Terry Boardman – Verso la nuova normalità? – Parte I

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Quando ci avviciniamo al 24 Giugno [giorno di San Giovanni ndt], possiamo ricordare la severa caratterizzazione che fa Rudolf Steiner dell’Arcangelo dell’estate, Uriele (1). L’Arcangelo della coscienza storica, Uriele guarda nelle profondità e vede attraverso i nostri errori, ma ci esorta anche a resistere al languido sognare dell’estate e alle sue tentazioni ed ai cedimenti fisici al fine di elevare le nostre menti alle altezze ed esercitare la nostra capacità di pensare con la coscienza storica, per pesare le nostre azioni e quelle della nostra cultura. È un richiamo potentemente evocato in una delle Quattro Stagioni di Vivaldi, nell’Estate, allorché il fulmine dall’alto si scarica nelle profondità dopo l’iniziale sonnolento languore.
Dal testo del sonetto del brano:

Il pastore trema,
temendo violente tempeste e il suo destino.
La paura del fulmine e del violento tuono
Gli ruba il riposo delle stanche membra
Mentre moscerini e mosche ronzano furiosamente intorno.
Ahimè, le sue paure erano giustificate.
I cieli tuonano e ruggiscono e la grandine
Taglia la testa del frumento e danneggia il grano.

In un momento simile vale la pena di guardare e riflettere sul documentario “Midsommar: Initiation into the Ancient Religion of the Future” [Solstizio d’estate: iniziazione all’antica religione del futuro] di Truthstream Media su YouTube (2). Il documentario parla del film svedese-americano “Midsommar”, uscito nell’estate 2019 al culmine dei fenomeni Greta Thunberg ed Extinction Rebellion. Nel documentario si evidenzia come questo film, pieno di simbolismo, sia stato chiaramente inteso dal suo autore e regista, l’ebreo americano Ari Aster, come un rituale di iniziazione travestito da film di rottura di due giovani innamorati. La loro relazione finisce come una sorta di incubo estivo, ma anche come una catarsi e una svolta per l’eroina Dani. Allude, al di là di ciò che viene presentato come la malattia e il crollo della moderna cultura industriale americana – incluso il tema della morte per soffocamento – ad una nuova forma di società e cultura comunitaria che in realtà non è affatto nuova, bensì assai antica. Il futuro, viene suggerito, è il passato: il passato precristiano, in questo caso, dell’antica Svezia: l’americana Dani e il suo fidanzato, Cristiano – di nome ma non di fatto – si trovano in un clima empatico, salutare, ma anche in una comunità assolutamente spietata che prevede il suicidio degli anziani e il sacrificio del sangue giovane per la sua continuazione. Guardando questo documentario e il film stesso che, come tanti altri film oggigiorno, è chiaramente rivolto principalmente alla fascia di età 15-25 anni, anche se le questioni che solleva vanno sicuramente ben oltre, si nota che vi vengono affrontati molti temi contemporanei; lo spettatore è condotto ad attraversare un rituale di iniziazione indiretta, come se seguisse Dani e Christian. Ari Aster sembra affermare e rifiutare al tempo stesso questa moderna evocazione di un antico modo di vivere. Afferma la salute e l’armonia “verdi” della comunità e il suo apparente equilibrio, ma indica elementi che, secondo lui, porteranno, alla fine, a qualcosa di simile al nazismo, ad una mente-alveare collettiva.

Da quando il film è uscito lo scorso anno, acclamato da parte della critica, anche a noi è stato detto che il nostro mondo, la nostra cultura, la nostra era è giunta al termine e ora verrà sostituita da una nuova epoca, quella della “nuova normalità”. Recentemente abbiamo sentito ripetere spesso queste frasi: “come sarà la nuova normalità del post-Covid-19?”; “Meglio una nuova normalità che tornare alla vecchia”; “Dovremo abituarci alla nuova normalità” e così via. Alcuni hanno sottolineato che una “nuova normalità” è una contraddizione in termini. Analogamente contraddittoria, è la frase “distanziamento sociale”. Come puoi essere “sociale” e allo stesso tempo “distante”?
Viene in mente il linguaggio orwelliano: “la guerra è pace” “l’ignoranza è forza”, “la libertà è schiavitù” – e ancora, “il sociale è distanziato”, “la normalità è nuova”.

