Corsi e ricorsi… di s-formazione

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di Piero Priorini

Un rinomato e stimato chirurgo di cui fui molto amico negli anni passati era solito declamare:

“Chi sa fare, fa!

Chi non sa fare, insegna…

Chi non sa insegnare, dirige gli insegnanti.”

Lo diceva più di trent’anni fa… rimarrebbe annichilito se potesse contemplare il panorama della vita culturale attuale.

Oggi, infatti, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Cosa potrebbe interessarti? Ti offriamo corsi di formazione professionale in qualunque settore lavorativo: Digital marketing, sviluppatore Web, Cyber security, Programmazione, User experience designer, Segreteria medica, Personal Shopper, Operatore PNL, … ma anche, e soprattutto, in un qualunque ambito voglia spaziare la tua espressività: scrittura creativa, giardinaggio, cucina, pasticceria, fotografia, teatro, pittura, restauro… e poi, naturalmente, in quelli di sviluppo spirituale come mindfulness, tarocchi, reiki, astrologia, operatore di guarigione angelica, sciamanesimo, rilassamento cranico, autostima, visualizzazioni guidate, lettura della mano e… chi più ne ha più ne metta.

Sembrerebbe che insegnare, non importa cosa, sia l’attività più diffusa e più lucrosa nel variegato mondo lavorativo moderno. Se non si sa fare nulla di particolarmente utile e attuabile (tale cioè da garantire al soggetto una completa autonomia economica perché il suo operare è apprezzato sul libero mercato) non bisogna abbattersi… si può sempre insegnare. Basta avere buone doti di comunicazione, un po’ di carisma personale, un’alta – anzi altissima – considerazione di sé e il gioco è fatto. E se non si posseggono queste doti indispensabili, nessuna paura: esistono scuole di formazione pluridisciplinari organizzate da solerti imprenditori che hanno sempre bisogno di insegnanti, anche se poco avvezzi al marketing di sé stessi, che forniranno stuoli di aspiranti “qualcosa” sempre pronti a sborsare i propri risparmi pur di cimentarsi nell’avventura di “migliorare sé stessi” o anche di “conoscere sé stessi”.

Il fenomeno, in verità, è così esteso da risultare improbabile riuscire ad analizzare tutte le componenti psichiche e spirituali che lo determinano.

 Tuttavia, ci si potrebbe cimentare nell’impresa accettando una discreta approssimazione…

E, per iniziare, dovremmo allora immaginare un profondissimo, diffuso e virale mal di vivere.

La vita quotidiana della maggior parte delle persone, infatti, è insoddisfacente. Soprattutto in questi ultimi vent’anni anni, grazie al saccheggio culturale, politico ed economico di cui l’Europa è stata fatta oggetto (per il suo stesso bene) dal Nuovo Ordine Mondiale… Il risultato, oggi, è che molti si sprecano in lavori deludenti e mal retribuiti, che la loro vita di relazione è fallimentare, che i modelli di successo proposti dalla comunicazione di massa sono per lo più fasulli e irraggiungibili (a meno che non si conoscano i soliti “Santi in Paradiso”) e, infine, che i valori spacciati come desiderabili sono ingannevoli. Ma nessuno se ne accorge, perché durante l’età scolare lo Stato non ha potuto o voluto creare le premesse di un pensiero critico, libero e creativo, perché la centralità della persona è aggredita da tutte le parti e l’anima non può che perdersi nel mare di menzogne che i “narratori” ufficiali non mancano di elargire da tutti gli “spazi” che il decadente Potere Oscuro di questa decadente civiltà mette loro a disposizione.

Il quadro è più che incompleto, ma credo che già potrebbe bastare a spiegare la spinta irrefrenabile che dalle profondità dell’anima spinge alcune persone alla ricerca di un “bene” diverso, di una professionalità altrimenti spendibile, di un Valore Altro da quelli di bassa lega che imperversano un po’ dovunque… oppure di una qualche Verità che finalmente illumini l’oscurità del quotidiano.

Da questo punto di vista, perciò, l’inquietudine è un bene, una sorta di inconsapevole percezione del disastro esistenziale che contamina la vita dell’uomo e della donna moderni, avvelenandoli fin nelle più profonde istanze dell’anima.

