Come comprendere i Segni dei Tempi – Seconda Parte

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di Piero Cammerinesi

Questa seconda parte è la continuazione dell’articolo pubblicato qui: https://www.liberopensare.com/come-comprendere-i-segni-dei-tempi-prima-parte/

Dopo aver analizzato, nella prima parte di questa ricerca, i segni dei tempi aiutandoci con la Legge dei 33 anni e con il ciclo di 666 anni ed i suoi multipli, passiamo ad altri metodi di indagine.

* * * 

7. CONFRONTO PANDEMIE 1918 E 2019

Ora, per meglio comprendere il presente e analizzare il possibile percorso evolutivo futuro non vi è solo la Legge dei 33 anni o i cicli di 666 anni che Rudolf Steiner ci ha indicato, ma anche l’analisi degli eventi cosmici che accompagnano quelli storici esteriori.

Supponiamo che nel presente qualcuno voglia agire sulla coscienza delirante e si prefigga di raggiungere un obiettivo particolare; può fare in questo modo: può ricordare quando in passato è successo qualcosa di simile sotto costellazioni simili. E poiché nel mondo tutto avviene a ondate e dopo un certo periodo l’onda ritorna alla superficie, per ottenere determinati effetti in condizioni simili, ma che abbiano a che fare con le condizioni cosmiche, egli può avvalersi di un evento che riproduca in un certo senso un evento precedente, che sia una copia di un evento precedente. Supponiamo che qualcuno voglia raggiungere qualcosa per la coscienza delirante compiendo alcune mosse ben precise. Sceglierà fatti ben precisi. Tornerà indietro nella storia e ricorderà qualcosa avvenuto in passato sotto un’analoga costellazione celeste.(Rudolf Steiner, 24 Dicembre 1916 O.O. 174b).

Prendiamo, ad esempio, le due pandemie che hanno caratterizzato l’inizio dei secoli XX e XXI: influenza “spagnola” e Covid-19.

Vediamo allora cosa notiamo a proposito delle pandemie del 1918 e del 2019.

 

Afferma Steiner:

Occorre chiedersi: in quale costellazione cosmica si viveva nell’ultimo decennio del secolo scorso, quando apparve l’influenza nella sua forma più blanda? in quale costellazione cosmica viviamo oggi? come si compie il ritmo cosmico perché la blanda forma di allora si sia trasformata in quella più acuta di questi anni? Come occorre ricercare un ritmo dietro la serie dei sintomi storici, così bisogna ricercare un certo ritmo dietro l’apparizione di determinate epidemie (Rudolf Steiner, Il Karma della non Veridicità O.O. 174b).

Ebbene, confrontando le carte relative al gennaio/febbraio 1918 con quelle del gennaio/febbraio 2019 – gentilmente realizzate da Diana Bachis che ringrazio – notiamo anzitutto l’inversione del nodo Nord nelle due costellazioni protagoniste, quella del Sagittario e quella dei Gemelli sotto Plutone. 

Infatti, nel 1918 il nodo Nord si trovava nella Costellazione del Sagittario opposto a Plutone nella Costellazione dei Gemelli. Nel 2019 il nodo Nord si trova nella Costellazione dei Gemelli opposto a Plutone nella costellazione del Sagittario.

 


Carta di Gennaio 1918

Carta di Febbraio 1918

Carta di Gennaio 2019

Carta di Febbraio 2019

Secondo Willi Sucher, la Costellazione del Sagittario rappresenta il rapporto del singolo essere umano con il mondo spirituale, mentre la Costellazione dei Gemelli indica il necessario risveglio dell’umanità in rapporto con lo sviluppo di Forze dell’Io.

Scrive Sucher in Iside Sophia III:

L’evoluzione del mondo stellare non può essere separata dallo sviluppo dell’Umanità. La grande biografia dell’Universo e la filogenesi spirituale dell’essere umano sono i due lati dello stesso processo – l’aspetto esteriore e l’aspetto interiore della creazione.

