Incontrare Rudolf Steiner oggi

The Guardian
di Adriana Koulias

Miei cari amici,

Molti si chiedono a cosa stia lavorando Rudolf Steiner oggi, e come lo si possa incontrare.

Per rispondere a queste domande, credo sia necessario avere un senso della metamorfosi. Questo perché il corpo di una vita diventa la testa di un’altra, e ciò che si pensa e si ama oggi diventa ciò che si vuole nel mondo esterno come azioni nella prossima vita. E infine, ciò che si vuole e si fa oggi diventa il fondamento dei pensieri e dei sentimenti della prossima vita.

Cominciamo quindi a cercare di svelare questo mistero. Questo è solo l’inizio, è un’esplorazione.

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In primo luogo, dobbiamo ricordare che Rudolf Steiner, come individualità che era vissuta come Aristotele, e tutti coloro che erano destinati a seguirlo, così come gli esseri elementari e altri esseri superiori che appartenevano a Michele, erano intorno a lui nei mondi spirituali quando l’antroposofia stava prendendo forma nell’immaginazione e nell’ispirazione. Cioè, quando l’essere che doveva diventare il ricettacolo del contenuto dell’intelligenza michaelita stava subendo la propria metamorfosi.

Si potrebbe anche dire che era il momento in cui il “cuore del Graal” veniva fuso nuovamente in una forma in grado di contenere il sangue eterizzato di Cristo in ogni cuore umano vivente sulla terra.

Sotto di loro, i Rosacroce rinunciarono alla loro conoscenza delle stelle come offerta sacrificale: offrirono i loro cuori, per così dire, affinché questo culto potesse aver luogo e così furono uniti spiritualmente con le loro controparti superiori.

I platonici in basso e gli aristotelici in alto.

Questo è un aspetto molto importante da tenere a mente.

Ora procediamo. Tenendo presente quanto sopra, abbiamo ora la scienza spirituale o l’intelligenza michaelita che vive nell’essere dell’antroposofia nel mondo, perché Michele ha sacrificato l’Intelligenza Cosmica all’umanità e Rudolf Steiner è stato in grado di portarla nel recipiente dell’antroposofia che viveva nella sua anima. Questo “mana” egli poteva donarlo agli altri attraverso pensieri viventi.

Quindi, oggi, quando si accoglie nell’anima la totalità dei pensieri di Rudolf Steiner, si accoglie l’Intelligenza Cosmica di Michele così come viveva nell’anima sofianica di Rudolf Steiner, oltre cento anni fa. Possiamo anche dire così come era compresa dalla sua anima attraverso l’Antroposofia, che egli ha dato alla luce nel mondo.

Se si è in grado di accogliere questa intelligenza intrisa di vita, in modo tale da adottare il “linguaggio dell’anima” di Rudolf Steiner come proprio, cioè se si riesce ad accogliere nell’anima lo spirito dell’antroposofia e si unisce questo spirito alla propria carne e al proprio sangue, si scopre che la Parola creativa risuona nell’anima.

Una metamorfosi dei pensieri di Rudolf Steiner in parole è l’elemento creativo artistico del cosmo, è la luce dello spirito che risuona in molteplici colori.

Tutta la natura è, si potrebbe dire, una metamorfosi dei pensieri creativi degli dei.

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I “fulmini” e i ‘tuoni’ degli dei, spiritualmente parlando, dall’“altra parte” della soglia, sono da questa parte ciò che crea il tessuto del mondo che ci circonda, tutto ciò che è colore e suono, forma e sostanza. Tutto nasce dalla Parola Creatrice, che è la Parola dello Spirito di Cristo pronunciata attraverso esseri superiori – Serafini, Cherubini, Troni – e compresa dai Kyriotetes, Dynamis ed Exusiai, e portata nel mondo dagli Archai, Arcangeli e Angeli. Questa era l’intelligenza cosmica di Cristo.

Poiché Michele ha sacrificato questa intelligenza spirituale, anche l’anima umana ha ora dei pensieri e questi pensieri si muovono come fulmini attraverso di noi, colorano i nostri sentimenti e diventano creativi nella nostra volontà, e la nostra pelle ha il colore che ha perché abbiamo un’anima e siamo esseri spirituali. La luce del pensiero si combina con i sentimenti dell’anima per produrre il colore.

