L’inganno dell’avversione

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hateÈ da un po’ di tempo che leggo in alcuni interventi su Facebook di amici che seguono la Scienza dello Spirito parole di aggressione e di irrisione nei confronti di alcuni personaggi politici o dei media. 

di Piero Cammerinesi

Questo costume – che purtroppo è oggi invalso in tutte le parti politiche – dovrebbe essere abbandonato da chi segue una Via Spirituale.
L’opposizione e l’aggressione sono inganni che dobbiamo imparare a smascherare, dentro di noi prima ancora che negli altri.

Quando frequentavamo le riunioni di Massimo Scaligero ci trovavamo fianco a fianco con l’extraparlamentare di sinistra, il picchiatore fascista, il rivoluzionario anarchico. Le fedi politiche di partenza erano certamente diverse ma eravamo tutti uniti da qualcosa che era OLTRE e al di sopra delle opinioni contingenti, legate al tempo, all’educazione ricevuta, ai gusti personali.

Ci siamo mai VERAMENTE domandati perché siamo di destra o di sinistra, di quella o di quell’altra squadra di calcio, o perché abbiamo fatto tale o tal’altra scelta professionale? Potremmo rispondere che è per via della nostra famiglia, dei nostri amici o del nostro ambito sociale, o magari – al contrario – per reazione a quelli. Ma perché in noi c’è stata adesione a certi modelli mentre in altre persone a noi vicine ha prevalso la reazione? 
Se approfondiamo questa indagine interiore con gli strumenti della Via Spirituale ci accorgiamo che spesso sono scelte karmiche, che coinvolgono QUESTA incarnazione, ma che non hanno nulla a che vedere né con una Verità oggettiva, né con l’essenza del nostro essere immortale. 
E sono tutte visioni PARZIALI che necessariamente dobbiamo lasciarci dietro – come il bozzolo della farfalla – se vogliamo dispiegare le ali della nostra crescita interiore.
Questo è stato il grande insegnamento del nostro Maestro: prima COMPRENDERE e poi SUPERARE le divisioni e le opposizioni contingenti della politica e della propria – necessariamente parziale – visione del mondo.
Cercammo di farlo allora non solo nelle parole, ma – faticosamente ed inadeguatamente – anche nei pensieri e nelle azioni.
Capimmo, grazie al Suo esempio ed ai Suoi pensieri adamantini, che rimanere sul piano della politica, dell’opposizione, avrebbe lavorato in maniera antitetica al nostro cammino verso lo Spirito. 
Un po’ come l’uso dell’alcool, che vanifica quanto si sta conseguendo sul piano dell’evoluzione interiore grazie agli esercizi spirituali.

Devo ancora aggiungere che la cosa che più mi ha rattristato è notare che in alcune occasioni si utilizza la Scienza dello Spirito per ‘giustificare’ degli attacchi e delle critiche portate a persone che, secondo l’estensore del post, non sarebbero ‘degne’ di questa disciplina o la userebbero male.

