Cose dell’altro mondo…

ashes


ashesPiero Cammerinesi (corrispondente di Coscienzeinrete Magazine dagli USA),

ci racconta alcuni divertenti aneddoti a stelle e striscie, che ci fanno riflettere su alcuni importanti temi spirituali.

 

“Buongiorno, vorrei portare mia moglie a Venezia quest’estate per i 25 anni di matrimonio…” – così esordisce un italoamericano alcuni giorni fa prendendo posto davanti alla scrivania di mia moglie, che lavora in un consolato italiano negli USA.

“Bene, ha bisogno del rinnovo del passaporto italiano di sua moglie?” risponde lei, “ce lo ha qui con sé?”.

“No, guardi” – riprende l’altro – “mia moglie è a casa, nella sua urna…voglio dire le sue ceneri…”

La mia, di moglie, spalanca gli occhioni e, con un sussulto di professionalità, dopo un breve intervallo per smaltire la sorpresa, domanda: “scusi, ma cosa posso fare per lei?”

“Beh, io volevo sapere se devo fare dei documenti per portare mia moglie con me a Venezia…sa, ci eravamo stati in viaggio di nozze, mi piacerebbe riportarcela…”

A questo punto mia moglie non può certo dare la risposta che ogni italiano darebbe: “ma che le viene in mente di chiedere, a parte la cosa in sé che è già abbastanza bizzarra…metta in valigia sua moglie…ehm, le ceneri…e chi mai le chiederà qualcosa…” e deve necessariamente parlare di una serie di permessi – burocrazia bizantina anche in questo caso – che vanno richiesti e pagati.

Fin qui la storia, vera, di alcuni giorni fa. Storia non unica, visto che tempo fa, in un altro consolato italiano, a Los Angeles, si era quella volta presentato a mia moglie un tale che voleva chiedere la cittadinanza italiana per il padre.

Solo che questo era morto da un paio d’anni.

“Ma come pensa di chiedere la cittadinanza per un morto?” gli disse allora mia moglie “Beh, so che gli sarebbe piaciuto tanto, visto che aveva i requisiti per ottenerla…”.

Ma al di là della vicenda che è veramente “dell’altro mondo” in più di un senso, viene da fare un paio di considerazioni.

Primo: il modo di pensare americano, nel quale al primo posto ci sono regole, legge e correttezza stride vigorosamente con l’italian way, dove – atavicamente soffocati da migliaia di leggi e regolette – non ce ne preoccupiamo più di tanto esercitando il nostro sport nazionale, vale a dire lo slalom gigante tra le regole…

Secondo: il livello di materialismo del mondo americano che viene messo in luce da questo episodio è qualcosa di veramente inquietante.

Il tale vuole portare a Venezia le ceneri della moglie evidentemente identificando la moglie in quei pochi resti. La quale dunque consiste – per lui – in quel pugno di materia, non in qualcosa di imperituro che continui ad esistere in una qualche dimensione non fisica.

Le emozioni, i ricordi – anche del viaggio di nozze a Venezia – tutto ciò che la moglie è stata, i suoi pensieri, le sue gioie e i suoi dolori, i sentimenti, sono riposti in una piccola scatola metallica piena di residui di ossa bruciacchiate.

Che dire?

Forse che se l’umanità è ancora a questo livello, l’alba è davvero lontana…

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