2 – Attraverso lo specchio

Eccoci “attraverso lo specchio”, preso in prestito da Alice nel Paese delle Meraviglie. Ancora una volta i media mainstream ci hanno detto che saremo in “un nuovo mondo”, “un nuovo ordine” dopo che il Covid-19 sarà passato, o che magari vi siamo già.
Chi è che ci dice quale momento storico sia questo e decide quando inizia la nuova era?
Quelle voci ci vengono senza eccezioni dai media mainstream – un gigantesco conglomerato de facto di sole 7 società di telecomunicazioni/media: alle testa di esse si trovano cinque gruppi americani e uno giapponese (3).
Dietro di loro segue la BBC.
Un esempio di come siamo plasmati e manipolati al fine di avere determinati punti di vista: il 7 giugno il presentatore Mark Mardell, nel programma di BBC Radio 4 The World This Weekend [Il mondo questo fine settimana ndt], con la pretesa di prevedere il futuro dopo il Covid-19, ha dedicato l’intero programma alla lettura delle rune.
Quali voci autorevoli ha presentato a milioni di spettatori Mark Mardell e i suoi editori?

Il programma si è “iniziato e concluso” da interviste con Larry Summers e Tony Blair.
Summers è stato un funzionario chiave del Tesoro in tutta l’amministrazione Clinton; alla fine del suo mandato (1999-2001) divenne segretario del Tesoro come il suo mentore politico prima di lui, Robert Rubin (4).
Summers giocò un ruolo importante nella risposta degli Stati Uniti alle principali crisi economiche degli anni ’90 (Messico, economie asiatiche, Russia); attraverso i suoi contatti con Harvard diede consigli a Boris Eltsin (1992-97) e facilitò il saccheggio della Russia da parte degli interessi finanziari statunitensi durante gli anni in cui Eltsin era al potere in Russia. Inoltre, Summers svolse un ruolo significativo nel promuovere l’abrogazione del Glass-Steagall Act nel 1999, una mossa che sarebbe poi diventata un fattore chiave del Crash del 2007-2008 5. Dopo aver lasciato il governo, divenne il primo presidente ebreo dell’Università di Harvard.
Durante quel periodo c’era una “relazione speciale” tra Summers e il defunto Jeffrey Epstein, condannato per reati sessuali, che donò $ 25 milioni ad Harvard e perciò ricevette un ufficio privato all’università.
Summers prestò poi servizio per un breve periodo nell’amministrazione Obama (2009-2017) come direttore del National Economic Council, ed è attualmente professore ad Harvard. È membro di tre istituzioni dell’élite globale: il Gruppo Bilderberg (di cui fu per un periodo membro del Comitato Direttivo), l’influentissimo Gruppo dei Trenta (finanzieri e accademici) e anche della Commissione Trilaterale (6), così come il Think tank centenario della politica estera statunitense, il Council on Foreign Relations (CFR).

Cosa hanno detto Summers e Blair sul futuro?
Summers ha detto che dopo il Covid-19 ci saranno meno occupati, più disuguaglianza ed un’economia ridotta. L’inflazione dovrebbe essere evitata, i risparmi privati ​​assorbiti, ci dovrebbe essere un aumento della domanda.
Le banche centrali sarebbero meno importanti, i tassi di interesse mantenuti vicini allo zero, le politiche fiscali e gli investimenti pubblici e la spesa pubblica sarebbero molto più importanti così come un maggiore indebitamento del settore pubblico. Ci sarebbe un programma a favore della crescita, una “stagnazione secolare” (come in Giappone) e la produzione sarebbe più vicina a casa e meno “just in time”.
Il centrosinistra potrebbe certamente giudicare positivamente questo futuro. Tony Blair, che è così impopolare in Gran Bretagna al di fuori dei circoli delle élite da non osare di farsi vedere in pubblico al di fuori di quei circoli, ha detto che molti settori si sarebbero ridotti, ad es. il settore dell’ospitalità, delle costruzioni ed il commercio al dettaglio. La sinistra, ha detto, sarebbe incline ad appoggiare una più forte risposta dello Stato, mentre la destra sosterrebbe il nazionalismo economico e il protezionismo. La tecnologia dovrebbe essere “pratica”, cosa necessaria per un “governo sensato”.