Di conseguenza, deve sorgere la grande domanda: in che modo le due entità, il mondo macrocosmico presente nelle stelle ed il mondo microcosmico della creazione terrestre, sono interconnesse nel momento attuale della storia cosmica? Questo occuperà l’Umanità sempre di più e per un tempo molto lungo. Le indagini iniziali in questa direzione mostrano che tutti i regni della natura – minerale, vegetale, animale, umano – sono strettamente collegati con il cosmo. Questi regni della natura possono essersi più o meno emancipati, ma tracce dei legami con il mondo delle stelle sono comuni a tutti in modo inequivocabile. Esplorare e scoprire la reale connessione tra i due regni dell’universo con i mezzi di una disciplina strettamente scientifica, darà la possibilità di svelare, allo stesso tempo le origini dell’universo ed il significato e lo scopo di tutta la creazione.

(…) Le nostre ricerche hanno dimostrato che la linea dai Gemelli al Sagittario non è il solo mezzo di deflessione, anche se questa sembra essere la linea più importante concernente, attualmente, il destino dell’Umanità europea.

Il tutto, inoltre,  si sviluppa nell’asse dei solstizi.

In buona sostanza, ci troviamo di fronte alla richiesta di responsabilità che il Mondo spirituale fa all’uomo a partire dal XV secolo e che trova l’espressione in questa opposizione cosmica Gemelli/Sagittario. 
Nell’epoca attuale indica in particolare la necessità per l’uomo di fronteggiare le forze cosmiche di elettricità e magnetismo.

 

8. COMPRENDERE IL PRESENTE

Per meglio comprendere i conflitti del presente, oltre alle posizioni stellari, dobbiamo notare che i luoghi dove questi drammatici eventi accadono non sono affatto casuali.

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Ritornando alla Legge dei 33 anni, se partiamo dal Natale del 1923-24 con il Convegno di Natale a Dornach, osserviamo – come si è indicato nella prima parte di questo lavoro  – che il seme allora deposto ha prodotto i suoi effetti dalla Pasqua 1956-7 sino alla Pasqua 1989-90 e poi, di nuovo, dal 1989-90.

Infine, il ciclo di tre volte 33 anni ci porta alla Pasqua 2022-23. 

Possiamo allora notare come il conflitto in Ucraina sia iniziato poco prima che ciò che aveva preso forma nel 1923 potesse giungere a compimento nell’agire umano.

Allo stesso tempo non sembra essere una coincidenza che sia scoppiata una Guerra in Palestina dall’Avvento 2023 al Natale 2023-4 e poi fino a Pasqua ed oltre.

Quanto ai luoghi, se quello in Ucraina (Est Europa) riguarda il futuro, vale a dire il compito della futura epoca slava, quello in Palestina (Medio Oriente) ci riporta al passato, agli eventi della svolta dei tempi con l’incarnazione del Cristo, con l’obiettivo di mantenere una ferita sanguinante nel territorio dove si sta per celebrare il più sacro di tutti gli anniversari: il secondo millennio dalla nascita del Cristo in Gesù di Nazareth durante il Battesimo del Giordano (2030) e quello del Mistero del Golgotha e la Resurrezione (2033).

In ogni caso, questi due conflitti indicano con chiarezza come Lucifero e Arimane stiano cercando di eliminare l’impulso cristico nel passato e nel futuro, in vista del 2030-33. 

 

 

Per non parlare del fatto che quest’ultima data rappresenta il centesimo anniversario dall’inizio della manifestazione di Cristo eterico nel 1933.

Degno di nota, infine, che Kaspar Hauser – la cui personalità avrebbe potuto cambiare radicalmente il percorso della storia europea – fu ucciso nel 1833, esattamente 100 anni prima della manifestazione della Bestia a due corna (33 x 3),che coincise con l’ascesa al potere di Adolf Hitler.

A proposito del ripetersi della storia, se osserviamo la vita di Kaspar Hauser, notiamo che una guerra simile a quella che divampava in quei giorni si sta ripetendo. Fu precisamente nel periodo in cui visse Kaspar Hauser che la Russia divenne il “nemico” per l’élite inglese.

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Si trattava di una visione della Russia che si era affermata in Inghilterra proprio intorno al momento della morte di Kaspar Hauser, nel 1833.