Ebbene, questo è un gravissimo errore di pensiero

Non si è “degni” o “indegni” della Scienza dello Spirito; incontrare la Via non è né un punto d’arrivo, né un merito.
Non è un punto d’arrivo la Scienza dello Spirito, perché, se giustamente intesa – il che significa solo PRATICATA – non è mai una verità acquisita, ma è sempre MOVIMENTO, continua esperienza di verità necessariamente parziali, in quanto accessibili alla nostra entità in quel momento.
Non è il numero di libri che abbiamo letto o le ‘rivelazioni’ che scaldano il nostro cuore, o le discussioni dotte con gli amici, la Scienza dello Spirito, ma la continua FATICOSA, IMPERVIA e SOLITARIA trasformazione del nostro pensare, sentire e volere.
Non è un merito la Scienza dello Spirito, ma una RESPONSABILITÀ.
Quanti di noi vi si sono afferrati per salvarsi dai marosi della vita, come il naufrago si afferra al relitto? Quanti di noi hanno iniziato faticosamente a praticare gli esercizi per trovarvi quella pace loro negata dagli eventi karmici? 
E quanto veramente abbiamo RESTITUITO agli altri di ciò abbiamo ricevuto dal Maestro, o dalla vita? Perché non dimentichiamo che chi più riceve ha l’obbligo di più donare.
Allora, mi si consenta di dirlo forte e chiaro: a NESSUNO è lecito giudicare come e quanto l’altro sia un ‘autentico’ discepolo del Sentiero. 
Ciascuno ha il suo peculiare percorso alle spalle, le sue cadute, le sue debolezze, i suoi compromessi, ma anche la sua profonda volontà di conoscersi, di crescere. Quando ci accostiamo all’altro essere umano, con i suoi misteri – che lui stesso spesso non comprende – lo dobbiamo fare con lo stesso atteggiamento di venerazione che proviamo di fronte al Maestro o alla Via Spirituale.
Massimo ci ha indicato proprio nella opposizione – fosse pure quella dei pacifisti che manifestano contro la guerra, proprio perché opponendosi si esimono dalle proprie responsabilità, attribuendo agli ‘altri’ tutto il male esistente nel mondo – la vera radice dell’odio, che è la NEGAZIONE DELLO SPIRITO
Possiamo – e dobbiamo – giudicare un pensiero sbagliato, ma non la persona che ne è sovente portavoce inconsapevole.
Il pensiero agisce nel mondo eterico ed è lì che dobbiamo correggerlo se è errato.
Non è la persona il nostro nemico; sono i pensieri di menzogna che circolano nel mondo a renderlo meno bello e giusto di quanto tutti vorremmo. 
È dinanzi ai nostri occhi il progetto di una lotta di tutti contro tutti a livello mondiale, ad opera dei poteri oscuri, che si servono del potere politico-economico dominante. Campagne elettorali piene di livore, meschini attacchi personali e tradimenti avvengono non solo nella piccola Italia ma anche in altri Paesi, dove spesso sfociano in guerre e devastazioni.
Qui negli Stati Uniti la scala dei fenomeni è mille volte superiore, come è facilmente intuibile, ed è ancora più indecifrabile alle masse il disegno nefasto che la sottende. Crediamo tutti di essere dalla parte ‘giusta’ – “Dio è con noi”, dice niente? – e non sentiamo la risata satanica di chi ci sta prendendo per i fondelli, mettendoci gli uni contro gli altri grazie ad un globale offuscamento del pensiero.
Il giudizio fa sicuramente parte della dialettica politica ordinaria, ma il fatto è che se io parlassi male di Cesare o di Cicerone o di Scipione l’Africano, non susciterei negli altri quelle emozioni, quell’opposizione, quel livore, che invece sorgono spontanee quando si parla di personaggi della nostra epoca, dove tutti, in qualche modo, ci sentiamo ‘schierati’. 
Allora non è più la critica a colpire, ma sono una serie di sentimenti e pensieri inconsci che sono profondamente radicati in noi, in modo spesso sognante, a suscitare la nostra opposizione, quando non la rabbia, quando non l’odio. Che può sfociare poi nell’azione violenta.
Ma tutto questo non può e non deve appartenere ad un discepolo della Scienza dello Spirito; non ci si può riferire a Massimo o a Steiner e poi condividere, o, peggio, diffondere, l’avversione. 
Questo DAVVERO non possiamo permettercelo, verso noi stessi e versi i Maestri.
Questo è esattamente il gioco degli Ostacolatori; mischiare le carte, in modo che anche in quello che dovrebbe essere il ‘laboratorio’, il ‘santuario’ interiore, in cui cerchiamo faticosamente di trovare un visione più elevata delle cose – il salire sulla collina per contemplare il paese di cui parla Steiner – anche lì si avventano i demoni dell’opposizione.
L’opposizione è sempre MAYA, ad un livello più alto è NULLA, ma sul piano terrestre crea nuvole di odio che poi si riverberano sugli esseri umani, creando dolore e devastazione interiori ed esteriori.
Noi dovremmo sapere che le notizie che ci raggiungono sono quasi sempre una realtà manipolata, causata dalla mancata indipendenza dei media dai poteri forti.
La disinformazione ed l’impoverimento culturale sono in tutto il mondo rivolti ad appiattire ogni pensiero che possa mettere in dubbio le idee-guida del potere politico, che è poi quello che controlla i media. 
Non ha importanza che sia di destra o di sinistra: sono sempre gli stessi Croupier a dare le carte e a fissare le regole del gioco!
Almeno noi non cadiamo in questa trappola! 
Quello che i padroni del mondo – gli Ostacolatori – vogliono davvero è metterci gli uni contro gli altri. 
Ieri a suon di ideologie contrapposte – fascismo-comunismo, destra-sinistra – oggi a suon di rivelazioni, inganni e calunnie, terrorismi e ‘guerre giuste’.
Tutto questo viene utilizzato sapientemente per distogliere l’attenzione dalle decisioni che vengono prese apparentemente ‘in nome’ dei cittadini, ma che in effetti passano ben alte sopra le loro teste. L’obiettivo è quello di inibire la nostra libertà di poter decidere quale posizione prendere, dato che, in modo più o meno sottile, le posizioni sono tutte già preconfezionate.
Il fine di questa manipolazione dell’informazione è rendere impossibile una verace comprensione di quanto accade realmente nel nostro tempo, dalle guerre ‘preventive’ alla fame ‘inevitabile’, dalle fantomatiche pandemie alle strategie degli opposti estremismi, dal terrorismo allo ‘scontro di civiltà’, per restare su un piano globale.

Proviamo allora a pensare con la nostra testa – e non con le opinioni preconfezionate che ci vengono proposte dall’una o dall’altra parte politica – smascherando finalmente l’inganno dell’avversione. 

Combattiamo i PENSIERI di menzogna e non CHI li pensa, che deve, al contrario, avere tutta la nostra umana comprensione. Ci accaniremmo contro una persona che porta un handicap fisico? E allora perché lo facciamo nei confronti di chi ne porta uno interiore? Se un arto paralizzato è un pesante fardello, forse che un pensiero paralizzato lo è da meno?
Se saremo in grado di adottare questo atteggiamento interiore, sapremo riconoscere i retroscena di quelle ‘verità’ in cui ci riconosciamo, che non ci rappresentano come esseri immortali ma solo come burattini di un oscuro puparo.
Quando riusciamo – anche se per brevi momenti – a tirare fuori la testa da questo inutile e nefasto inganno, ci appare uno scenario totalmente diverso da quello che credevamo reale fino ad un istante prima.

Allora ci accorgiamo d’un tratto di essere TUTTI profondamente legati ed integralmente corresponsabili di quanto accade, nel bene e nel male, su questa comune temporanea residenza terrestre.

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