Affrontare l’Incarnazione di Arimane con un Atteggiamento degno dell’Umanità
di Jeremy Smith
Dal 7 al 10 agosto 2025 si è tenuta la conferenza online MysTech sul tema «Affrontare l’incarnazione di Ahriman». Organizzata da Andrew Linnell e dai suoi colleghi, ha offerto una serie impressionante di conferenze tenute da relatori eccellenti. Non ho potuto ascoltare tutti i sedici relatori, ma sono riuscito a seguire le presentazioni di: Inessa Burdich, Harrie Salman, Bastiaan Baan, Benjamin Cherry, Adriana Koulias, Doug Smith, Florian Sydow, Robert McKay, Are Thoresen e Andrew Linnell. Il testo del mio intervento è riportato di seguito.
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In una conferenza tenuta a Dornach il 18 Novembre 1917 (O.O.178), Rudolf Steiner disse:
Ciò che le persone della nostra epoca devono imparare è la necessità di combattere con piena consapevolezza il male che sta facendo il suo ingresso nell’evoluzione umana.
L’epoca a cui Steiner si riferiva è il nostro attuale stadio di sviluppo umano, da lui definito l’Età dell’Anima Cosciente, o quinta epoca post-atlantica. Questa epoca è iniziata all’inizio del XV secolo e durerà circa 2.200 anni, terminando all’incirca nell’anno 3600 della nostra era. Steiner ci dice che, dall’inizio di questa epoca, la propensione al male risiede nel subconscio di ogni persona e che non esiste crimine, per quanto terribile, che ciascuno di noi, in quanto persona di questa epoca, non abbia il potenziale per commettere. Paradossalmente, affrontare questa realtà è l’unico modo per risolvere l’enigma del male, che è il compito più importante della nostra epoca.
L’esistenza del male è anche, naturalmente, una potente ragione per cui molte persone dicono di non credere in Dio, perché come può un dio d’amore che è onnipotente, onnisciente e onnipresente permettere l’esistenza dei fenomeni del male? Eppure gli iniziati ci dicono che Dio ha due aspetti che, se compresi e visti correttamente, ci permettono di vedere lo scopo del male. Il male può essere visto come l’aspetto non evoluto e non sviluppato della vita, la forza che ci mette alla prova e assorbe e rimuove ciò che è indesiderato.
Questa è quindi la portata della sfida che ciascuno di noi deve affrontare in questo periodo molto difficile dell’esistenza fisica umana. Gli antroposofi descrivono il nostro tempo come quello in cui vedremo l’incarnazione effettiva del grande arcangelo oscuro, Arimane.
Arimane potrebbe essere definito come il potere che impedisce all’uomo, nella sua esistenza nel mondo fisico-sensibile, di percepire gli esseri animico-spirituali che si trovano dietro la superficie del nostro mondo fisico – ma Arimane è anche un essere reale, la cui incarnazione in forma fisica è imminente.
Questa sarà l’ultima delle tre incarnazioni uniche di cui parlava Steiner: la prima fu l’incarnazione di Lucifero nel 3000 a.C. circa (che molti ritengono fosse l’Imperatore Giallo in Cina, quello dell’esercito di terracotta); la seconda è stata l’incarnazione di Cristo in Palestina duemila anni fa; e la terza sarà l’incarnazione di Arimane, che, per citare Steiner, avrà luogo «prima che sia trascorsa solo una parte del terzo millennio dell’era post-cristiana», probabilmente negli Stati Uniti. Ciascuna di queste incarnazioni viene preparata con molti anni, anzi secoli, di anticipo, e possiamo già vedere abbastanza chiaramente il tipo di influenze malvagie che la futura incarnazione arimanica sta esercitando sulle nostre società umane.
A mio avviso, gli ultimi centocinquanta anni sono stati il periodo più terribile dell’intera storia umana e il male sta peggiorando e intensificandosi man mano che ci avviciniamo all’incarnazione effettiva. Alcune delle caratteristiche più evidenti di ciò che sta accadendo in tutto il mondo in questo momento includono:
Un enorme aumento dei livelli di stress personale
Una perdita di fiducia nei governi e nelle istituzioni pubbliche di ogni tipo, sia a livello nazionale che internazionale
Rancore e divisioni tra famiglie, amici e colleghi, con posizioni inconciliabili su questioni di attualità
Il crollo dei sistemi su cui tutti facciamo affidamento, compreso l’ordine internazionale basato sulle regole
La graduale scomparsa di molte delle vecchie certezze su cui si fonda la società.
Per gli antroposofi, questi fenomeni sociali indicano che ciò che sta accadendo è arimanico, chiari segni dell’imminente incarnazione dell’essere che Cristo chiamò il “principe di questo mondo”. Ovunque guardiamo, vediamo molti esempi che lo indicano e forse anche l’incarnazione stessa. I segni sono tutti intorno a noi e non c’è bisogno che ve li elenchi. Siamo tutti consapevoli della gamma sempre crescente di minacce che incombono sull’umanità e sull’intero tessuto della vita.
