Avvento e Prove dell’Acqua e del Fuoco

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di Adriana Koulias

Con la seconda domenica di Avvento inizia la nostra Prova dell’Acqua.

Rudolf Steiner ci dice questo riguardo alla Prova del Fuoco, che il suo vero scopo è:

“…che il candidato acquisisca per sé, attraverso questa conoscenza dei mondi superiori, una maggiore e più vera fiducia in se stesso, un coraggio più elevato e nobile, e una perseveranza, un atteggiamento mentale, completamente diversi da quelli che avrebbe potuto ottenere nel mondo inferiore”.

L’incarnazione è una cosa sacra, miei cari amici, è un’opportunità per noi di rimediare agli errori del passato e di ricreare noi stessi. Ogni ora, ogni giorno, ogni anno, ci porta sfide che ci aiutano a vedere il nostro vero io. Durante l’Avvento abbiamo l’opportunità, durante la prova del fuoco, di lavorare con i nostri guardiani per vedere quegli aspetti del nostro essere che corrispondono a tutto ciò che percepiamo con i sensi e che sono diventati, per così dire, la nostra “prole”, il bene e il male. Il Guardiano ci dice: fate della vita l’oggetto della meditazione e della meditazione una parte della vita!

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Vorrei condividere con voi una piccola storia che illustra questo aspetto della Prova del Fuoco:

Il padre benedettino sottopone il suo novizio a una prova.

Egli deve meditare sul silenzio esattamente a mezzogiorno, ogni giorno, fino a raggiungere la completa quiete.

Dopo una settimana di insuccessi, il ragazzo, scoraggiato e infelice, si lamenta con il suo superiore:

“Come posso meditare sul silenzio, maestro, quando appena inizio la mia meditazione i monaci iniziano a suonare la campana? La suonano dodici volte e tutto ciò che sento è il suono della campana che risuona ripetutamente nella mia anima e non riesco a smettere di pensarci, e questo significa che non riesco a trovare il silenzio o la quiete!”.

Il benedettino sorride saggiamente.

“Ah… quindi hai capito perché ho scelto questo momento!”.

 

“Non capisco!”

 

“Fai della campana l’oggetto della tua meditazione, ragazzo! E quando sarà sotto il tuo controllo, ordina che taccia. Fai di questo un compito della tua volontà e il tuo pensiero lo seguirà nel silenzio e così facendo avrai superato la prova”.

La comprensione arriva e il novizio impara presto che la meditazione è uno stile di vita e che il silenzio è uno stato d’animo.

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Che cos’è questo stato d’animo? Che cosa continua a intromettersi nel nostro pensiero?

Lo scopriamo durante la Prova dell’Acqua.

Nella Prova del Fuoco abbiamo imparato il linguaggio misterioso dei colori, dei movimenti, dei gesti ecc., che deve diventare la nostra guida quando ci viene chiesto di svolgere un compito assegnato dal guardiano. La Prova del Fuoco è l’inizio della Conoscenza di Sé. Impariamo che nella nostra orbita trasportiamo esseri che vivono al di sotto del nostro livello di coscienza e che influenzano le nostre azioni.

Nella Prova dell’Acqua questa conoscenza di sé deve diventare “attiva” moralmente.

Cioè, armonizzata con il mondo. Affinché ciò avvenga, la nostra vita quotidiana non dovrebbe cambiare. Dovremmo continuare a vivere nel mondo come prima, tranne che ora portiamo attivamente con noi una certa dose di coscienza, non solo nella nostra vita meditativa, ma anche nel mondo, in tutto ciò che facciamo. Svolgiamo i compiti che ci vengono assegnati per amore del compito stesso, perché tutto ciò che facciamo nel mondo cambia quel mondo. Il cambiamento interiore informa il cambiamento esteriore e vediamo se abbiamo svolto i nostri compiti secondo le leggi morali quando c’è armonia tra l’interno e l’esterno. Questo è esemplificato dal Sole, il Sole armonizza tutti i pianeti, proprio come il Sole Cristo, nella regione del cuore e dei polmoni, armonizza l’anima. Allora sentiamo veramente. Noi non sentiamo, ma Cristo sì, la forza morale dell’universo sente in noi.

Prendiamo ad esempio un’infermiera del pronto soccorso.

Ha studiato per anni, ha abbastanza esperienza per sapere esattamente cosa fare in qualsiasi situazione. Non permette alle emozioni di prendere il sopravvento quando un caso di incidente viene portato al pronto soccorso, ma piuttosto mette da parte le sue emozioni per ascoltare ciò che il momento le richiede. Anticipare le esigenze del paziente e quelle del medico che cercherà di aiutarlo sono la sua unica guida. Qualsiasi sua emozione la renderebbe incapace di svolgere il suo lavoro. La vita stessa per una persona del genere è una prova d’acqua e non sarà difficile per lei superare tale prova.

