Le Ragioni di Putin avevano Torto

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di Guido Grossi
           
Mia moglie mi chiede: “mettiti nei panni di un cittadino ucraino e cerca le sue ragioni. Mostrale a Putin”.

Le chiedo: “quale ucraino: nordoccidentale o sudorientale?”

Chiarito: quelle di un nordoccidentale che si sente invaso dai russi, anche se i russi dicono di esser venuti a difendere gli ucraini sudorientali di lingua russa da un Governo che ha messo gli uni contro gli altri. Situazione complessa.

Metti etichette… dividi… e scoppiano guerre.

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Cerco ragioni, e vedo solo torti. Mi stupisco: so bene che Torti e Ragioni non stanno mai da una parte sola, ma sono cieco: non vedo.

Me lo guardo, questo cittadino, e mi viene da mostrargli i suoi torti, che ho visto così tante volte.

A Te, ucraino nordoccidentale, dicoprenditela coi tuoi Governi, che dal 2014, prima che entrasse l’esercito russo, ti chiedono di odiare i fratelli ucraini del Donbass e dintorni! Non la senti la voce dei quattordicimila concittadini, ucraini anche loro, che il tuo esercito e i servizi segreti di mezzo mondo, hanno ucciso perché parlavano russo e chiedevano rispetto? Questo è “nazismo”.

Non vedi il tuo Governo pretendere pace a parole mentre firma decreti che vietano i negoziati? Come si fa una Pace senza un tavolo per negoziare?

           Ti chiedo : Chi sono i tuoi amici?

Gli anglosassoni, forse, che da oltre dieci anni ti hanno imposto, con ingerenza illegittima e un teatro con tanto di morti ammazzati, un governo divisivo, nazista nei comportamenti, oltre che nelle radici?

La NATO, che vuole usarti contro la Russia? Parla di pace e democrazia ma coltiva interessi di Corporation senz’anima mettendo missili atomici a casa degli altri. Lo ha fatto a casa mia, in Italia! Dice che è per proteggermi, ma io l’ho capito: se scoppia una guerra con la Russia, quelli, per sopravvivere, dovranno lanciare atomiche contro casa mia, anche se io quei missili non posso comandarli! Missili, sappiate, che nessun sistema di difesa al mondo è in grado d’arrestare.

Oppure tutti questi Governi europei che finanziano con generosità esagerata e pelosa la tua guerra, dimostrando così che è più loro che tua? La trascinano anche se porta dolore e non ha speranza. Tu combatti e muori. Loro se ne stanno al calduccio. E mentre Tu muori preparano intanto una guerra più cruda, totale, disposta a passare sul cadavere dell’umanità. Il tuo sacrificio, il sacrificio mio e degli europei, non ha senso”.

Immerso nelle Ragioni di Putin e nei miei pensieri complottisti, non vedo di cosa si possa mai lamentare, né con me, né con lui.

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Non trovo nulla! Anzi, a Te, dico ancora.

Nulla sul piano del diritto internazionale, che vede accordi firmati e poi traditi dagli occidentali quando hanno finto di negoziare a Minsk una soluzione almeno decente per i russi ucraini, ma in realtà prendevano soltanto tempo per armare il tuo esercito e fomentare odio. Così ha confessato la Merkel, che quegli accordi ha firmato.

Nulla sul piano del diritto umano, prima che internazionale, quando tutela l’autodeterminazione dei popoli, sacro e santo. Perché mai i russi di Russia non dovrebbero tutelare i fratelli russi di Ucraina, se Tu li ignori e calpesti?

Nulla sul piano della Storia, che confonde i popoli e le Nazioni con i confini, così volubili, così instabili, così mutevoli.  

Nulla sul piano della ragion di stato, che riconosce ai russi il diritto alla sicurezza nella propria casai. Non sono forse impazziti di rabbia gli americani quando i russi han pensato di mettere a Cuba missili atomici? Cosa farebbero oggi, se i russi offrissero a Canada e Messico un’alleanza militare per mettere missili atomici a due passi dalle città americane, e Canada e Messico accettassero?