Per me, la pandemia di Covid è stata uno dei fenomeni arimanici più significativi. Il Covid è una malattia virale, il che significa che è di natura minerale e non ha processi vitali propri, quindi ha bisogno di un organismo ospite per riprodursi. Ma ha anche un’intelligenza sorprendente, ad esempio nella resistenza che può sviluppare ai farmaci o nel modo in cui può mutare, in parte in risposta alle vaccinazioni. Ma non posso fare a meno di chiedermi: dove risiede questa intelligenza sorprendente? In quale essere risiede questa intelligenza?
In secondo luogo, la pandemia di Covid ha generato paura, in gran parte alimentata da una politica governativa deliberata, nonché ansia e divisione tra le persone, anche all’interno delle famiglie. Ha anche portato i governi a smantellare le libertà civili esistenti con una facilità che non si sarebbero aspettati di trovare nelle democrazie occidentali. È diventato impossibile avere uno scambio di opinioni fruttuoso tra persone con punti di vista diversi e abbiamo assistito invece a un aumento delle emozioni, del rifiuto e dell’odio verso le opinioni altrui. Questo processo è stato ulteriormente alimentato dai nostri mezzi di informazione e dai social media, che hanno censurato le opinioni di chiunque, anche di illustri professori di medicina, le cui opinioni di esperti non erano in linea con la posizione ufficiale. Ancora una volta, ci si deve chiedere: a chi giova questa frattura della coesione sociale?
Tali atteggiamenti si sono diffusi anche nella società in generale, causando dissensi tra la gente comune. Lo vediamo a livello internazionale e lo vediamo anche nella nostra vita nazionale, con gli Stati Uniti e il Regno Unito che hanno società più divise che mai. E durante il Covid abbiamo anche iniziato a vedere crescere la discordia e la divisione nelle nostre comunità locali.
Ecco solo due esempi di questi atteggiamenti polarizzati dal tempo del Covid, provenienti dalla mia comunità locale: il primo mi è stato raccontato da una donna che ha la madre in una casa di cura. Questa donna non voleva farsi vaccinare e le è stato detto che, di conseguenza, non solo non avrebbe potuto visitare sua madre, ma che, a meno che non avesse fatto entrambe le dosi, sua madre non avrebbe più potuto rimanere nella casa di cura!
Il secondo viene da una persona che gestisce un asilo nido, alla quale, al culmine della pandemia, alcuni genitori hanno detto che se lei stessa si fosse fatta vaccinare, avrebbero ritirato i loro figli dall’asilo. La tirannia va in entrambe le direzioni… Tale crudeltà e la rottura dei rapporti sono caratteristiche dell’incarnazione imminente.
Quando si riflette su un tema così importante come l’incarnazione di Arimane , è utile avere in mente un’immagine di noi stessi come esseri umani e del nostro attuale progresso evolutivo. Siamo infatti indubbiamente in un momento di cambiamento significativo e la nostra evoluzione può andare nella direzione voluta dalle gerarchie spirituali oppure in quella desiderata e perseguita da Arimane e dai suoi aiutanti. La questione è ancora in bilico e l’esito dipende da ciascuno di noi.
L’antroposofia ci insegna che noi esseri umani siamo impegnati in un percorso di sviluppo che ci conduce a livelli sempre più elevati di coscienza ed esistenza. Ed è chiaro oggi che ci troviamo in un punto critico di questo percorso. Ciò che siamo chiamati a fare ora è connetterci e lavorare con il nostro sé spirituale superiore, che ognuno di noi possiede e che Steiner chiama “Io” o “Io superiore”: l’immagine di Dio, la nostra vera natura, che è dentro ognuno di noi.
In questo momento è particolarmente confuso per noi il fatto che siano in atto tre processi simultanei, alcuni dei quali sono motivo di disperazione e altri che, come diceva Ita Wegman in un altro contesto, sono “pieni di futuro”.
Il primo processo è che stiamo giungendo alla fine del vecchio percorso evolutivo, che ha portato prosperità e progresso diffusi, ma che ci ha anche condotto sempre più al materialismo, all’egoismo, all’avidità e alla disconnessione dall’ambiente e dal mondo spirituale, e quindi alle molteplici crisi che stiamo affrontando. È il crollo di questo primo processo che tendiamo a vedere riflesso nei nostri mezzi di informazione. Questo è anche l’aspetto su cui Arimane e i suoi aiutanti vogliono che ci concentriamo perché induce in noi una grande paura. Questa vecchia fase di sviluppo ci ha resi ciò che siamo oggi: personalità indipendenti con un “Io” e una coscienza di sé. Ma ora che l’umanità ha completato questa fase di sviluppo, il vecchio percorso si sta disgregando e sta lentamente giungendo al termine in mezzo al caos e alla confusione, che aumentano la paura e l’incertezza provate da tante persone.
