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15914803 small 990x661Appena ieri ho scritto un articolo dal titolo “Il domani che verrà?”.
Il ‘pezzo’ è di fatto una riflessione sulle possibili tendenze evolutive del mondo in cui viviamo.

di Piero Cammerinesi

Vi si parla di un futuro distopico in cui i crimini verranno puniti prima del loro compiersi, di un futuro di cui vediamo già l’alba da molti segnali provenienti dagli USA.
E oggi un rinnovato orrore ci assale con gli eventi di Nizza.
Un quadro davvero desolante del nostro mondo – e del nostro futuro – ci si squaderna davanti.

Il dolore e la partecipazione sono inevitabili, ma cerchiamo di non smarrire – spinti dall’emozione per la sofferenza degli esseri coinvolti in questo mostruoso avvenimento – la “Big Picture”, l’immagine completa degli eventi.
L’attentato – questo come altri – è solo la punta dell’iceberg di vicende di cui vediamo solo l’orribile epilogo.

Cosa c’è stato prima? 
Chi spinge puntualmente dei giovani instabili o degli squilibrati a trasformarsi in mostri senza coscienza? 
Qual’è la funzione dei media mainstream all’indomani di questi avvenimenti?
Chi ha pianificato freddamente e scientemente una strategia di terrore e di angoscia destinata ad indebolire le coscienze dei popoli? 
Chi ha teorizzato e progettato lo “scontro di civiltà” con tutte le conseguenze che stiamo vivendo sulla nostra pelle, giorno dopo giorno? 
Chi soffia regolarmente sul fuoco di questi orribili eventi per incitare all’odio e per propiziare leggi speciali e cessioni di sempre maggiori porzioni della nostra libertà?

Cerchiamo le risposte a queste domande prima di lasciare campo libero ai nostri sentimenti.

Non lasciamo che l’odio e la paura mettano a tacere la nostra lucidità. 
Non facciamo il gioco di chi vuole spingere i popoli verso una dittatura senza volto in cui il solo pensare fuori dal coro potrebbe venir perseguito penalmente.

Chiediamoci sempre “cosa posso fare io per fermare tutto questo?”. Se ce lo chiederemo sinceramente e con determinazione troveremo anche la risposta: “pensare liberamente e agire moralmente”.

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