La globalizzazione andrebbe avanti.
Ci sarebbe un nuovo mondo geopolitico, la cui caratteristica principale sarebbe l’ostilità tra Stati Uniti e Cina.
Entrambi appoggiano un maggiore coinvolgimento dello Stato. Questo è ciò che Al Gore, XR e Greta Thunberg chiedevano l’anno scorso. Adesso l’hanno ottenuto. Ma attraverso le azioni precipitose dei governi nel reagire al Covid-19, loro – e noi – ora abbiamo anche trilioni di debiti, milioni di disoccupati ed economie che impiegheranno molti anni, forse decenni, per riprendersi. È probabile che la situazione nei Paesi in via di sviluppo sia anche peggiore perché dipendono moltissimo dagli investimenti e dalle esportazioni verso i Paesi sviluppati.

Alice nel paese delle meraviglie fu pubblicato nel 1865, l’anno in cui finì la guerra civile americana.
L’autore, Lewis Carroll (il cui vero nome era Charles Lutwidge Dodgson) replicò il successo del libro con la sua seconda opera su Alice in una “realtà alternativa”: Through the Looking Glass, [Attraverso lo specchio ndt] nel 1871.
Gli anni ’60 dell’Ottocento furono un decennio importante nella storia umana.
Da un punto di vista esoterico, erano davvero gli anni in cui l’umanità iniziò a muoversi “attraverso lo specchio” in una nuova realtà. 250 anni di materialismo sempre più profondo cominciarono allora a cambiare.
Perché è successo?

Rudolf Steiner ha mostrato nelle sue numerose conferenze e scritti come l’evento di Cristo – la nascita, la vita, la morte, la risurrezione e l’ascensione di Gesù Cristo nei primi 33 anni dell’era cristiana – sia stato il fulcro, il punto di svolta nella storia umana. L’evoluzione umana vi giunse attraverso la lunga “condensazione” fisica e psichica dell’umanità dal mondo dello spirito sul piano materiale e da quel momento è riascesa lentamente, dal 33 d.C., dal piano materiale nuovamente verso una condizione spirituale e smaterializzata – un processo molto lungo. Per tale ragione San Paolo ha parlato di Cristo come il “Secondo Adamo” che salva l’umanità. Consente a tutti noi una svolta e salva l’umanità dal rimanere bloccata nei miasmi della materia. Una nuova storia, per così dire, è iniziata così per l’umanità 2000 anni fa, una storia che è strutturata in termini di secoli, che si compongono di 3 periodi di 33⅓ anni ciascuno, la periodicità della vita di Gesù Cristo (7).

Ciascuno di questi secoli nella nuova era “battezzata” della storia umana può essere paragonato a un anno nella vita di un individuo umano.
In effetti, quando osserviamo da questo punto di vista la storia degli ultimi 2000 anni, essa ne viene notevolmente illuminata.