Il secondo processo è che un nuovo modo di essere sta cercando di nascere, mentre il vecchio si sta sgretolando intorno a noi. Questo sta avvenendo mentre le persone si pongono domande sul proprio percorso di vita, cercano risposte, attraversano processi di cambiamento e, di conseguenza, percepiscono, pensano e agiscono in modo diverso. Questo nuovo tipo di coscienza, che nasce dalla trasformazione interiore, sta avvenendo ovunque e può essere riconosciuto in tutto il mondo. Sta portando alla nascita di una nuova cultura in cui le persone si connettono con i propri sentimenti, riflettono su ciò in cui credono, fanno scelte consapevoli, conoscono i valori in cui credono e interagiscono e cooperano consapevolmente con le altre persone e con la natura. Sono coloro che riescono a cavalcare l’onda di questo cambiamento che stanno creando la nuova cultura.
Il terzo processo riguarda la costruzione di nuovi modi di essere. Invece di un atteggiamento di competizione e rivalità, di opposizione e lotta reciproca, le persone cercano sempre più la connessione e la cooperazione. Invece di obbedire ciecamente a un’autorità esterna a noi stessi, preferiamo fidarci della nostra autorità, della nostra conoscenza interiore. Questo è accompagnato da un cambiamento di percezione dalla separazione alla totalità, dal riconoscimento che siamo connessi al tutto in tutti gli aspetti della vita e della realtà, alla nostra umanità, alla Terra, al cosmo, a tutto ciò che vive. C’è una crescente consapevolezza che tutto dipende da tutto.
Un modo di vedere la cosa potrebbe essere quello di dire che l’umanità ha vissuto in uno stato di adolescenza per duemila anni. Ora è tempo per noi di crescere, diventare veri adulti e lavorare per l’unità e la comprensione in tutto il mondo. Abbiamo fatto progressi nella nostra intelligenza e nella nostra padronanza delle scoperte scientifiche, ma le nostre capacità di saggezza e amore non hanno progredito nella stessa misura. Abbiamo scoperto il funzionamento delle leggi che governano la Natura senza essere sufficientemente in sintonia con la Legge Cosmica che si riflette nella Natura; e così ci siamo avvicinati sempre più alla distruzione.
In questo convegno MysTech stiamo considerando il ruolo di Arimane, ma dovremmo anche considerare altre forze avversarie. Steiner ha parlato di un’altra entità spirituale, un principio opposto all’Agnello di Cristo, che egli chiama “Demone del Sole” o “Sorat”. È questo essere, l’avversario dell’Agnello, che è letteralmente l’anticristo. Per me è una questione aperta quanto Sorat e i suoi aiutanti demoniaci, gli Asura, abbiano influenzato l’opera di Arimane nell’ultimo secolo e mezzo. Mentre l’obiettivo di Arimane è quello di condurci verso una forma sempre più intensa di pensiero materialistico legato al cervello e alla Terra, e quello di Lucifero è quello di tentarci con fantasie disincarnate e di farci credere che siamo dei, l’obiettivo di Sorat l’Anticristo, il Demone del Sole, è quello di distruggere l’Io umano (il Sé, il portatore del principio cristico o della divinità interiore nell’essere umano), di trascinarci verso la cosiddetta Ottava Sfera e di distruggere la Terra stessa, di cui il nostro Io ha bisogno per il futuro sviluppo dell’anima umana. Sì, noi e la Terra abbiamo bisogno l’uno dell’altra per il nostro percorso evolutivo. Il cambiamento climatico, la guerra, la sesta grande estinzione, il genocidio, il materialismo, il razzismo e il transumanesimo sono tutti aspetti degli attacchi sferrati dallo stesso nemico.
Questa è la vera portata della battaglia che stiamo combattendo.
Una breve spiegazione dell’espressione appena utilizzata, l’Ottava Sfera. L’antroposofia ci insegna che l’umanità, nella sua evoluzione totale dall’inizio alla fine dei tempi, deve attraversare sette sfere planetarie, che corrispondono ai nostri sette corpi, che sono membri o aspetti del nostro essere. Attualmente ci troviamo nella Quarta Sfera, che è il nostro caro pianeta Terra e che corrisponde al nostro “Io” o Io superiore, l’individualità che portiamo con noi da un’incarnazione all’altra. Nel corso dei millenni abbiamo già attraversato le prime tre sfere, che sono: Saturno, che corrisponde al corpo fisico; il Sole, che corrisponde al corpo eterico; e la Luna, che corrisponde al corpo astrale. Ci sono altri tre corpi che abbiamo dentro di noi come potenziale per lo sviluppo futuro, ovvero il Sé spirituale, lo Spirito vitale e l’Uomo-spirito. (Potete leggere di più su questi sette corpi o membri della costituzione umana nel libro di Steiner La Scienza occulta). Le forze avversarie stanno collaborando per cercare di distoglierci dal nostro naturale progresso evolutivo attraverso le sette sfere planetarie e portarci invece nell’Ottava Sfera. Se ci riuscissero, ciò significherebbe che non potremmo progredire nell’evoluzione, né avremmo la possibilità di incontrare Cristo, ma saremmo invece ricacciati a un livello inferiore. Sia Arimane che gli Asura operano dall’Ottava Sfera. Questo è il regno che le religioni chiamano Inferno.
