ad influssi ed azioni cosmiche d’importanza superiore a quella della cometa di Halley.”  

 Quindi, qui ci viene presentata una riflessione profonda su ciò che le comete possono apportare all’evoluzione umana:  

 “all’Io vengono assegnati organi fisici ed eterici adatti ad essere usati, appunto, da un Io progredito “.  

 3I/Atlas non è una cometa di ritorno, come quella di Halley, quindi ha una qualità diversa. È un visitatore occasionale.  

Questo può portarci a porci la domanda sull’attuale 3I/Atlas: sta aiutando l’Io umano a compiere un ulteriore passo avanti nello sviluppo trasformativo?  

Se sì, cosa significa?  

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Alcuni sensitivi parlano di questa cometa come di una sorta di impulso iniziale per il nuovo essere umano in via di sviluppo, portando a un nuovo risveglio spirituale nell’umanità. 

Forse la traiettoria di questa cometa può fornire ulteriori spunti sulla questione del suo compito. Come detto in precedenza, entra nel nostro sistema solare dal centro galattico, proprio sulla punta del Sagittario. Poi esce definitivamente dal sistema solare dalle stelle dei Gemelli, vicino a Giove e alla stella Sirio.  

Proprio questo punto di ingresso, o potremmo dire ‘nascita’ nel nostro mondo spaziale, e questo punto di uscita o ‘morte’ dal nostro mondo, contengono ricche prospettive.  

La cometa entra ed esce dal nostro mondo in quelle due costellazioni che segnano l’asse verticale del nostro cosmo solare, che è l’asse dei solstizi. È l’asse che sostiene l’elemento verticale. È l’asse dell’egoità, dell’evoluzione dell’Io. Le feste del solstizio, quando il Sole è in Gemelli (estate) e Sagittario (inverno), che ora sono diventate le feste di San Giovanni e del Natale, sono feste dell’evoluzione dell’esperienza dell’Io. Steiner descrive la festa di San Giovanni nei tempi antichi come un momento in cui le persone, nei rituali festivi, “ricevevano l’Io Sono”.  

Tutto questo cambiò con l’incarnazione del Cristo, quando questo Sole IO SONO si unì alla Terra. Come dice Giovanni, il testimone di Cristo: “Egli deve crescere. Io devo diminuire”. Il nuovo IO SONO è arrivato. Con il solstizio d’inverno abbiamo naturalmente il Natale, la festa della nascita del nuovo portatore dell’IO SONO nel mondo. 

Queste due costellazioni portano con sé anche il tema del dualismo attraverso il quale si sviluppa l’io umano. Nel Sagittario abbiamo il centauro, metà animale e metà umano. Eppure, lancia la freccia verso i lontani obiettivi futuri del suo divenire. È vicino alla punta di questa freccia che 3I/Atlas nasce nel nostro cosmo, che è anche, come già detto, il centro galattico. 3I/Atlas inizia quindi il suo viaggio attraverso le costellazioni, la sua ‘vita’ nel nostro mondo, che dura circa un anno solare. Termina il suo viaggio vitale, completando la sua missione in Gemelli – i Gemelli, che portano con sé anche l’immagine della nostra doppia natura: il sé mortale e il nostro sé immortale.  

La nuova immaginazione dei Gemelli, dal Golgota in poi, secondo me è rappresentata al meglio dalla scultura di Rudolf Steiner, il rappresentante dell’Umanità, che colloca il Cristo, il Nuovo Essere Umano, tra le due polarità, mantenendone il centro. 3I/Atlas non solo esce dai Gemelli, ma lo fa sopra Giove e Sirio, che in quel momento sono in allineamento longitudinale.  

Non è una coincidenza!  

 Cosa può dirci questo sulla missione portata a compimento da 3I/Atlas 

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Questa posizione di Giove è identica a quella in cui si trovava al Golgota/Pasqua!

Questo è di fondamentale importanza per me, nella comprensione del messaggio/compito di 3I/Atlas. Giove è la sfera del Figlio; è la sfera della Vita e della Saggezza vivente; è la sfera che porta la visione della nostra futura esistenza evolutiva, il Futuro Giove, che naturalmente si basa sulla realizzazione della Resurrezione. Tutto questo avviene allineato con la stella Sirio. 

La stella Sirio ha ricoperto un ruolo significativo nella coscienza degli antichi.