Vediamo, ad esempio, che il XIV secolo, il tempo della peste nota come = in gran parte del vasto continente dell’Eurasia, corrisponde all’esperienza umana della pubertà, e lo shock di quell’esperienza fisica della peste nera rimanda allo shock delle esperienze fisiche della pubertà.
Prima e dopo la peste nera, la storia europea è decisamente cambiata sotto molti aspetti: nell’arte, nei costumi, nella religione, nell’economia.
La nuova umanità che era, per così dire, “nata” o “rinata” 2000 anni fa, aveva 13 anni nel XIV secolo, entrando allora nel suo periodo di “adolescenza” vero e proprio. La pubertà è il momento in cui il corpo astrale umano “nasce”, quando l’individuo inizia a pensare in maniera autonoma e lotta per trovare l’equilibrio tra pensiero e sentimento, tra sé e l’altro, o tra sé e la comunità o gruppo di pari. Nel XIX secolo, la nuova umanità “battezzata” aveva quindi 18 anni; nel suo 19° anno e negli anni ’60 del XIX secolo aveva raggiunto quel punto nel suo sviluppo che l’individuo umano raggiunge a 18 anni e 7 mesi, vale a dire, il Nodo Lunare . Questo è il momento straordinario in cui la Luna ritorna nel luogo nei cieli dove si trovava quando ognuno di noi è nato. L’individuo – se sta prestando attenzione, cosa che, purtroppo, la maggior parte di noi non fa – può cogliere un impulso sottile, anche se in alcuni casi molto potente, che, per un breve periodo – di solito non più di sei mesi al massimo – può far intuire qualcosa sullo scopo della vita dell’individuo in questa incarnazione. Qualcosa che può aiutare a rispondere alle domande più importanti: perché sono qui? Dove sto andando? Da dove vengo? O anche: chi sono io? A quel punto accade qualcosa, dentro noi stessi, che, se abbiamo la fortuna di accorgercene, è così decisivo, così magico e misterioso che può darci un impulso che dura decenni o forse anche per il resto della nostra vita. Incontriamo qualcuno, leggiamo qualcosa, abbiamo un’esperienza nella natura o nelle arti, facciamo un viaggio. E veniamo enormemente cambiati da questo nuovo impulso, all’inizio forse solo sottilmente, ma che poi cresce nei mesi e negli anni successivi.

Lewis Carroll (Charles Dodgson) entrò all’Università di Oxford a questo punto della sua vita ma, pochi mesi dopo, perse sua madre, che morì nel gennaio 1851 di “un’infiammazione del cervello” all’età di soli 47 anni. Nei tre anni successivi si laureò con lode in matematica presso il Christ Church College, dove lavorò come docente di matematica per il resto della sua vita. Nel 1856 una bambina di quattro anni, Alice Liddell, arrivò a Oxford con la sua famiglia; suo padre doveva diventare un nuovo decano al Christ Church College. Quando aveva 10 anni chiese a Lewis Carroll di raccontarle delle storie, che lui poi scrisse e pubblicò come Alice in Wonderland (titolo originale Alice’s Adventures Underground) [Alice nel Paese delle Meraviglie ndt].
I due libri su Alice sono noti per i loro riferimenti matematici e logici. Gli anni ’50 e ’60 furono un periodo in cui la matematica stava varcando la soglia di un nuovo paese delle meraviglie, quello della geometria non euclidea. Mentre la geometria di Euclide fu sviluppata nei secoli prima di Cristo per descrivere la matematica relativa al mondo materiale e fisico, la nuova matematica non euclidea della geometria proiettiva che si affermò a metà del XIX secolo si dimostrò in grado di descrivere spazi non tridimensionali e contribuì a gettare le basi geometriche per la fisica quantistica nel XX secolo (8). All’incirca nello stesso periodo, negli anni ’60 dell’Ottocento, gli artisti che entro la metà degli anni ’70 dell’Ottocento avrebbero introdotto lo stile noto come Impressionismo (Monet, Renoir, Sisley e Bazille) cominciarono a lavorare insieme. All’inizio degli anni ’70 il pubblico accolse con entusiasmo il nuovo stile, che ai tradizionalisti sembrava constare di mere impressioni, di qualcosa di fugace, incompiuto, indefinito. Ma questa accoglienza del pubblico dimostrò che gli artisti erano in accordo con lo spirito dei tempi.