Steiner dice che nella loro volontà malvagia e nella loro pienezza di potere, gli Asura superano sia gli esseri luciferici che quelli ahrimanici:
Gli Asura – gli esseri malvagi – sono esseri che sono di un grado superiore nella loro volontà malvagia rispetto agli esseri ahrimanici e di due gradi superiori rispetto a quelli luciferici.
Questi sono gli esseri che aspirano all’Ottava Sfera. Vogliono comprimere sempre più la materia, in modo che non possa più spiritualizzarsi, cioè tornare al suo stato originario. Vogliono trascinare gli esseri umani nell’Ottava Sfera e così strapparci al progresso evolutivo e al suo obiettivo: il Cristo.
E parallelamente a questo, dobbiamo anche affrontare le sfide poste dal transumanesimo. Molti scienziati, tecnologi e ingegneri stanno lavorando allo sviluppo di questi concetti, che in sintesi mirano a superare i limiti umani attraverso interventi tecnologici all’interno del corpo umano. Interventi genetici, neurotecnologici, protesici e farmacologici mirati hanno lo scopo di ottimizzare il nostro corpo, i nostri sentimenti e il nostro cervello e di ampliarli in modo che i limiti biologicamente programmati dell’uomo, come la malattia, l’invecchiamento e la morte, possano essere sconfitti e infine sconfitti. Andrew Linnell, l’organizzatore del nostro convegno, e molti altri relatori sono specializzati in questi argomenti e spero che ne parleranno più approfonditamente durante il fine settimana. (E così è stato!)
Una figura di spicco in tutto questo è Ray Kurzweil, ex futurologo di Google, importante scienziato informatico e inventore. La sua previsione, formulata nel suo libro La Singolarità è vicina, è che noi esseri umani diventeremo più simili a Dio man mano che diventeremo più simili alle macchine e che le macchine svilupperanno poteri sempre più divini. Kurzweil afferma che noi esseri umani non siamo nulla di speciale nel regno animale: non abbiamo un’anima immortale, non esiste un Io umano essenziale e i nostri pensieri e le nostre emozioni sono il prodotto di impulsi elettrochimici che in futuro potranno essere modellati da algoritmi. Il nostro futuro è nelle mani dei tecnologi, esperti in biotecnologia, intelligenza artificiale, scienze cognitive e informatica. Il loro lavoro produrrà nuovi strumenti che diventeranno parte del nostro corpo. Avremo mani, piedi e occhi bionici, mentre nanorobot si muoveranno nel nostro flusso sanguigno alla ricerca di malattie e riparando i danni causati dall’età e dalle lesioni. Avremo dispositivi indossabili e impiantabili per espandere i nostri sensi e alterare il nostro umore, mentre strumenti biologici entreranno nelle nostre cellule, rimodelleranno i nostri geni e ci daranno carne, sangue e neuroni nuovi e migliori.
È chiaro che Kurzweil, che è un uomo molto intelligente, è comunque uno degli utili idioti che preparano la strada ad Arimane. A riprova della mia affermazione che Kurzweil è un idiota, va notato che è entrato a far parte della Alcor Life Extension Foundation, una società di crionica. In caso di morte, Kurzweil prevede che il suo cadavere venga perfuso con crioprotettori, vetrificato in azoto liquido e conservato in una struttura Alcor nella speranza che la tecnologia medica futura sia in grado di riparare i suoi tessuti e rianimarlo. Se solo avesse studiato Steiner, avrebbe saputo che la sua coscienza è già immortale e avrebbe potuto risparmiare 200.000 dollari!
Ma sembra piuttosto probabile che noi che viviamo oggi saremo l’ultima generazione di esseri umani puri che il mondo conoscerà.
Entro una sola generazione, i transumanisti intendono trasformarci in una specie ibrida di corpi biologici e sintetici. Ray Kurzweil afferma:
Alcuni trovano tutto questo spaventoso. Ma [la Singolarità] sarà bellissima e amplierà la nostra coscienza in modi che possiamo a malapena immaginare, come una persona sorda che ascolta per la prima volta la sinfonia più bella.
