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di Adriana Koulias
Miei cari amici, nelle ultime quattro settimane abbiamo lavorato spiritualmente affinché questa notte potessimo arrivare consapevolmente alle porte del Tempio della Conoscenza Superiore.
Nella sua poesia “I Segreti”, che Rudolf Steiner ci dice essere un Mistero di Pasqua e Natale, Goethe descrive questo viaggio compiuto da Fratel Markus, che parte dai regni della natura fisica, attraverso i regni elementali, fino alla vetta elevata dove incontra un monastero:
E ora che ha scalato la vetta,
vede una valle vicina, dolcemente ondulata.
I suoi occhi tranquilli brillano di gioia,
perché davanti alla foresta vede improvvisamente
un bellissimo edificio immerso in un prato verde,
baciato dall’ultimo raggio di sole:
corre attraverso i prati bagnati dalla rugiada
verso il monastero che lo illumina.
Ciò che serve qui, mentre Fratel Markus si trova davanti alla porta, ci dice Goethe, è la devozione:
Già vede davanti a sé quel luogo tranquillo,
che riempie il suo spirito di pace e speranza,
e sull’arco del portone chiuso
scorge un’immagine misteriosa.
Rimane lì in piedi a riflettere e mormora sottovoce parole
di devozione che sgorgano dal suo cuore,
La devozione è la capacità di diventare così altruisti da riuscire a sollevarsi dal corpo fisico per entrare nel mondo eterico. Una volta lì, bisogna usare la capacità di meditare sui segni della scrittura cosmica; nella poesia, il segno porta alla sua prima domanda:
Egli sta lì e riflette: che cosa significa tutto questo?
Il sole tramonta e il suono delle campane si spegne!
Vede il simbolo eretto in tutta la sua magnificenza,
che è fonte di conforto e speranza per il mondo intero,
a cui migliaia di spiriti si sono votati,
a cui migliaia di cuori hanno rivolto calde suppliche,
che distrugge il potere dell’amara morte,
che sventola su tante bandiere vittoriose:
una fonte di sollievo pervade le sue membra affaticate,
vede la croce e abbassa lo sguardo.
Vediamo che è riuscito a capire che si tratta di un segno, qualcosa che deve leggere, e capisce che la croce significa che è in qualche modo collegata al Cristo che ha vinto la morte, Cristo che è morto sulla croce per portare nuova vita.
Questo è il significato del simbolo. In verità lo spirito del segno è entrato nella sua anima e lui lo sente come fede.
La fede è il potere dello spirito nell’anima.
Fratel Markus può fare questo perché aveva già superato la Prima Prova che gli aveva insegnato a leggere i segni, ma i segni, lo sa, non sono le cose stesse, proprio come la parola casa non è una casa. Riconoscere i segni e conoscerne il significato è simile a ciò che chiamiamo immaginazione.
Nei sogni sperimentiamo solo segni. L’immaginazione è il sogno cosciente. La fede è il potere di vedere e comprendere perché lo spirito che vive nel segno è entrato nell’anima. A questo punto egli prova solo un senso del potere del pensiero che è stato illuminato dallo spirito.
Egli sente nuovamente ciò che lì è scaturito per la salvezza,
Sente la fede di mezzo mondo;
Ma viene pervaso da un senso completamente nuovo,
Mentre l’immagine gli si presenta davanti agli occhi.
Non ha ancora raggiunto la vera conoscenza dell’«essere» che ha aggiunto la croce alle rose, solo un senso sconosciuto degli esseri spirituali, gli esseri elementali che hanno trasmesso il messaggio. Ora vivono nella sua anima come ispirazioni. Ispirano una seconda domanda relativa a una seconda prova:
La croce è ricoperta da rose intrecciate.
Chi ha aggiunto le rose alla croce?
La corona si gonfia, per accompagnare da tutti i lati
il legno scosceso con morbidezza.
Egli deve sperimentare questi esseri elementari, che sono la progenie di esseri superiori, consapevolmente, cioè in uno stato d’animo di preghiera, affinché il significato del simbolo prenda vita nella sua vita sentimentale. Non gli vengono dati comandi, ma deve chiedere e dalle risposte capire cosa deve fare:
E leggere nuvole argentate fluttuano nel cielo,
Con croci e rose che si librano verso l’alto,
E dal centro sgorga una vita sacra
Di tripli raggi che emanano da un unico punto;
L’immagine non è circondata da parole
Che conferiscono significato e chiarezza al mistero.