La risposta a questa inquietudine, però, spesso è criminale perché deriva dalla stessa matrice corrotta che quell’inquietudine ha provocato. La verità è che sono pochissimi gli uomini di profonda cultura, i professionisti, gli operatori davvero esperti o i tecnici preparati che sanno fare bene quello che fanno e, quei pochi, sono talmente soddisfatti e ripieni della propria vita che non ci pensano nemmeno da lontano di andare ad insegnare a chi invece ne avrebbe un gran bisogno.

Qualcuno, tuttavia, se ne può trovare, ma vanno cercati con il lanternino e grandi dosi di fortuna, perché dispersi in un arcipelago di incompetenti invadenti, chiassosi e appariscenti.

 

 

Perciò, volendo offrire una bussola per la ricerca della propria “guida”, quale che sia il settore, il primo consiglio sarebbe quello di cercare non tanto tra chi si pubblicizza, bensì tra chi si nasconde e minimizza le proprie capacità. Più sono roboanti le onorificenze, i titoli e i riconoscimenti, più è alto il rischio di essere turlupinati. Certo… a meno che l’aria fritta sia proprio ciò di cui si ha bisogno, perché allora, dopo aver scucito il proprio obolo in tempo e danaro al sedicente insegnante di turno, si potrà subito accedere al mercato, mettendosi a vendere quel pochissimo che si è appreso. Come si può immaginare, questo comporta una spirale negativa dove ad ogni giro di studenti si produrranno via via insegnanti sempre più insignificanti, incapaci e farlocchi. Però brillanti, seduttivi, sicuri di sé, carismatici… 

Impressionante, inoltre, è che in questa baraonda nessun settore scientifico, artistico o culturale si possa davvero salvare. Neanche quello sportivo dove è possibile trovare, più o meno a buon mercato, Coach di arrampicata, di Nordic Walking, di escursionismo a piedi o in mountain-bike, di vela, di surf, di sopravvivenza nei boschi… quasi come se nessuno possedesse già più quell’innato senso di avventura, di orientamento, di spregiudicatezza e di coraggio per mettersi alla prova nell’ambiente naturale che lo circonda.

Neanche vivessimo in Amazzonia.

Comunque sia, il peggiore (ma forse solo perché lo conosco fin troppo bene) è quello della cura dell’anima. Anche in questo settore, infatti, c’è solo l’imbarazzo della scelta: musico-terapia, danza-terapia, pittura-terapia, teatro-terapia, Reiki, alimentazione-energetica, sciamanesimo tantrico (fantastica questa accoppiata), Counseling, Costellazioni familiari, pet-terapy, ippoterapia e terapie-energetiche di tutti i tipi e per tutti i gusti.

Sia chiaro che in sé e per sé ognuna di queste discipline potrebbe essere davvero espressione di cura o, se non altro, di alleviamento da un’angoscia esistenziale o da un sintomo fisico invalidante. Il problema è rappresentato però da colui o colei che le dispensa.

Una volta Massimo Scaligero mi citò un vecchio aforisma:

Se un saggio ti da un veleno, ingurgitalo!

Se uno stolto ti da un antidoto, buttalo!

Ecco… dovrebbe essere così.

Ma riconosco quanto possa essere difficile distinguere.

Il risultato è che un numero impressionante di persone vaga da una disciplina all’altra, da un coach all’altro oppure da un guru all’altro nell’assoluta convinzione di aver trovato l’alternativa giusta al proprio mal di vivere.

Torno a ripetere che è più che plausibile che qualcuno rintracci la disciplina giusta e il maestro giusto per superare i propri disagi esistenziali… non ho mai amato “fare di tutta un’erba un fascio”. Ma suppongo che sia legittimo avvertire quanti vogliano riflettere su questa ingombrante moda moderna del rischio che implica: quello di fuorviare le persone anziché indirizzarle verso la meta che avrebbero voluto raggiungere, di distrarle anziché aiutarle a convogliare le proprie energie in una tensione fedele e costante all’idea originaria e, alla fin fine, di ridurre la loro ricerca interiore ad una sorta di gita fuoriporta durante la quale frugare tra le bancarelle di qualche mercatino occasionale, lasciandosi imbonire dai scaltri venditori di fumo che in quella kermesse sopravvivono alla meno peggio.

 


Psicologo psicoterapeuta ad indirizzo Psicanalitico Junghiano.
Antroposofo, conferenziere ed autore di libri ed articoli.
Specializzato in bioenergetica, transazionale, ipnosi e sessuologia.

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