Il servizio di disinformazione Bloomberg prende l’iniziativa. Bloomberg punta il dito contro Donald Trump e la “deregolamentazione dell’era Trump”. Nella riscrittura della storia operata da Bloomberg, Trump è responsabile perché ha firmato una legge approvata da democratici e repubblicani che ha permesso alle banche di medie dimensioni di “eludere alcune delle più severe normative post-crisi finanziaria”.
Allora, dov’era la Federal Reserve? Dov’erano i regolatori bancari? Bloomberg non lo dice.
I presidenti non scrivono la legislazione finanziaria. La legislazione finanziaria non approvata dalla Federal Reserve e dalla SEC non viene approvata. Un immigrato-invasore del terzo mondo, Ro Khanna, che in qualche modo rappresenta al Congresso la Silicon Valley, dice:
“Il Congresso deve unirsi per invertire le politiche di deregolamentazione che sono state messe in atto sotto Trump”.
Che scemenza assoluta.
La Silicon Valley Bank è fallita perché nel 1999 il regime di Clinton ha firmato l’abrogazione della legge Glass-Steagall e perché la legge Dodd-Frank permette alle banche in fallimento di sequestrare i depositi dei depositanti per avere un bail-in invece di un bail-out. Questa insensata legislazione fa sì che i depositanti ritirino i loro depositi ad ogni segnale di difficoltà della banca.
La legge Dodd-Frank, assolutamente insensata, ha creato il meccanismo per le moderne corse agli sportelli bancari. Se avete in deposito più denaro dell’importo assicurato di 250.000 dollari, la Dodd-Frank permette alla banca di salvarsi sequestrando i vostri depositi. Molte aziende e società hanno depositi di stipendi superiori a 250.000 dollari. Se i depositi vengono sequestrati, le aziende non possono pagare i loro dipendenti o le loro fatture. Pertanto, la Dodd-Frank è un modo eccellente per avviare corse agli sportelli bancari e far crollare le imprese, l’occupazione e le entrate fiscali di città e stati.
Ma non aspettatevi che Bloomberg vi dica mai la verità. Non ho mai letto una notizia corretta su Bloomberg.
La Silicon Valley Bank si è trovata nei guai perché la Federal Reserve ha aumentato i tassi di interesse e ridotto il valore del portafoglio di obbligazioni della banca, rendendola insolvente. I grandi depositanti, vedendo il loro denaro a rischio, lo hanno rapidamente ritirato. La Silicon Valley Bank ha dovuto vendere il suo portafoglio di obbligazioni, che si è deprezzato ulteriormente, per far fronte ai ritiri, facendo così crollare il valore delle sue obbligazioni, con la conseguenza che le passività della banca hanno superato le sue attività, portando la banca al fallimento.
Il Partito Democratico è un partito politico antiamericano. Non rappresenta nulla di quanto previsto dai nostri Padri Fondatori. Non ha alcun rispetto per lo stato di diritto, per la Costituzione degli Stati Uniti, per la verità e per i bianchi americani, che sono razzisti e terroristi interni per definizione.
Trump è stato una sfida all’egemonia democratica. Di conseguenza, tutto ciò che non va in America viene attribuito a Trump dai democratici e dai presbiteri.
La folle politica “woke” che i democratici, le prostitute dell’informazione e le università hanno inflitto all’America impedisce l’analisi da parte dell’intelligenza. Tutto ciò che potrebbe salvare la società esistente dal fallimento viene liquidato come “supremazia bianca”.
A quanto pare, le stesse banche sono influenzate da questa ideologia. Non assumono competenze ma diversità a sostegno dell’arcobaleno. Se anche la Federal Reserve è affetta da questo problema, non c’è speranza di evitare il collasso finanziario.
Paul Craig Roberts
Tradotto dall’inglese da Piero Cammerinesi per LiberoPensare
Paul Craig Roberts (3 aprile 1939) è un economista e autore americano.
In passato ha ricoperto un incarico di vicecapo di gabinetto nel governo degli Stati Uniti, nonché incarichi di insegnamento in diverse università statunitensi.
È un promotore dell’economia orientata all’offerta e un oppositore della recente politica estera degli Stati Uniti.