Nella penombra che si fa sempre più grigia,
egli sta in piedi, medita e si sente edificato.
La riflessione e la preghiera hanno portato a un’intuizione dal suo sé superiore e lui agisce, bussa alla porta:
Alla fine egli bussa
E bussando dimostra di aver già superato la terza prova, poiché gli è stato concesso di riflettere, pregare e agire.
Questo è il punto in cui ci siamo fermati questa settimana. Alla porta.
Se abbiamo avuto successo, fino ad ora, il mondo spirituale gioisce e tutti gli esseri superiori che ci hanno condotto al portale gioiscono quando la porta si apre.
Bussa alla fine, quando già le stelle alte
rivolgono verso di lui il loro occhio luminoso.
Il cancello si apre e lo accolgono volentieri
a braccia aperte, con le mani pronte.
Dice da dove viene, da quale lontananza
gli ordini di esseri superiori lo mandano.
Si ascolta e si stupisce. Come si onora lo sconosciuto
come ospite, ora si onora il messaggero.
Gli insegnanti dell’umanità riconoscono che il cielo lo ha mandato perché il Fratello è saggio come un bambino, il che significa che ha sviluppato quella coscienza che possedeva quando ancora ricordava il mondo spirituale dopo la nascita.
Tutti si accalcano per ascoltare,
e sono mossi da una forza segreta,
nessun respiro osa disturbare il raro ospite,
poiché ogni parola riecheggia nel cuore.
Ciò che racconta sembra un profondo insegnamento
di saggezza che risuona dalle labbra dei bambini:
per la sua franchezza, per l’innocenza dei suoi gesti
sembra un uomo proveniente da un altro mondo.
Benvenuto, esclama infine un anziano, benvenuto,
se la tua missione porta conforto e speranza!
Per quelli di noi che hanno seguito questo viaggio attraverso l’Avvento, la vigilia di Natale inizia un nuovo viaggio non appena varchiamo la soglia, un viaggio tra le stelle dove i maestri dell’umanità ci istruiranno nella notte e ci aiuteranno a comprendere il viaggio durante il giorno, mentre seguiamo il percorso che l’Anima di Natanaele ha compiuto verso Cristo e il percorso che Cristo ha compiuto verso l’Anima di Natanaele.
Alla porta, tuttavia, dobbiamo prima decidere se il nostro libero arbitrio ci porta a giurare che saremo fedeli alle verità superiori. Ciò significa che ci assumeremo non solo il karma soggettivo di tutto ciò che pensiamo, sentiamo e facciamo, ma anche il karma mondiale di come portiamo queste verità nel mondo.
Ci assumiamo il karma della più piccola azione che compiamo perché siamo consapevoli di queste verità e dei loro molteplici effetti sul mondo.
Se diciamo che faremo il giuramento, ci sarà permesso di prendere una boccata di oblio, che ci consentirà di dimenticare il nostro Io inferiore in questa vita. Esso svanisce per noi quando è necessario
Anche questo si trova nella poesia, che esploreremo.
Ma poi beviamo un sorso di ricordo che ci permette di agire dal nostro sé superiore, che è nato in noi con la piena consapevolezza delle nostre vite precedenti e del potenziale del nostro destino.
Ora, cari amici, se abbiamo lavorato diligentemente tutto l’anno e durante l’Avvento, potremo vivere questo momento in modo più consapevole rispetto agli anni precedenti e, in verità, vedremo quanto bene abbiamo superato tutte queste prove grazie alla consapevolezza che siamo in grado di sviluppare durante le dodici Notti Sante.
Per me e per gli altri che hanno seguito queste notti e che vivono nell’emisfero sud, questo inizia con la vigilia di Natale e la notte di Adamo ed Eva, la notte dell’Anima di Natanaele.
Vi amo.
Namaste!
Tradotto dall’inglese e dal tedesco (testo di Goethe) da Piero Cammerinesi per LiberoPensare
Adriana Koulias è nata nel 1960 a Rio de Janeiro, in Brasile. All’età di nove anni la sua famiglia è emigrata in Australia.
Nel 1989 Adriana ha iniziato a studiare Antroposofia, Filosofia e Storia e ha intrapreso una carriera artistica, vendendo opere a varie gallerie d’arte e partecipando a diverse mostre miste. Autrice di diversi romanzi tra cui tradotti in italiano: Il segreto della sesta chiave, Il tempio del Graal, I custodi del Graal. Oggi Adriana tiene regolarmente conferenze su storia, filosofia e scienze esoteriche. Ha due figli e vive a Sydney.