3 – Cina, USA, Russia

Negli anni ’60 dell’Ottocento si assistette a grandi sconvolgimenti anche nell’ ambito della politica.
La ventennale guerra civile in Cina (1850-64), la ribellione della setta religiosa pseudo-cristiana dei Taiping contro la dinastia Manchu, che costò la vita dai 10 ai 30 milioni di cinesi, terminò nel 1864, grazie anche agli aiuti forniti all’Impero dai generali e dalle truppe britanniche e americane. Questa guerra e le sue conseguenze determinarono il destino dell’Impero cinese negli ultimi decenni del secolo, così come il destino della Cina del XX secolo. Mao Zedong imparò molto dai Taiping e anche oggi, con la repressione di gruppi religiosi come il Falun Gong, le autorità cinesi non hanno dimenticato gli sconvolgimenti causati dai Taiping. A seguito della sconfitta della ribellione dei Taiping la Cina non fu in grado di uscire dal suo sistema imperiale decrepito e corrotto. L’Occidente, i cui missionari protestanti avevano originariamente ispirato i leader dei Taiping, impegnò truppe per aiutare a schiacciarli per consentire all’Impero di sopravvivere, onde trarre profitto dalla sua debolezza, corruzione e inefficienza.

Nel frattempo, negli Stati Uniti, le due questioni rimaste aperte dalla Rivoluzione del 1776-81, vale a dire la schiavitù e i diritti degli Stati, esplosero negli anni ’60 dell’Ottocento, allorché il ‘Nuovo Mondo’ mostrò quanto sapesse ben copiare i difetti del ‘Vecchio Mondo’. La discussione tra i seguaci di Thomas Jefferson, che favoriva una Confederazione più libera e maggiori diritti degli Stati contro lo Stato centrale federale, e quelli di Alexander Hamilton (9), che preferiva uno Stato federale più forte e centralizzato ed una Unione più stretta, esplose intorno alla questione centrale della schiavitù: il Sud più agricolo, dipendente dagli schiavi e che cita la Bibbia contro il Nord in rapida industrializzazione e secolarizzazione. Dopo quattro anni di guerra (1861-1865) e 1,6 milioni di morti da entrambe le parti, la vittoria andò, come era prevedibile, al Nord, con una popolazione e risorse superiori. Il risultato fu che, sebbene la schiavitù fosse stata formalmente abolita in tutto il Paese, il che fu un passo in avanti, il modo crudele in cui fu combattuta la guerra e attuata la ricostruzione fece sì che alla fine del secolo emergessero degli Stati Uniti molto diversi. Era una nazione molto più centralizzata e aggressiva che da allora cominciò ad intraprendere un percorso verso il dominio del mondo, a cominciare dall’aggressione (1893) e annessione delle Hawaii (1898) e dalla guerra contro la Spagna (1898) che diede agli americani il controllo delle Filippine, 33 anni dopo la fine della guerra civile.

Gli Stati Uniti erano ora una potenza nell’Oceano Pacifico e, nel giro di 20 anni, avevano una marina in grado di rivaleggiare con quella britannica. In effetti, la Guerra Civile ha segnato un importante cambiamento geopolitico, le cui conseguenze ci accompagnano ancor oggi: il governo britannico era ufficialmente neutrale durante la Guerra Civile, ma favorì di fatto il Sud, sperando che il conflitto avrebbe diviso gli Stati Uniti, rendendoli in tal modo un potenziale rivale meno pericoloso per l’Impero britannico. Ciò non accadde e quindi dal 1870 in poi, l’élite britannica aggiustò gradualmente le relazioni con i nuovi e più potenti Stati Uniti onde ottenere il sostegno americano contro la crescente potenza tedesca finché, nel 1914, alla vigilia della Grande Guerra, le élite delle due potenze di lingua inglese si erano intrecciate, perfino a livello di matrimoni. L’élite americana aveva risposto all’appello imperialista di Rudyard Kipling nella sua poesia del 1899 “Take up the White Man’s Burden” [Il fardello dell’uomo bianco ndt], e le basi dell’odierna alleanza militare e d’intelligence dell’Anglosfera “Five Eyes” [Cinque occhi ndt] (10), furono poste nei due decenni prima del 1914.