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Il candidato deve essere guidato esclusivamente da ciò che gli è stato dimostrato dalla coltivazione delle sue facoltà superiori, dai risultati delle sue letture dei codici segreti. Se durante queste esperienze tentasse di introdurre le proprie opinioni o i propri desideri, o se si discostasse anche solo per un momento dalle leggi e dalle regole che ha dimostrato essere giuste, accadrebbe qualcosa di completamente diverso da ciò che si desidera. In tali casi il candidato perderebbe di vista l’obiettivo per cui queste cose vengono intraprese, e il risultato sarebbe solo confusione. Egli ha quindi molteplici opportunità, durante queste prove, per sviluppare l’autocontrollo, e questa è infatti la qualità principale necessaria (Rudolf Steiner).

Ho un altro breve racconto che può servire da esempio, La prova dell’acqua.

Il giovane principe greco andò dal suo maestro sentendosi scoraggiato e ansioso.

Disse:

“Come posso meditare quando la mia mente è occupata dal lavoro che devo svolgere nel mondo? E come posso lavorare nel mondo, quando il mio cuore desidera ardentemente essere un tutt’uno con lo spirito attraverso la meditazione? Questi opposti mi lacerano, così che non sono mai felice. Quando medito penso al mondo, mentre lavoro penso allo spirito“.

”È semplice, Alessandro“,

disse il suo maestro con quel sorriso che denotava sempre la sua saggezza:

”Se rendi la tua meditazione pratica come la vita, imparerai ciò che è meglio per il tuo lavoro”.

«Come è possibile?»

«Ad esempio, quando mediti interiormente, osserverai come lo spirito del mondo entra in te, questa è la prima sfida. Ascolta ciò che ti dice e sarai guidato verso il modo migliore per svolgere i tuoi compiti nel mondo.

«Al contrario, se permetti alla tua vita pratica di diventare come una meditazione, troverai te stesso».

“Questo è ciò che Platone ci esorta a fare, maestro, ma lo trovo impossibile.”

“È possibile se, quando lavori nel mondo, cerchi di capire come ogni tua azione fisica cambi il mondo. Se noti come nelle tue azioni sei in armonia o in disarmonia con ciò che lo spirito del mondo ti ha trasmesso durante la meditazione. È così che otterrai la conoscenza di te stesso.”

“Capisco, quindi imparerò a vedere quanto ho meditato bene, osservando le mie azioni nella vita quotidiana, se sono armoniose?”

“Esattamente.”

“Quindi non devo fare alcuna distinzione tra la vita contemplativa e la vita pratica?”

“Rendendo la meditazione pratica come la vita e la vita pratica spirituale come la meditazione, stai unendo tutte le polarità, la vita e la morte, il bene e il male, l’interno e l’esterno, l’alto e il basso. Le forze polari sono la causa di tutti i conflitti sia nel mondo degli uomini che nel mondo dello spirito. Tu hai il potere di portare armonia in entrambi i mondi. Questo è il potere che è in te, Alessandro, che ti aiuterà a trovare la felicità in tutto ciò che fai, perché la vera felicità è essere in armonia con questo potere!“

Alessandro era stupito.

”Qual è questo potere?“

 

”È il potere che molto tempo fa ha diviso tutte le cose dentro di te e ha creato l’oscurità e la luce, l’interno e l’esterno, l’alto e il basso. È il potere del Sole.”

Alessandro lasciò allora il suo maestro, mise in pratica i suoi consigli e col tempo divenne un grande e saggio leader degli uomini.

Lo chiamavano Apollo sulla Terra, un uomo il cui volto risplendeva della luce del Sole.

Egli portò il Sole in molte terre.

Con amore e profondo rispetto,

Namaste!

Tradotto dall’inglese da Piero Cammerinesi per LiberoPensare


Adriana Koulias è nata nel 1960 a Rio de Janeiro, in Brasile. All’età di nove anni la sua famiglia è emigrata in Australia.
Nel 1989 Adriana ha iniziato a studiare Antroposofia, Filosofia e Storia e ha intrapreso una carriera artistica, vendendo opere a varie gallerie d’arte e partecipando a diverse mostre miste. Autrice di diversi romanzi tra cui tradotti in italiano: Il segreto della sesta chiave, Il tempio del Graal, I custodi del Graal.
Oggi Adriana tiene regolarmente conferenze su storia, filosofia e scienze esoteriche. Ha due figli e vive a Sydney.

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