Esattamente come oggi, la risposta responsabile a questa fobia può essere trovata, a mio avviso, solo se cominciamo a chiederci seriamente: in che modo l’Oriente e l’Occidente sono collegati e come e da quando si sono contrapposti. 

Prima che il Cristo eterico possa essere compreso nel modo giusto, l’umanità deve affrontare l’incontro con la Bestia che salirà dall’abisso. Questo è ciò che ci dice il linguaggio apocalittico. (Rudolf Steiner, Conferenze e corso sull’operare religioso-cristiano – Vol. V, Apocalisse e agire sacerdotale, O.O. 346)

Sappiamo, infatti, che l’Entità solare iniziò ad essere percepibile in eterico intorno all’anno 1933, il che fu accompagnato, per converso, da una maggiore attività delle entità asuriche che – come abbiamo visto nella prima parte del lavoro – erano già attive nelle anime degli uomini dagli anni ’40 del XIX secolo e che vennero cacciate sulla Terra dopo il 1879.

Quella lotta, cominciata all’inizio degli anni Quaranta, terminò perché certe entità che in quei decenni avevano avuto nel mondo spirituale un comportamento ribelle furono vinte, e quali spiriti delle tenebre furono cacciate nell’autunno del 1879 nella sfera dell’evoluzione umana. Ora esse vivono fra noi inviando i loro impulsi nella nostra concezione del mondo, non soltanto nei pensieri che formuliamo sul mondo, ma anche nel nostro sentire, nei nostri impulsi volitivi e nei nostri temperamenti. Non si potranno neppure in parte comprendere gli importantissimi eventi del presente e del prossimo futuro, se prima non ci si deciderà a considerare di nuovo il nesso del mondo spirituale con quello fisico-sensibile, e a tener conto di quella significativa cacciata come lo si fa per ogni fenomeno naturale (Rudolf Steiner, La Caduta degli Spiriti delle Tenebre O.O. 177).

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Ed a proposito degli influssi di queste entità sull’umanità futura, Steiner aggiunge:

Gli spiriti delle tenebre ispireranno i loro ospiti, gli uomini nei quali abiteranno, persino a trovare un vaccino per eliminare attraverso la corporeità, già nella prima infanzia, la tendenza alla spiritualità. Come oggi si vaccina contro diverse malattie, così in avvenire si vaccineranno i bambini con una sostanza che verrà senz’altro prodotta, in modo che grazie a quella vaccinazione gli uomini saranno disposti a non sviluppare in loro le “sciocchezze” della vita spirituale, dove “sciocchezze” è ovviamente inteso in senso materialistico (Ibid.).

Da quel momento – con la vittoria delle schiere di Michele e la cacciata sulla Terra degli Spiriti delle tenebre – i conflitti terrestri sono collegati ad entità regredienti, il che fa sì che le guerre del presente non portino soluzioni o progressi ma solo distruzione fisica ed animica.

Infatti, Rudolf Steiner definì il primo conflitto mondiale non una guerra, bensì “una catastrofe”.

 

9. GUERRE DEL PASSATO E DEL FUTURO

Oggi la magnitudo del genocidio in Palestina – di fatto una guerra “lunare”, in quanto coinvolge l’elemento razziale – indica in maniera lampante non solo il declino morale dell’umanità attuale – che essa finge di non vedere – ma sopratutto il fatto che si svolge proprio in Terra Santa.

Steiner affermava, senza mezzi termini, che creare uno Stato ebraico significava andare contro l’evoluzione e contro quanto è necessario nella nostra epoca.
Solo 24 anni dopo le sue parole lo Stato ebraico nascerà nella violenza e nel sangue provocati dalle ambiguità presenti nella Dichiarazione Balfour.

Ora, visto che la Dichiarazione Balfour – prodotta dal governo britannico il 2 novembre 1917 – in cui si esprimeva il sostegno alla creazione di un “focolare nazionale per il popolo ebraico” in Palestina, divenne una pietra miliare per il movimento sionista e per la nascita di Israele, interessante anche in questo caso dare uno sguardo alle date.