Ma è sicuramente anche possibile che questi sviluppi limiteranno la nostra capacità di pensare, amare e adattarci alle condizioni del mondo emergente in modo sano. Dietro tutto questo c’è Arimane, che vuole che perdiamo la nostra capacità di provare emozioni, empatia, intimità e perdono, proprio quelle qualità che apprezziamo e amiamo nella nostra umanità.
le persone non si considereranno più esseri autonomi che seguono i propri desideri secondo la propria vita, ma piuttosto un insieme di meccanismi biochimici costantemente monitorati e diretti da una rete di algoritmi elettronici.
Egli afferma che
gli esseri umani, le giraffe, i virus sono tutti algoritmi. Si differenziano dai computer in quanto sono algoritmi biochimici che si sono evoluti secondo i capricci della selezione naturale nel corso di millenni.
Il sé autentico individuale non è più reale dell’anima cristiana immortale, di Babbo Natale o del coniglietto pasquale.
Per fare un esempio non del tutto scherzoso, mia moglie teme che in futuro chi di noi rifiuterà di farsi impiantare un microchip o di accettare miglioramenti tecnologici al proprio corpo sarà costretto dal resto della società a vivere in riserve naturali dove potrà essere visitato e osservato come un curioso relitto del passato da persone “normali” potenziate dal punto di vista medico, una sorta di banca genetica millenaria del genoma umano.
Tutti questi fenomeni significano che Arimane si è già incarnato?
Rudolf Steiner predisse che Arimane si sarebbe incarnato nella carne nella prima parte del terzo millennio in cui viviamo. I dettagli su come, quando e in chi sarebbe avvenuta questa incarnazione sono stati ovviamente oggetto di molte speculazioni da quando Steiner ne parlò più di cento anni fa. Steiner disse anche, durante un incontro con dei giovani a Breslavia, che Arimane avrebbe fatto tutto il possibile per anticipare il momento della sua incarnazione.
Steiner menzionò poi l’anno 1998, che per chiunque sia interessato alla numerologia è 666 moltiplicato per 3.
La mia opinione personale è che, proprio come l’incarnazione di Gesù Cristo fu preceduta da circa 500 anni da ogni sorta di indicazioni che potremmo definire precursori, anche i vari fenomeni che stiamo osservando ora sono indicazioni di ciò che ci aspetta. Al momento non vedo candidati convincenti per il ruolo di Arimane, nonostante la forte concorrenza tra gli attuali leader mondiali, quindi anche se Arimane è ora qui in un corpo fisico, non ha ancora assunto l’importanza che potremmo aspettarci.
Quanto dureranno questi tempi malvagi? Ecco una citazione del grande maestro bulgaro Beinsa Douno, noto anche come Peter Deunov (1864-1944), contemporaneo di Steiner, (i due nutrivano grande stima l’uno dell’altro). Questo brano è tratto da un discorso rivolto ai suoi seguaci negli anni ’20 e sembra ancora molto attuale per la nostra situazione:
“La “fine del mondo” si manifesta attraverso la purificazione della vecchia umanità, affinché una nuova umanità possa prendere il suo posto. Questa purificazione (…) è in atto da 45 anni. Questo periodo è iniziato nel 1900 e terminerà nel 1945. Voi siete tutti testimoni oculari di ciò che è accaduto durante questo periodo.
Dal 1945 inizierà un altro periodo, che durerà anch’esso 45 anni, fino al 1990. Verranno tempi tali e un potere tale che chiunque si opporrà ad essi giacerà con le ossa in terra. Ne seguirà una grande dittatura (…).
Dopo questo periodo ci sarà una breve pausa fino al 1999 (…). E poi verrà un nuovo periodo, con una dittatura ancora più terribile (…). Anche questo durerà 45 anni.
Questo ci porta all’anno 2044. Quindi, se Peter Deunov ha ragione, possiamo aspettarci altri vent’anni circa in cui questi fenomeni arimanici si intensificheranno e peggioreranno, anni che forse includeranno l’incarnazione vera e propria.
Steiner non ha specificato cosa avrebbe fatto esattamente Arimane sulla Terra, né che tipo di persona sarebbe stato nella carne. Ma in una conferenza tenuta a Berna il 4 novembre 1919 (O.O.193), disse che durante la sua incarnazione, Arimane avrebbe cercato di
…sviare e corrompere completamente l’umanità sulla Terra.
Egli disse ancora il 3 Dicembre del 1922 (O.O.219):
E cosa cercano di realizzare questi esseri arimanici? Si sono prefissati il compito di mantenere l’uomo sulla Terra con ogni mezzo possibile. Dal libro Scienza occulta sapete che un giorno la Terra passerà allo stato di Giove. Questo è ciò che questi esseri vogliono impedire. Vogliono impedire all’uomo di svilupparsi in modo regolare insieme alla Terra e poi passare allo stato di Giove in modo normale. Vogliono preservare la Terra come Terra e l’umanità per la Terra. Per questo questi esseri lavorano incessantemente e con grande intensità per raggiungere il loro scopo.
