di Adriana Koulias
Miei cari amici,
Riflettendo su queste domande, due giorni fa, stamattina mi sono venute in mente altre domande dopo il commento ispirato e intuitivo del mio caro amico Dan Mateescu e un’immagine che mi ha mostrato. In realtà ha stimolato la mia anima a una comprensione profonda di cui scriverò presto, ma ha anche ispirato le seguenti domande:
Cosa vive nell’anima degli esseri umani che possono puntare una pistola alla testa di un bambino o a una donna che tiene in braccio un bambino? Mostri come Hitler e Stalin, Pol Pot, Netanyahu ecc. sono creati, coltivati in modo tale da diventare malvagi o sono semplicemente nati malvagi? Come racconta l’eccellente libro di Norman Mailer, Castle in the Forest [Il castello nella foresta, NdT]? Alcuni sono mostri solo per un certo periodo? E cosa succede loro in seguito, quando tornano ad essere umani, quando tornano a casa dai loro figli e dalle loro famiglie e si rendono conto di ciò che hanno fatto? Cosa succede alle loro anime? Chi si prende cura delle loro anime? Chi li aiuta a capire cosa è successo loro e come espiare, in modo che non prendano una pistola e vadano ad uccidere persone in un centro commerciale o in una scuola?

Mi chiedo: se ai bambini non venissero raccontate storie di traumi generazionali, storie di odio contro razze o nazioni o partiti politici, e storie che li portano a temere gli altri, che tanti vengono alimentati fin dalla tenera età affinché “Mai più” diventi sempre e per sempre, questi bambini innocenti diventerebbero mostri?
Non importa di quale razza o religione siano, sembra che molto dipenda dall’educazione che ricevono, e questo inizia con i genitori perché i bambini sono malleabili, imitano. Ciò che percepiscono diventa parte di loro. Poi continua con le storie che vengono loro raccontate, se sono storie morali, storie che possono aiutarli a vedere ciò che è universalmente buono e ciò che è universalmente malvagio. Storie che possono avere un effetto fondamentale.
Ci stavo pensando in relazione a Mani/Manes e alla nostra domanda se ora si trovi in Palestina.
Mi è venuto in mente il motivo per cui Rudolf Steiner ci ha dato l’educazione Waldorf, ha detto:
“L’educazione convenzionale non offre alcuna possibilità di sviluppo a Mani, solo l’educazione Waldorf. Quando le condizioni saranno giuste, egli apparirà come maestro dell’umanità e assumerà la guida nei campi dell’arte e della religione. Agirà nel potere dei Misteri del Graal e guiderà le persone a decidere da sole sul bene e sul male” (Citato da Ehrenfried Pfeiffer dalle sue conversazioni con Rudolf Steiner tra il 1919 e il 1921).
Ora, miei cari, anche se questi esseri che possono puntare una pistola alla testa di un bambino, che credono che i bambini siano malvagi, sono soprannumerari o privi di Io, come ci ha detto Rudolf Steiner, ciò che i genitori, gli insegnanti e le persone significative insegnano loro è fondamentale per determinare se saranno sopraffatti dal bene o dal male, perché non avendo un Io non possono decidere da soli, e questo include i bambini mandati in guerra prima dei 21 anni, quando l’Io entra nel corpo astrale.
Le famiglie sono intrinsecamente malvagie oggi? I genitori impongono sempre più ai figli le proprie simpatie e antipatie, i propri odi e desideri, o magari è che i genitori, non credendo più in nulla di superiore alle cose materiali, non offrono ai figli nulla di spirituale a cui aggrapparsi?
Ci sono così tante domande nella mia anima.
Se mi sento male se devo uccidere un ragno (e in Australia ne abbiamo alcuni dei più velenosi al mondo), come è possibile che un essere umano possa puntare una pistola alla testa di un bambino? O all’inguine, o alle rotule? Cosa vive nell’anima degli esseri umani che non si disperano nel vedere un bambino piangere, un bambino sdraiato su un letto senza gambe o mani o morto o morente di fame?
Gli esseri umani in generale non credono più in nulla, e per chi non crede in nulla, tutto è permesso. Per chi è amorale, non c’è nulla che non possa giustificare nella propria anima.
Eppure alcuni riescono a superare la disumanità che li circonda e a trovarla nella propria anima anche senza scuole Waldorf o antroposofia? Mentre altri che frequentano una scuola Waldorf e entrano in contatto con l’antroposofia hanno cuori freddi e gelidi!