Infatti, se intorno allo scadere dei 33 anni a partire dal 1917 – e precisamente l’11 maggio 1949 – abbiamo il riconoscimento ufficiale da parte dell’ONU dello Stato di Israele, già nel 1951 Israele rifiuta i patti ONU accettati dai Paesi della Lega Araba e negli anni successivi mette in atto sistematiche aggressioni alla Giordania e muove, già nel 1955, i primi attacchi anche nei confronti dell’esercito egiziano sino a che, nell’anno successivo, Israele, Francia e Regno Unito si accordarono per invadere l’Egitto che, sotto la guida di Gamal Abdel Nasser, aveva nazionalizzato il Canale di Suez. 

1917 (Dichiarazione Balfour) + 33 = 1950  (Stato di Israele)

Cent’anni fa, nel 1924, Steiner affermava, parlando dell’ebraismo, che la cultura di razza e di gruppo doveva venir soppiantata dalla realizzazione spirituale.

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E, a proposito del movimento sionista, che già allora iniziava a reclutare membri nel mondo:

Creare uno Stato ebraico significa reagire nel modo più desolato, tornare alla reazione nel modo più desolato, e quindi andare contro tutto ciò che oggi è necessario in questo campo Rudolf Steiner, La storia dell’umanità e le concezioni del mondo dei popoli civili O.O. 353).

E ancora:

(…) Gli ebrei non potrebbero ottenere nulla di meglio che fondersi con il resto dell’umanità, mescolarsi con il resto dell’umanità, in modo che l’ebraismo come popolo cessi semplicemente di esistere. Questo è l’ideale. Molte abitudini ebraiche si oppongono ancora oggi a questo – e soprattutto all’odio verso gli altri popoli (Ibid.).

Parole al vento le sue, che, inascoltate, non hanno potuto impedire l’esplodere di odio, sofferenza e guerra.

Se in Terra Santa il Cristo ha vinto la morte, Arimane vuole dimostrare che è la morte a trionfare sulla vita, impregnando di dolore e di sangue il suolo di quel territorio, in modo che venga percepito in futuro come un luogo di odio e di morte

Interessante altresì indagare il parallelo tra gli eventi di Gaza ed i Misteri messicani del Male. Se da una parte osserviamo in Palestina il rituale di magia nera di Erode, con il sacrificio di bambini innocenti, dall’altra ci appare l’immagine speculare in Messico, con il tentativo di uccidere Huitzilopochtli, l’eroe solare, prima della nascita.

Ciò ci suggerisce – allora come oggi – un legame tra America e Medio Oriente (i Misteri messicani e il massacro di Erode) non solo economico e politico. 

Molti elementi fanno pensare che quello che Israele sta attuando in questi ultimi anni è un vasto rituale di magia nera, di sacrifici umani.

Se rivolgiamo il nostro sguardo a come questi eventi si siano andati preparando, osserviamo che essi hanno preso le mosse – come si è peraltro già accennato – dalla famosa “Guerra al terrorismo”, iniziata a partire dall’11 Settembre del 2001 – dunque solo tre anni dopo il 1998 – che possiamo considerare come un primissimo embrione della “Guerra di tutti contro tutti”. 

A proposito del conflitto ucraino – in realtà una proxy war inserita nel contesto di una guerra che dura da 200 anni tra l’anglosfera e la Russia – non possiamo non rilevare che esso inizia 33 anni dopo gli eventi del 1989 che, con la caduta del muro di Berlino e la fine del comunismo rappresentarono – come nel caso del ’68 – una potenziale evoluzione profonda della società e della geopolitica.

Così come dal ’68, con le sue speranze di trasformazione individuale e sociale, siamo arrivati al periodo 1998/2001 con il  fallimento di quegli ideali, vediamo come dopo la caduta del Muro di Berlino nel 1989 e la dissoluzione dell’URSS (1991), i leader occidentali, inclusi il Segretario di Stato americano James Baker, promisero a Michail Gorbačëv che la NATO non si sarebbe allargata “di un solo pollice” verso est.

Sappiamo che quella promessa non fu mantenuta.