I nostri pensieri sono liberi perché li priviamo dello spirito, ma lo spirito vive in noi, e se diventiamo consapevoli di questo spirito, i nostri pensieri non rimangono in noi come pensieri passivi, ma “diventano” esseri viventi e creativi e, utilizzandoli per i nostri scopi spirituali, diventiamo co-creatori del mondo.

Rivediamo il concetto: se si riesce a interiorizzare consapevolmente l’opera di Rudolf Steiner, i pensieri michaeliti, entrando in noi, subiscono una metamorfosi e si risvegliano come elemento artistico vivente che utilizziamo per creare. È come dire che gli esseri elementari che erano stati permeati dall’intelligenza michaelita quando l’antroposofia stava prendendo forma nei mondi spirituali, ora risplendono nell’anima come esseri creatori. Se poi si proietta questa luce, che è un elemento creativo nel corpo eterico, nel mondo eterico, si ha l’esperienza soprasensibile che si sarebbe avuta se si fosse potuto seguire il momento in cui Rudolf Steiner è entrato nel mondo spirituale al momento della morte.

Fermatevi qui un momento, miei cari amici, e create un’immagine di questo, un’immagine vivente e creativa del momento in cui l’Intelligenza di Michele, infusa di vita in un’anima umana permeata dall’elemento del sacrificio e della sofferenza, entrò nel mondo spirituale e risplendette in luci, colori e suoni sublimi come la parola creatrice del Cristo.

Attraverso un’anima umana, Cristo entrò nuovamente nella coscienza degli esseri superiori, non come era stato nei secoli passati, come memoria cosmica, ma come era in quel momento, nel 1925.

Gli esseri elementari che Rudolf Steiner plasmò in pensieri viventi, che costituivano il contenuto dell’antroposofia ed erano racchiusi nel suo corpo eterico, si irradiarono nel cosmo, creando una potente opera d’arte: in immagini sublimi, affinché tutti gli esseri potessero vedere il Cristo eterico così come è conosciuto dall’anima umana, fu raffigurato ed entrò nella coscienza di tutti gli esseri superiori.

Cristo era risorto e visto di nuovo dagli esseri superiori, ma questa volta attraverso la prima anima umana veramente impregnata fino al midollo dell’Intelligenza Cosmica di Cristo, che era stata sacrificata e donata agli esseri umani da Michele poco dopo la morte di Cristo sulla croce.

Si potrebbe anche dire che lo stesso Cristo che gli esseri superiori videro morire sulla terra quando discese nell’anima di Gesù, rinacque per gli esseri superiori nel momento in cui Rudolf Steiner morì e il suo corpo eterico si unì al mondo eterico.

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Vi prego di riflettere un attimo su questo, miei cari amici. Ora che ci avviciniamo al 2000° anniversario del Mistero del Golgotha, 100 anni dopo la morte di Rudolf Steiner e la festa della conoscenza vissuta da un intero cosmo attraverso la sua anima, abbiamo l’opportunità di irradiare Cristo allo stesso modo, ma con tutto ciò che sappiamo degli ultimi 100 anni.

Ogni anima umana che sperimenta il prodotto finale dell’intelligenza michaelita, che è un’esperienza del Cristo, contribuisce a questa festa della conoscenza, che essendo personale è anche sovrapersonale quando viene voluta dall’anima umana nel mondo spirituale, sia nella vita che nella morte.

Ci si potrebbe allora chiedere: cosa significa questo per Rudolf Steiner nella sua attuale incarnazione?

Il contenuto del suo corpo eterico (come è vero per Christian Rosencreutz) è a disposizione di tutti i suoi discepoli, collegandoli a lui, allo stesso modo in cui Christian Rosenkreutz si collega ai suoi allievi: se si ha la fortuna di avere entrambi i maestri, si è collegati a entrambi i corpi eterici e si è riconciliati con i platonici e gli aristotelici nell’anima. Ciò significa che, dal punto di vista eterico, si può essere uniti a Rudolf Steiner (e a Christian Rosenkreutz) nella misura in cui si diventa esseri creativi.

Sia Rudolf Steiner che Christian Rosenkreutz sono uniti in questo lavoro in modi diversi.

Ciò significa che in questa vita, il compito di Rudolf Steiner, che non era riuscito a elaborare prima della sua morte, il mistero del karma e il suo progetto (l’unificazione dei platonici e degli aristotelici) sulla terra, viene ora ripreso da lui in modo artistico e creativo.