Vi lascio con questi pensieri, queste domande che bruciano nella mia anima mentre cerca di capire come anche persone che pensavo fossero morali nel “mondo reale” alla fine si dimostrino morali solo in modo selettivo. Cioè, la loro moralità si applica solo a coloro che hanno la stessa religione, nazionalità, razza o convinzione politica.
Si può solo provare un profondo dolore quando ci si confronta con tali domande, che ovviamente possono essere comprese solo se si considera la molteplicità delle influenze che un bambino riceve e che hanno un collegamento diretto con il karma, ma non vedo alcuna differenza tra un soldato dell’IDF che punta una pistola contro un bambino e un soldato statunitense o nazista che fa lo stesso. Ho cercato a lungo e non ho trovato un solo soldato di Hamas che abbia fatto questo a un bambino ebreo o un soldato russo che lo abbia fatto a un bambino ucraino; forse ci sono, ma la mia ricerca con l’intelligenza artificiale non li trova.
E per favore, non mi interessa affatto sentire parlare della decapitazione di bambini da parte di Hamas, perché questo è stato smentito da varie fonti indipendenti. Sto parlando delle prove che abbiamo nel mondo.
Per me è stato molto istruttivo leggere il libro di Norma Mailer Castle in the Forest. Ecco un estratto dal demone il cui compito era quello di “sorvegliare” l’educazione del bambino che sarebbe diventato Hitler:
“La cosa terribile ed esasperante degli esseri umani è come la bontà e la gentilezza, e la totale depravazione e il disprezzo per la vita umana, possano coesistere nella stessa persona, e in una vicinanza terrificante”.
Forse è semplicemente questo:
i demoni agiscono nelle anime degli esseri umani per raggiungere i loro scopi e il loro mestiere è questo:
“…sapere quando l’anima è pronta a marcire”. (Norman Mailer, Castle in the Forest).
Forse allora, miei cari amici, il nostro compito è semplicemente quello di fare tutto il possibile per portare vita e bontà nelle anime umane in fiore, per non permettere loro di marcire, per circondarle di fiducia nel bene, nella saggezza e nel meglio, e smettere di raccontare loro storie dell’olocausto o della Nakba o dei pogrom russi o dei gulag ecc… Forse i genitori dovrebbero raccontare loro degli eroi che hanno combattuto i draghi, del “lupo che grida al lupo” e di come riconoscere il bene dal male, anche nella propria nonna, come ha fatto Cappuccetto Rosso! La nonna che racconta al bambino tutte le storie dei membri della famiglia che sono stati fucilati, dei martiri e delle camere a gas.
Come può essere così per le migliaia di bambini che hanno visto orrori come quelli dei bambini di Gaza e di altri luoghi? Questa falsa pace, questa falsa idea di ciò che sarà la Palestina a Gaza, che l’Occidente sta imponendo come una dittatura senza consultare la popolazione, sarà semplicemente un’altra prigione, a meno che non diventi un resort di lusso – È tutta Maya.

Secondo le stime, ci vorrà fino al 2050 per ripulire le macerie dei dispositivi incendiari e delle sostanze chimiche, nonché le macerie sotto cui giacciono migliaia di cadaveri. E anche se i genitori o le persone care insegnano ai bambini l’amore, la gentilezza e l’inclusività da entrambe le parti di qualsiasi conflitto, ci vorranno generazioni per scacciare i demoni del passato.
Generazioni per ripulire il sangue dalle immagini del male.
Eppure ho visto palestinesi le cui anime brillano di bontà. Non parlano di “crescere”, ma di sopravvivere.
Dicono:
“Sono sopravvissuto a questo numero di guerre, a questo numero di bombardamenti, a questo numero di arresti… è così che misuro la mia vita, non in anni, ma in ciò a cui sono sopravvissuto. Ogni bambino conosce questo numero”.
Forse solo i palestinesi, grazie alla loro speciale costituzione dell’anima, sono in grado di superare il male che viene loro fatto oggi e di trovare il bene?
È per questo che si percepisce Mani/Manes in Palestina?
Lascio questo come spunto di riflessione,
con tanto amore, rispetto e gratitudine per voi, miei amici.
Namaste!
19 Ottobre 2025
Tradotto dall’inglese da Piero Cammerinesi per LiberoPensare
Adriana Koulias è nata nel 1960 a Rio de Janeiro, in Brasile. All’età di nove anni la sua famiglia è emigrata in Australia.
Nel 1989 Adriana ha iniziato a studiare Antroposofia, Filosofia e Storia e ha intrapreso una carriera artistica, vendendo opere a varie gallerie d’arte e partecipando a diverse mostre miste. Autrice di diversi romanzi tra cui tradotti in italiano: Il segreto della sesta chiave, Il tempio del Graal, I custodi del Graal.
Oggi Adriana tiene regolarmente conferenze su storia, filosofia e scienze esoteriche. Ha due figli e vive a Sydney.