La NATO si è, infatti, da allora progressivamente estesa, incorporando la Germania est nel 1990, Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria nel 1999, Estonia, Lettonia, Lituania, Bulgaria, Romania, Slovacchia e Slovenia nel 2004, e successivamente Croazia e Albania nel 2009, Montenegro nel 2017 e Macedonia del Nord nel 2020, e infine Finlandia nel 2023 e Svezia nel 2024.

Come si vede un tradimento epocale che la Russia ha evidentemente considerato – a ragione – una violazione degli accordi del 1989/90.

Pertanto quel seme di pacificazione che fu piantato in un momento profondamente simbolico – riunificazione della Germania, fine di 72 anni di comunismo in URSS e Paesi satelliti, crollo della Cortina di ferro – un seme che avrebbe dovuto portare ad una società più giusta, equilibrata  e pacifica, non essendo stato elaborato positivamente, ha portato ad un periodo di odio, conflitti e menzogne con i problemi irrisolti che sono alla base del conflitto russo-ucraino di oggi.

1989 (Tradimento NATO) + 33 = 2022 (Conflitto russo-ucraino) 

Un conflitto – sia detto en passant – che scoppia 233 anni (circa 33×7) dopo l’inizio della Rivoluzione francese

1789 (Rivoluzione francese) + 233 (33×7) = 2022 (Conflitto russo-ucraino)

Altro elemento da non trascurare è il fatto che la scintilla alla base della futura Operazione Speciale del 2022 è stato il colpo di stato di Piazza Maidan nel 2014, vale a dire 3 volte 33 anni dallo scoppio della Prima Guerra mondiale.  

Come affermò profeticamente Giulietto Chiesa nel 2014:

Se l’Occidente continuerà su questa strada, la guerra in Ucraina arriverà. E non sarà una guerra locale.
Stiamo entrando in una nuova guerra mondiale a pezzi, e l’Ucraina è uno dei primi fronti.

Se guardiamo con attenzione le date scopriamo che tornando indietro di 33 anni dal 2014 arriviamo al 1980/1.

Ebbene, il biennio 1980–1981 rappresentò per l’Europa una svolta cruciale.

1981 (Culmine della Guerra fredda) + 33 = 2014 (Colpo di Stato in Ucraina)

Da una parte, infatti, dopo una fase di distensione negli anni ’70, tra il 1980 ed il  1981 la Guerra fredda tornò a essere “calda” sul piano strategico, con la fine della fiducia reciproca USA–URSS e la ripresa della logica dello scontro frontale con l’Europa ritornata al centro della competizione militare.

Dall’altra, tuttavia, assistiamo anche alla nascita ed alla diffusione mondiale di movimenti antinucleari, con milioni di persone in piazza in Germania Ovest, Italia, Regno Unito e Paesi Bassi, eventi che mostrarono come l’opinione pubblica europea percepisse il rischio reale di guerra e di essere ostaggio dello scontro USA–URSS.

Va sottolineato, infine, che se consideriamo il mondo e l’umanità dal punto di vista di come essi si siano evoluti nel quinto periodo di civiltà postatlantico, vediamo che in Oriente abbiamo il popolo del Cristo col suo essenziale impulso: il Cristo è Spirito.

L’elemento che vive nella natura del popolo russo è portare nel mondo con forza istintiva, con potenza elementare, come necessità storica, ciò· che, attraverso la mentalità del resto dell’Europa, ha potuto aver luogo soltanto come una prefigurazione.  

Al popolo russo come tale è conferita la missione di cercar di plasmare l’essenza del Graal, come sistema religioso, fino alla sesta epoca di civiltà postatlantica, in modo che esso possa poi divenire un fermento di civiltà per tutta la Terra.  

Nessuna meraviglia che questo impulso, incrociandosi con gli altri impulsi esistenti, venga avversato nel modo più feroce, in particolare dai popoli dell’anglosfera, che intendono continuare a dominare il mondo cercando di impedire la nascita della sesta epoca postatlantica o epoca slava che dovrà iniziare intorno al 3500 della nostra era.

2. Continua…

21 Dicembre 2025

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