Dopo 2 volte 33 anni di imperialismo e centralizzazione sempre crescente, nel 1931 gli Stati Uniti si trovarono ad affrontare il disastro economico nella Grande Depressione di quel decennio. Fu solo un’altra guerra mondiale che permise al Paese di superare le conseguenze della depressione, come Al Gore ammise in un discorso nel 2013 (11). Ulteriori 33 anni, dal 1931, di centralizzazione ed espansione imperiale avevano portato gli Stati Uniti nel 1964 all’assassinio di un altro presidente (JF Kennedy) e all’inizio del trauma nazionale americano in Vietnam, la diretta conseguenza del suo “avventurismo” nell’Oceano Pacifico negli anni ’90 dell’Ottocento. L’espansionismo imperiale condusse anche – non da ultimo a causa dell’assassinio di Kennedy – alla lotta terribilmente dura per i diritti civili dei neri negli anni ’60ed alla sua vittoria finale; questa lotta era la conseguenza del fatto che lo Stato era ricorso alla guerra cento anni prima. Il risentimento dei bianchi del Sud per la sconfitta della Confederazione aveva portato a 100 anni di repressione dei diritti civili dei neri nel sud

Nel 1964 gli Stati Uniti erano la principale superpotenza mondiale, ma l’élite statunitense non aveva imparato la lezione; nonostante il famoso – se pur troppo tardo – discorso-monito televisivo del presidente uscente Eisenhower sul crescente potere del complesso militare-industriale, la centralizzazione e l’imperialismo avevano marciato a ritmo sostenuto. La conseguenza fu che 33 anni dopo, alla fine del 1997, gli Stati Uniti dovettero subire una grave perdita d’immagine ed un grande imbarazzo nel vedere il loro presidente sotto accusa, di fronte a tutto il mondo, per uno scandalo di natura sessuale con una giovane stagista ebrea, Monica Lewinsky. In quello stesso anno il presidente Clinton rilasciò scuse formali alle vittime sopravvissute del Tuskegee Syphilis Experiment (1932-72), tutti i neri americani affetti da sifilide che erano stati studiati, sotto falsi pretesti, ma non curati con la penicillina. Sempre nel 1997 negli Stati Uniti, il supercomputer Deep Blue di IBM sconfisse il campione di scacchi Garry Kasparov – era la prima volta che un programma di scacchi per computer aveva battuto un campione del mondo – una conseguenza dell’ossessione americana per il potere tecnologico.
33 anni dopo gli eventi del 1997, gli Stati Uniti si ritroveranno nell’anno 2030, che rappresenterà probabilmente una data importante per vari motivi che discuteremo nella seconda parte di questo articolo.

Gli anni ’60 dell’Ottocento fu anche un anno di svolta per la Russia.
Dopo la morte dello zar ultraconservatore Nicola I nel 1855, il nuovo zar liberale, Alessandro II, inaugurò un periodo di riforme decisamente necessarie in Russia, allorché, il 3 marzo 1861, emancipò tutti i servi della gleba russi (oltre 23 milioni di persone), un importante passo in avanti per la Russia.
Nel marzo di 20 anni dopo, fu ucciso dai socialisti rivoluzionari, che ritenevano che le sue riforme non fossero andate abbastanza lontano. Sfortunatamente, Alexander era stato meno liberale quando si trattava di gruppi etnici minoritari: oppresse i polacchi, i lituani, i lettoni, gli ucraini e i bielorussi e attuò una politica di pulizia etnica dei circassi nel Caucaso; numerosi massacri genocidi dei circassi furono compiuti dalle truppe russe tra il 1860 e il 1864. I conflitti tra la Russia e le popolazioni della regione del Caucaso si sarebbero ripetuti nei 130 anni successivi.