Era una stella primaria (Sothis) nell’Antico Egitto. Per gli antichi Celti era vista come la ‘porta per altri mondi’, fungendo da passaggio per gli iniziati tra il regno fisico e il mondo spirituale.  

In gran parte della spiritualità New Age, Sirio è considerata la dimora spirituale dell’umanità, da dove esseri extraterrestri ci forniscono una guida per la crescita e l’evoluzione spirituale.  

Nell’ambito dell’Antroposofia, c’è una dichiarazione di Rudolf Steiner tratta da una conversazione privata con la contessa von Keyserlingk su Sirio. Furono il conte Carl von Keyserlingk e sua moglie, la contessa, a invitare Rudolf Steiner nella loro tenuta di Koberwitz nel 1924 per presentare il Corso di Agricoltura che portò alla fondazione dell’agricoltura biodinamica. I Keyserlingk erano amici e studenti di Steiner. La contessa espresse alcune riflessioni su Sirio a Steiner, alle quali egli rispose:  

Sirio è il pensiero cosmico che Cristo Gesù fa del suo cuore – così si trova nella Terra”.

Un’altra versione di quanto detto è: ” Sirio è il cuore di Gesù-Zarathustra”. Sarebbe un riferimento al Maestro Gesù. Quindi, bisogna riflettere profondamente su tutto questo e non trarre conclusioni affrettate. 

Tutti questi elementi offrono spunti di riflessione sul mistero e sul compito di 3I/Atlas. La sua ‘scelta’ dei portali di ingresso e di uscita è un segno significativo. 

Da quanto appare finora, mi sembra che questa cometa abbia davvero un compito speciale in relazione allo sviluppo dell’Io umano e persino alla creazione di nuovi organi spirituali che possano aiutare l’umanità a compiere un nuovo passo evolutivo, che richiede questa nuova relazione con l’IO SONO Cristico Universale come forza trasformativa necessaria per condurci verso il futuro.  

 3I/Atlas è forse giunto con questo dono per aiutare l’umanità a compiere un passo avanti con nuove capacità eteriche che si dispiegheranno nei prossimi anni?  C’è del vero nelle proclamazioni dei sensitivi sull’inizio di una nuova era? 

 Siamo certamente in un periodo di grandi cambiamenti e molto nel mondo stellare indica questo per il prossimo anno. Forse 3I/Atlas proviene effettivamente dal regno più elevato per inaugurare qualcosa di nuovo per l’umanità, per assisterci nella nostra transizione. 

 TUTTAVIA, bisogna presentare anche un altro quadro, legato agli ostacoli e alle opposizioni che caratterizzano queste due costellazioni appena discusse. C’è un’immagine contraria che ha a che fare con l’uso improprio da parte delle confraternite occulte delle forze dei Gemelli e del Sagittario.  

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 Sempre nel ciclo di conferenze citato sopra, L’evento della comparsa del Cristo nel mondo eterico” (OO118), Rudolf Steiner parla di queste forze contrarie che cercano di ostacolare lo sviluppo umano attraverso la natura animale inferiore e la meccanizzazione o materializzazione di forze che possono fluire nell’umanità da queste costellazioni.

Devo dire che è anche interessante, a mio parere, che queste affermazioni sui compiti delle comete e su queste forze provenienti dagli assi verticale e orizzontale del nostro cosmo siano inserite in un ciclo sulla comparsa del Cristo eterico.

Qualcosa su cui riflettere. 

Ecco le parole di Steiner riguardo a queste costellazioni, tratte dalla conferenza del 25 novembre 1917: 

”Si cercherà di paralizzare ciò che si vince attraverso la rivelazione della dualità nel cosmo, per paralizzarla in modo materialistico ed egoistico attraverso le forze che fluiscono verso l’umanità soprattutto dai Gemelli e che possono essere messe completamente al servizio del doppio.

Con le altre confraternite, che desiderano soprattutto aggirare il Mistero del Golgota, si tratta di sfruttare la duplice natura dell’uomo. Questa duplice natura dell’essere umano, che è entrata nel V periodo post-atlantico proprio come l’uomo, contiene l’uomo ma anche, all’interno dell’uomo, la natura animale inferiore. L’uomo è in una certa misura veramente un centauro; contiene questa natura più bassa, bestiale, astrale. La sua umanità è in qualche modo montata su questa bestia astrale. Attraverso questa cooperazione della duplice natura all’interno dell’uomo esiste anche un dualismo delle forze. È proprio questo dualismo delle forze che sarà maggiormente utilizzato dalle egoistiche confraternite delle correnti orientali e indiane per fuorviare anche l’Europa orientale, che ha il compito di preparare il VI periodo post-atlantico. Per farlo, vengono utilizzate le forze del Sagittario.”