Ma Steiner ripete più volte nelle conferenze che questa incarnazione non può e non deve essere evitata. Deve avvenire e, nelle giuste condizioni, potrebbe persino giovare all’evoluzione umana. La cosa veramente importante è che le persone siano sufficientemente consapevoli da riconoscere Arimane per quello che è. Solo se Arimane non fosse riconosciuto, questo evento sarebbe del tutto disastroso per l’evoluzione della Terra e dell’umanità.
Non c’è dubbio che Arimane abbia un compito più facile di quanto si possa desiderare. Gli è facile persuadere gli esseri umani a rinunciare al loro futuro, perché Arimane può agire attraverso la sede dei desideri umani – il nostro orgoglio, l’avidità, la pigrizia, la lussuria o il desiderio di potere – mentre Cristo può raggiungerci solo attraverso il nostro “Io” o sé superiore, e questo significa che la lotta non è alla pari. Il nostro “Io” deve svilupparsi in modo tale da imparare col tempo a riconoscere e resistere alle numerose tentazioni offerte da Lucifero e Arimane. Queste due forze antagoniste lavorano attualmente come alleate, anche se fanno appello a istinti diversi in noi. Il modo per affrontare questi due poli del Male è cercare il punto di equilibrio tra loro, che è rappresentato da Cristo.
Bisogna però riconoscere che il comportamento secolare di alcuni cristiani, alcune chiese e alcune nazioni che si definiscono cristiane ha contribuito a rendere il nome di “Gesù Cristo” sgradevole a molte persone oggi. Questo è un altro ambito in cui Ahriman ha operato efficacemente.
Gesù Cristo è il nome dell’incarnazione terrestre unica e singolare del Cristo nel corpo di Gesù di Nazareth. Secondo le ricerche di Steiner, questa incarnazione iniziò con il battesimo nel fiume Giordano, avvenuto intorno al trentesimo anno di vita di Gesù, e si completò con la sua morte sul Golgota. Attraverso il Mistero del Golgota, il potere cristico, che originariamente agiva dal Sole, si è unito alla Terra. Questo è un fatto spirituale che sta al di sopra di tutte le confessioni religiose e non è legato al nome ‘Cristo’ che è di uso comune tra noi.
Come sottolineava Steiner:
Chi riconosce l’essere cristico non insisterà mai che il nome di Cristo rimanga. In altre parole, non dovremmo scandalizzarci se altre persone usano un termine diverso per indicare il fatto universale di Cristo.
E Steiner ha fatto l’affermazione stupenda che
l’io nell’essere umano è microcosmicamente lo stesso che Cristo è macrocosmicamente per il mondo.
Proprio di recente ho letto Travels on the Northern Path of Initiation (Viaggi sul sentiero nordico dell’iniziazione) dello scrittore e veggente antroposofico Are Thoresen, in cui offre un intrigante aggiornamento sulle descrizioni di Steiner dell’incarnazione di Arimane. Thoresen è in contatto soprasensibile con l’essere angelico nordico Vidar, che descrive come colui che continua l’opera di Michele come arcangelo e che è l’aura esteriore e splendente di Cristo stesso. Thoresen ha chiesto a Vidar della futura incarnazione di Arimane.
Cito dal libro:
La risposta di Vidar fu chiara e semplice, e mentre la meditavo lentamente mi appariva sempre più sensata. Egli disse che Arimane era già in procinto di incarnarsi, proprio in quel momento, ma che si stava incarnando in tutti noi, con l’aiuto – o grazie alla copertura – degli esseri asurici. È estremamente importante comprendere questo.
Are Thoresen è uno dei relatori che parteciperà a questo convegno, quindi spero che dirà qualcosa di più su tutto questo durante il fine settimana. (No, ha parlato invece dei modi per entrare nei mondi spirituali).
E che si sia d’accordo con Steiner o con Thoresen o con nessuno dei due, una vera sfida di questi tempi è come superarli senza soccombere alla disperazione. Per me, il dolore consiste nel vedere ciò che sta accadendo e nel rendermi conto che la stragrande maggioranza dei nostri simili, pur sapendo che viviamo in un mondo molto travagliato, è ignara di ciò che sta realmente accadendo.
E ciò che sta realmente accadendo, per citare il titolo di un libro di Bernard Lievegoed, è La battaglia per l’anima. Secondo Lievegoed, poiché lo spirito umano è inattaccabile, le potenze opposte dirigono i loro sforzi contro l’anima. L’anima umana è il vero campo di battaglia della guerra tra le forze del bene e del male. Ciò che le forze arimaniche stanno cercando di fare è oscurare l’anima umana o addirittura distruggerla, in modo che l’io umano non sia in grado di acquisire l’esperienza di cui ha bisogno sulla Terra per la sua sana evoluzione.
