Il Vaticano non crede alle Scuse menzognere di Israele sulla Distruzione della Sacra Famiglia a Gaza

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Mons. Carlo Maria Viganò

Il bombardamento della chiesa della Sacra Famiglia – unica parrocchia cattolica di Gaza – costituisce l’ennesimo, sfrontato attacco assassino in violazione del diritto internazionale da parte di Israele.

Lo stesso Patriarca latino Card. Pizzaballa ha messo in dubbio la sincerità delle parole del Primo Ministro Netanyahu, che attribuisce l’attacco ad un errore, dal momento che non vi sono obiettivi nelle immediate vicinanze della chiesa.

Leone deplora le vittime dell’attacco a Gaza, ma non ne menziona gli autori.

Netanyahu, responsabile dell’attacco, ringrazia Leone e ribadisce che Israele tutela la sicurezza dei civili e dei luoghi sacri. Intanto, nell’impunità più assoluta,

Israele colpisce con armi occidentali la popolazione civile inerme di Gaza, attacca Libano, Siria, Iran.

Numerosi esponenti del governo israeliano sostengono il progetto sionista del “Grande Israele”, perché dalla fine dell’Ottocento il Messia atteso dagli Ebrei è lo Stato Ebraico.

Questa ideologia (una vera e propria “eresia” del Giudaismo) considera gli Ebrei una razza superiore per decreto divino e sulla base di questa autoproclamata superiorità – e dell’inferiorità dei goym che essa implica – Israele si ritiene legittimato a violare ogni principio morale e pretende di godere della più assoluta impunità.

Nessun Presidente o Primo Ministro delle nazioni vassalle di Tel Aviv – in primis gli Stati Uniti d’America – oserà mai fiatare, essendo con ogni probabilità tenuto sotto ricatto dal Mossad e dai suoi emissari.

Se si trattasse della Federazione Russa, quali sarebbero le reazioni della comunità internazionale? A quanti morti, a quanti feriti dovremo ancora assistere, prima che gli Stati Uniti d’America e l’intero Occidente si destino da questo asservimento a uno Stato che replica con maggior ferocia (e dopo esserne stato vittima) gli orrori del totalitarismo nazionalsocialista?

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