Nulla sul piano dell’evidenza dei fatti, che dimostra quanta voglia di guerra abbiano gli occidentali quando pretendono di censurare ogni voce che giunga da Mosca. Come si fa la Pace se non ascolti le ragioni del nemico?

        Ecco: mo’ te l’ho detto!

Perdonami se ho dovuto prima mostrarti le ragioni di Putin per poter vedere le tue. Argomentate sinteticamente anche se, lo capisco, sìn troppo lungamente per Te che hai bisogno d’ascoltare altro”.

Dovevo farlo, perché qui la censura non vuole vederle, quelle ragioni e, a casa tua, immagino peggio.

Bene! Ma ora cosa le dico ad Anna, mia moglie: che non ho trovato nulla?

Ti immagino, fratello ucraino: Tu che dici a tua moglie: dobbiamo combattere, per difendere la Patria. E Lei che guarda i vostri figli, ti guarda sconsolata, e ti dice con lo sguardo: non hai capito.

Cerca ancora, Guido, per amor di pace!

Rileggo a distanza di giorni, in questo tempo di Natale, quello che avevo cominciato a scrivere, e mi salta subito agli occhi una cosa:

fare la predica” non è “mettersi nei panni”.

Ero chiamato a vedere le tue Ragioni, ho visto i tuoi Torti.

Allora ci ri-provo. Provo a lasciar morire pensieri vecchi, per permettere ai nuovi di nascere.

Spengo i pensieri meccanici, lascio parlare il sentire.

Chiudo gli occhi e cerco il tuo dolore. Gli permetto di entrare, a poco a poco, dentro di me.

Per giorni. E mentre entro nelle tue scarpe, lentamente, divento Te. Ma anche Tu diventi me. Le posizioni e le voci si confondono. La voce dei popoli, diventa una sola.

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Vedo, e Sento: Paura, Disperazione, Incredulità. Vedo anche una Rabbia montante che rischia di esplodere, se non trova la strada dell’Indignazione, che è sacra..

Vedo la bomba che in un attimo e un boato immenso ha distrutto la casa del vicino e mi dico: quando toccherà alla mia? Come proteggo i miei figli?

Putin, tu che ascolti i filosofi, chiedi loro cos’è questa guerra che chiami chirurgica, quando uccide il mio vicino, i suoi figli, minaccia ogni giorno di far evaporare in una luce improvvisa tutto ciò che ho, che mi viene dagli avi e volevo consegnare ai nipoti. Le strade, i ponti, le centrali elettriche, tutto quello che ho vissuto come civiltà e progresso, che mi dà senso di appartenenza e sicurezza, oggi salta, si sgretola giorno dopo giorno, svanisce e lascia al suo posto fumo nero e polvere, desolazione.

Vedo armi nuove, silenziose e improvvise, che mi tolgono il sonno.

        Ti senti minacciato dalla NATO, Putin?

Posso vederlo. Ma anch’io mi sento minacciato: da Te, lo capisci? I tuoi razzi, i tuoi proiettili, hanno lo stesso colore di morte.

Mi mandi a dire che le potenze occidentali mi usano? Beh’, ti rispondo:

        anche Tu mi stai usando!

la mia vita e quella dei miei figli e il futuro del nostro popolo scagliata contro l’arroganza dei tuoi nemici.

Parli ai potenti occidentali, affinché riconoscano le tue ragioni, ma la voce che usi è la mia, e quella dei miei fratelli, ridotti a strumenti senza volto, usati da destra, come da sinistra.

        Ma noi un volto lo abbiamo, ed un nome, che Tu non conosci.

Non sei migliore, nel momento che scegli di uccidere.

Non avevi alternativa? Per favore, lascialo dire alla Thatcher. Tu lo sai che nel campo della Coscienza, come in quello della realtà fisica, sono infinite le possibilità. 