Arimane sta anche lavorando molto duramente per assicurarsi che noi esseri umani non siamo consapevoli della seconda venuta di Cristo, che secondo Rudolf Steiner questa volta non sarà un’incarnazione fisica. Ciò è stato fatto una volta per tutte 2000 anni fa e non si ripeterà. Steiner afferma che dal 1933 circa il Cristo è accessibile agli esseri umani nel mondo eterico e che sempre più persone potranno fare l’esperienza di un incontro con Cristo. Sappiamo come Arimane ha affrontato questa minaccia nel 1933, aiutando Hitler a salire al potere in Germania e creando così ulteriori attacchi all’anima umana che ci hanno distolto dalla consapevolezza di ciò che stava accadendo nel regno eterico. Mantenendo gli occhi della maggior parte dell’umanità fissi sul mondo materiale e completamente ignari di qualsiasi altra realtà, Ahriman ha tenuto nascosta alle nostre anime la conoscenza della seconda venuta.
Perché siamo giunti a questa particolare crisi nel nostro tempo? Dopo tutto, gli esseri umani si uccidono a vicenda e si comportano con totale egoismo e avidità da secoli. Cosa ha fatto la differenza ora? Perché c’è stata questa intensificazione, una sorta di industrializzazione, della portata del male sulla Terra? E come possiamo risvegliarci a ciò che sta realmente accadendo e cominciare a contrastare “il male che si sta facendo strada nell’evoluzione umana”?
Questo si ricollega a ciò che Steiner chiamava “la guerra in cielo”, avvenuta tra il 1840 e il 1879 tra l’arcangelo Michele e gli angeli oscuri.
Da allora, quando Michele scacciò queste forze oscure dal cielo e le gettò sulla Terra, queste potenze avverse hanno operato all’interno del sistema sanguigno e nervoso degli esseri umani nel tentativo di invertire l’evoluzione sia umana che angelica. Non è una coincidenza che, dalla caduta sulla Terra di questi angeli oscuri, l’umanità sia costretta a sopportare quelli che ho già definito i centocinquanta anni più terribili di tutta la storia umana.
Ma dobbiamo anche tenere presente che in questo momento, nel XXI secolo, tutti i segni indicano l’emergere di un mondo nuovo in mezzo al mondo vecchio e morente. Questo mondo nuovo non ha origine al di fuori di noi, ma dalla vita interiore di noi esseri umani. Deriva dal nucleo divino che vive e opera all’interno di ogni singola anima umana. Ciò significa che lo sviluppo di ogni individuo sulla Terra è della massima importanza.
E ciò che ora sembra il trionfo di Arimane, potrebbe non essere così forte e solido come appare, perché, come sappiamo dal passato, nonostante le molte vittorie ottenute lungo il cammino, alla fine Arimane perde sempre la guerra. Sospetto che perderà anche questa volta, perché nella vita umana e nel mondo naturale esiste una resilienza che, quando si allea con l’amore di Cristo e le nostre innate capacità di empatia, compassione e gentilezza, ci dà la certezza che la verità e i veri valori umani sopravvivranno al peggio che ci può essere fatto o che possiamo fare a noi stessi.
Ma nel frattempo, come possiamo contrastare Arimane e trovare la forza e la resilienza per superare questi tempi terribili? Possiamo sperare che un numero sempre maggiore di persone scopra cosa significa veramente essere un essere umano, ovvero che noi esseri umani siamo esseri con un piede nel mondo materiale e l’altro nel mondo spirituale, quel mondo spirituale al quale torniamo tra una vita sulla Terra e l’altra e che è la nostra vera casa. Qui sulla Terra abbiamo qualcosa che non è disponibile nel mondo spirituale: il privilegio e la sfida del libero arbitrio, qualcosa che ci permette di sperimentare sia il lato buono che quello cattivo della nostra natura nel corso di molte vite e, attraverso questo processo, di crescere ed evolvere in libertà attraverso le nostre decisioni.
In un certo senso, dovremmo essere grati agli esseri arimanici che, in questo processo di evoluzione spirituale, svolgono un ruolo essenziale. Non solo sono determinanti nella formazione della costituzione dell’essere umano in tutta la sua bellezza e oscurità, ma svolgono anche un ruolo importante nel metterci di fronte alle conseguenze delle nostre azioni e decisioni e quindi anche nella formazione del nostro destino e del nostro karma.