Quindi, anche questo dev’essere considerato, e solleva immense domande sugli affari mondiali in questo momento e sulle forze alla base delle scelte che vengono fatte. Attraverso l’uso improprio delle forze dei Gemelli forse possiamo trovare una relazione con il progresso esponenziale dell’IA e il suo ruolo in rapida evoluzione nella vita umana; mentre, dal Sagittario, forse troviamo una relazione con la crescente polarizzazione che crea l’odio e la violenza che assumono sempre più una sorta di elemento animalesco, persino subumano.

IA ovviamente sta per Intelligenza Artificiale… ma forse, IA può anche significare Intelligenza Arimanica, o ancora di più, avere a che fare con il cuore delle realtà che ora operano all’obiettivo finale delle potenze oppositrici, l’Io Asurico. Se si considera che l’obiettivo dell’IA non è solo elaborare la conoscenza, ma essere in grado di pensare da sola, di creare da sé stessa… Ma qual è l’Io, in questo ‘sé stessa’?

È chiaro per molti versi che l’attività degli Asura emerge ai nostri tempi con l’obiettivo di eliminare l’Io umano. Ciò si oppone alla potenzialità dello sviluppo del vero Io a partire dal Cristo che opera nell’umanità.

Penso che questa domanda e questa sfida siano collegate al compito di questo messaggero, 3I/Atlas. 

 Il terzo ambito della ricerca scientifico-spirituale su 3I/Atlas riguarda il suo percorso in relazione ai pianeti, le attività delle Intelligenze Cosmiche. È troppo ampio da includere in questo articolo, ma forse nel corso dell’anno si potrebbe pubblicare un approfondimento su questa attività, con l’avanzare di 3I/Atlas. Ci sono molti ‘momenti’ o ‘tempistiche’ planetarie interessanti riguardo a 3I/Atlas. Bisognerebbe osservare le configurazioni relative al momento in cui 3I/Atlas ha incontrato Marte in Bilancia, ad esempio, o quando ha superato Regolo, oppure quando ha superato Giove, nella stessa posizione in cui si trovava al Golgota. 

 Abbiamo già menzionato l’incontro con Venere e Spica.

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Per me, questa sembra un’ulteriore espressione della relazione della cometa con l’attività del Cristo/Io. Il 2 novembre, 3I/Atlas passerà sopra Venere, proprio quando Venere sarà congiunta alla stella Spica in Vergine e in quadratura con Giove. Uno sguardo completo ai pianeti in questo momento sarebbe qualcosa da esplorare più approfonditamente. Tuttavia, possiamo pensare a come tradizionalmente Spica sia il ‘grano/pane’ nella mano della Vergine, ma nell’immagine cristica della Vergine come Donna dell’Apocalisse che dà alla luce un bambino e nell’immagine della Vergine come Madonna, la Santa Madre, Spica rappresenta lo Spirito Bambino nato all’umanità come Pane di Vita. Venere è la sfera planetaria profondamente associata alla fondazione dei nuovi Misteri Cristiani sulla Terra, come rivelano gli atti del Cristo in connessione con Venere, e quale sfera che cerca di reintegrare l’essere umano con il mondo divino, poiché Marte ci ha condotto alla separazione e all’indipendenza nella materia, che ha trasmesso nel suo percorso di ritorno verso il Sole.  

È dunque significativo che 3I/Atlas passi su Venere in questo momento, in questa configurazione/posizione, mentre è anche in quadratura con Giove, che 3I/Atlas raggiungerà quando partirà/completerà la sua missione cosmica. In questo momento, in cielo c’è anche un grande Trigono.

Come potete vedere, questa e le altre configurazioni potrebbero essere esplorate più in dettaglio in relazione a 3I/Atlas nel corso del prossimo anno. Ma mi sembra chiaro, semplicemente sulla base di quanto è già stato esplorato, che si tratta di un evento cosmico speciale, degno della nostra attenzione. 

 Traduzione Mara Maccari 

Revisione Fiammetta R.A. 

 Immagine di copertina: visualizzazione artistica della cometa 3I/ATLAS che attraversa le stelle. 

1 novembre 2025 


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