       Non mi parlare di sacrificio, ti prego, ché Cristo ce l’ha insegnato che più chiaro non si può. Poteva scegliere una guerra per liberare la Palestina da Roma, e il popolo intero lo avrebbe seguito con fiducia cieca, Lui e le sue legioni di angeli. Lo avrebbe seguito… fino all’inferno.

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Non ha scelto di sacrificare gli innocenti, amici e nemici. Ha scelto di sacrificare sé stesso. Il suo Corpo, il suo Sangue, la sua Vita Terrena, per aiutare noi tutti a capire.

Questo è sacrificio: rendere Sacro. Questo rende Sacro l’atto: fare cose che illuminano la Coscienza, costi quel che costi.

        Altro che Guerra, comunque la si voglia chiamare.

        Ora ho capito. Grazie al Natale, vedo cose vecchie con occhi nuovi, e voglio rinascere.

Se pensi che una bomba possa portare Pace, e quelle già spese non hanno raggiunto lo scopo, quanta distruzione ancora ci aspetta?

Se anche Tu ti affianchi ai folli che governano l’Europa, pensando di potermi difendere con le bombe, possibile non vediate tutti che le prossime ad essere sganciate saranno atomiche?

Io ho capito che solo una scelta di Coscienza, di ognuno di noi, e nessun esercito, amico o nemico, può veramente liberare l’Ucraina, l’Europa, la Palestina che aspetta da duemila anni.

La vedi la differenza, Putin? Pensaci.

Denazificazione? Può darsi, ma è affar mio, Tu non ti impicciare, altrimenti non puoi parlare di diritto internazionale e pretendere di essere capito.

No, caro Putin, questo non è amore di pace, né di giustizia.

Questa è Guerra.

Tu la chiami “operazione militare speciale” e ti sforzi pure di farlo in  maniera chirurgica, ma in cuor tuo lo devi sapere che le bombe non sono bisturi.

Non mi aspetto nulla.

Non mi aspetto più nulla di buono da voi, potenti del mondo, orientali e occidentali.

Né da Te, né dal mio Governo, né dai Governi che si dicono amici, alleati, mentre fanno di me e i miei fratelli carne da macello.

Vedo, più chiaramente, che non mi meritate.

Penso, e lo dirò a mia moglie, per rispondere a quella domanda muta nei suoi occhi, che non voglio obbedire ai potenti.

Sento di volere davvero la Pace!

Se non nel mondo, almeno nel cuore.

Per questo smetto di fare la Guerra.

E spero che anche i miei fratelli, ovunque essi siano, a Occidente come ad Oriente, smettano di fare la guerra di oggi e di preparare la guerra di domani.

        Obiezione di Coscienza.

In tutti i modi che la creatività umana saprà trovare.

        Fino a rendere Sacra la scelta.

 

Fonte: https://www.sovranita-popolare.org/2900371_le-ragioni-di-putin-avevano-torto-di-guido-grossi

27 dicembre 2025


Esperto di finanza, studioso, curioso di tutto, divulgatore. Dal 1981 in Banca Nazionale del Lavoro fino a dirigente responsabile della struttura centrale dei Mercati Finanziari. Ne esco nel 2007 in maniera turbolenta e denunciando alle massime autorità, inascoltato, l’abuso da parte delle banche sugli strumenti derivati.
Due anni di isolamento in campagna, l’avvio di un’attività agrituristica nella magica Umbria durata fino al 2016, incontri fecondi e svariate letture mi hanno restituito una dimensione dimenticata. Presidente di Sovranità Popolare Aps, società editrice dell’omonima rivista indipendente (https://www.sovranitapopolare.org). Coautore del Piano di Salvezza Nazionale, proposta in grado di rilanciare l’economia nazionale (https://pianodisalvezzanazionale.it/).  Fondatore (deluso) di Barterfly, circuito di economia complementare (https://barterflyfoundation.org/). L’unico libro che ho scritto, L’eredità di Michele, l’ho pubblicato direttamente sul mio blog.

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