È fin troppo facile pensare che la lotta sia senza speranza. Ogni volta che mi sento sopraffatto dalla portata delle sfide che tutta la vita sulla Terra deve affrontare, le seguenti parole di Judith von Halle mi danno nuovo coraggio:
Il lavoro psichico-spirituale costante di un individuo, o di pochi individui, può avere un’influenza enorme sulle condizioni fisiche e spirituali del mondo! Quando qualcuno chiede: «Cosa posso fare io, come singolo individuo, per influenzare gli eventi mondiali?», la risposta è: «Tutto!». Se solo le persone potessero vedere con i propri occhi l’effetto che ha sul contesto macrocosmico la decisione e l’attuazione di praticare costantemente una sola meditazione da parte di un singolo individuo, probabilmente nessuno esiterebbe a intraprendere un simile esercizio. Perché le possibilità sono enormi! Permettetemi di offrirvi questo come la più grande consolazione, come il più forte raggio di speranza nella situazione attuale. Il singolo individuo ha nelle sue mani il destino del mondo. Questo è il dono di Cristo, che vede l’individuo come una divinità e lo tratta come tale. (…) La vita spirituale deve diventare una realtà nei nostri cuori e quindi nella nostra anima cosciente. Dobbiamo sviluppare nelle nostre anime un sentimento per il vero, il bello e il buono che risiede in questa vita spirituale.
E ritengo anche importante concentrarsi su quegli ambiti della vita in cui è possibile fare la differenza, piuttosto che sprecare tempo ed energie su problemi che vanno ben oltre la nostra capacità di influire. Ognuno di noi è ora chiamato a fare tutto il possibile per contribuire all’evoluzione e al progresso della vita umana. Di fronte all’attuale massiccio attacco che cerca di ridefinire il significato dell’essere umano, qualsiasi progetto che si concentri sui veri bisogni e valori umani è un antidoto valido al veleno dei nostri tempi. Le persone stanno cercando di aiutare nei modi più disparati: gli artisti attraverso il loro lavoro creativo, gli insegnanti e i genitori attraverso l’educazione e l’educazione dei figli, gli attivisti attraverso il cambiamento delle politiche e delle leggi, e ognuno di noi attraverso gli incontri della vita quotidiana. Se riusciremo ad essere persone di iniziativa, piuttosto che spugne passive che assorbono tutto ciò che ci viene fatto, l’umanità sopravviverà all’incarnazione di Arimane.
Dovremmo ricordare un detto di San Francesco:
Tutta l’oscurità del mondo non può spegnere la luce di una sola candela.
Poche persone che lavorano con e per la luce possono contrastare l’opera negativa di migliaia di altre. Se riuscite a riunirvi regolarmente con una o due altre persone per pregare per l’umanità e per tutta la vita sulla Terra, l’effetto sarà molto più grande di quanto possiate immaginare.
In una conferenza tenuta a Dornach il 1. Novembre 1919 (O.O.191), Rudolf Steiner disse quanto segue:
Nella misura in cui gli uomini potranno essere spinti a condurre i propri affari non solo per fini materiali, ma anche per integrare una vita spirituale libera e indipendente accanto alla vita economica, come parte integrante dell’organismo sociale, in quella stessa misura l’incarnazione di Arimane sarà attesa con un atteggiamento degno dell’umanità.
Concludo con una preghiera di Paul King, traduttore per la Temple Lodge Publishing e membro del gruppo di meditazione che si riunisce a casa nostra:
Luce del mondo,
Grande Spirito Solare della Terra!
Che la tua luce illumini le nostre menti,
che il tuo amore riscaldi i nostri cuori,
che la tua pace plachi i nostri conflitti!
Tradotto dall’inglese da Piero Cammerinesi per LiberoPensare
Immagine di copertina: Particolare da “Conversazione mistica” di Odilon Redon
Attualmente sono il direttore del Tablehurst Farm Cottage, una piccola casa di cura residenziale per tre adulti con difficoltà di apprendimento.
La casa di cura è parte integrante della Tablehurst Farm, una fattoria biodinamica e biologica di proprietà della comunità a Forest Row, nell’East Sussex, di cui sono anche direttore esecutivo. In precedenza, ho lavorato in vari settori dell’istruzione per circa 30 anni, sia come dipendente che come autonomo. In precedenza, sono stato responsabile delle arti e degli spettacoli per uno dei quartieri di Londra e prima ancora mi sono formato come attore presso la Mountview Theatre School. Da molti anni sono interessato al lavoro di Rudolf Steiner e ho trascorso diversi anni come facilitatore didattico in una scuola steineriana. Sono stato anche amministratore di un’altra scuola steineriana, ho lavorato come membro del gruppo esecutivo della Steiner Waldorf Schools Fellowship e sono stato ispettore laico per le ispezioni Ofsted delle scuole steineriane. L’agricoltura biodinamica, un’altra delle iniziative di Steiner, è un mio grande interesse e sono azionista della Tablehurst & Plaw Hatch Farms Co-op. Sono anche amministratore di due enti di beneficenza antroposofici, l’Hermes Trust e il St Anthony’s Trust.