È mia convinzione (e dovete prenderla con le pinze, cioè passandola attraverso la saggezza della vostra anima per confermarla) che egli cercherà soprattutto di incoraggiare il mistero dell’esperienza del Cristo attraverso l’altro, per mezzo della creazione interiore di immagini o di un elemento artistico interiore. Per vedere il corpo eterico dell’altro e trovare in esso l’essere di Cristo è necessario imparare ad entrare nell’anima dell’altro. Solo allora Cristo entra consapevolmente nella propria anima. Dove risuona in colori e luce!

Un artista che lavora in questo modo è il nostro caro amico Larry Young, la sua ricerca di un’esperienza del corpo eterico come forma d’arte creativa è ciò che Rudolf Steiner ispirerebbe oggi ai suoi allievi.

Larry Young, Io e Steiner

Questa esperienza del corpo eterico dell’altro ha il potere di risolvere tutte le differenze karmiche.

Non è quindi attraverso l’intelletto che Rudolf Steiner opererà oggi, ma nel regno dell’arte sociale.

Se si desidera incontrare Rudolf Steiner di persona, quindi, non sarà possibile trovarlo se non si è in grado di creare immagini della sua anima nella propria anima come atto creativo. Allora ciò che vive nella propria anima da ciò che si è assimilato della Scienza dello Spirito incontra la sua fonte nell’anima del Rudolf Steiner ritornato sulla terra. Incontra prima Michele e poi il Cristo stesso. Questo riconoscimento nel nostro tempo è necessario a causa di tutti gli attacchi che Rudolf Steiner reincarnato subirebbe. Gli attacchi sarebbero veementi, terribili e severi – e verrebbero dagli stessi antroposofi.

Perché è così, ci si potrebbe chiedere, e questo ha vissuto a lungo nella mia anima. Credo che sia perché l’anima deve aver creato una metamorfosi del pensiero in arte pura – che si potrebbe dire è lo stesso che dire che si deve aver trasformato la saggezza in amore.

L’anima che non può accogliere amorevolmente in sé l’anima dell’altro, ma crea una barriera intellettuale immediata contro di essa, non troverà mai Rudolf Steiner ed il Cristo che vive in lui. Per questo motivo il Sinedrio non ha mai visto Cristo come loro salvatore, non è riuscito a penetrare nell’anima di Gesù per trovarlo.

L’arte sociale, il tatto sociale è attivo, creativo, è amore. Non è un’emozione, ma un’azione. È la domanda che diventa risposta nell’anima.

Quindi, in sostanza, conosceremo Rudolf Steiner in questa vita solo amando coloro con cui entriamo in contatto.

Questi sono i miei pensieri di oggi, perché, miei cari amici, ho vissuto abbastanza a lungo da incontrare molti che vorrebbero “smascherare” chi è Rudolf Steiner, o che credono di essere Rudolf Steiner. Ma Rudolf Steiner si presenterà davanti a noi solo quando riconosceremo il Cristo in lui, proprio come Ponzio Pilato si presentò davanti a Gesù e riconobbe il Cristo in lui.

Non può essere annunciato. Deve essere riconosciuto. Lo stesso vale per Christian Rosenkreutz.

Credo che il gesto fondamentale e intrinseco dell’anima di Rudolf Steiner sia quello di porre sempre la domanda come atto creativo, che conduce nell’anima alla risposta che ciascuno porta dentro di sé. Questo è stato il caso, ad esempio, di Walter Stein, Ita Wegman e Marie Steiner. Solo allora Rudolf Steiner ha risposto alle loro domande interiori, Cristo si è mosso attraverso di loro, sulle ali dell’intelligenza michaelita. Nel nostro tempo Rudolf Steiner ci pone la domanda che risponde, la domanda che abbiamo portato dentro di noi.

Con tutto il mio amore e il mio più profondo e sincero rispetto,

Namaste,

Tradotto dall’inglese da Piero Cammerinesi per LiberoPensare

Nell’immagine di copertina: Il Guardiano di Larry Young


Adriana Koulias è nata nel 1960 a Rio de Janeiro, in Brasile. All’età di nove anni la sua famiglia è emigrata in Australia.
Nel 1989 Adriana ha iniziato a studiare Antroposofia, Filosofia e Storia e ha intrapreso una carriera artistica, vendendo opere a varie gallerie d’arte e partecipando a diverse mostre miste. Autrice di diversi romanzi tra cui tradotti in italiano: Il segreto della sesta chiave, Il tempio del Graal, I custodi del Graal.
Oggi Adriana tiene regolarmente conferenze su storia, filosofia e scienze esoteriche. Ha due figli e vive a Sydney.

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