Sia Alessandro II (a sinistra) che Abraham Lincoln (in basso, a destra) furono portatori di libertà per molti nei loro Paesi, ma furono anche portatori di guerra e morte per molti altri. L’emancipazione dei servi da parte di Alessandro avvenne il giorno prima che Abraham Lincoln si insediasse come presidente degli Stati Uniti il ​​4 marzo 1861.
Entrambi gli eventi si verificarono nella stessa settimana della nascita di Rudolf Steiner (27 Febbraio 1861), l’uomo la cui filosofia, pubblicata 33 anni dopo la sua nascita, avrebbe chiarito il rapporto tra libertà di pensiero e azione morale. La filosofia della libertà di Steiner (1894) era la piena esposizione delle idee esposte nella sua tesi di dottorato, Verità e scienza, pubblicata tre anni prima, nel 1892. 33 anni dopo la pubblicazione di quel libro, morì nel 1925.

La Confederazione, La Russia zarista di Alessandro II (dopo il 1861) e la Germania nazista avevano due cose in comune: non riconoscevano alcuna disuguaglianza giuridica tra i membri delle loro comunità principali: rispettivamente bianchi del sud, russi e tedeschi. Insistevano però sulla sottomissione e l’inferiorità legale di alcuni gruppi etnici all’interno dei loro confini: schiavi neri nella Confederazione, non russi nella Russia zarista e cosiddetti “non ariani” (inclusi gli ebrei) nella Germania nazista.

4 – Dal Nodo Lunare all’Evento dell’Io

Gli anni ’60 dell’Ottocento furono il Nodo Lunare dell’umanità e Rudolf Steiner nacque in quel momento preciso. Il materialismo si trovava al suo apice, mentre l’imperialismo e il razzismo, il comunismo e il fascismo dovevano ancora emergere pienamente e raggiungere il loro culmine, ma gli anni ’60 dell’Ottocento annunciarono una nuova direzione, come avviene di solito con il Nodo Lunare – anche se spesso sottilmente – una nuova direzione, annunciata sia dall’interno dello spirito dell’umanità che dello spirito dell’individuo: chi sono Io veramente? Qual è la mia vera direzione e il mio vero scopo? Se all’età di 21 anni quella voce è stata ascoltata, quando sono trascorsi altri sette anni dalla pubertà e l’Io è ‘nato’, l’individuo può sovente presentire o trovare il proprio destino e intraprendere il percorso verso di esso. Il periodo tra il Nodo lunare a 18 anni e 7 mesi (nella storia, 1860) e il 21°compleanno (nella storia, l’inizio del 22°secolo) è un momento veramente critico per il giovane individuo – un momento di prova quando il il giovane deve trovare se stesso. Se l’individuo stabilisce un senso stabile di sé e obiettivi solidi entro i 21 anni, può avanzare nel successivo periodo della vita con sicurezza e positività, ma, se ciò non accade, possono derivarne malattia mentale, dipendenza dalla droga, caduta nel fanatismo o nella criminalità, o anche il suicidio, così che l’incarnazione dell’individuo può patire una fine prematura.

Questa epoca di grandi prove sembra stia avendo luogo oggi negli Stati Uniti con la questione razziale e con quella dei diritti degli Stati (la lotta tra Jeffersoniani e Hamiltoniani, la destra liberale e la sinistra del “grande governo”).
Ciò che non fu risolto in modo sano negli Stati Uniti negli anni ’60 dell’Ottocento al momento del Nodo Lunare dell’umanità non è stato ancora risolto nel XXI secolo.
Lo stesso vale per la Cina oggi: il mancato trasformarsi della ribellione dei Taiping in qualcosa di sano negli anni ’60 dell’Ottocento – in un certo qual modo alla stregua del fallimento della Rivoluzione francese 70 anni prima – che portò ad un nuovo impero autoritario e ad un nuovo imperatore legato in una dialettica velenosa e misteriosa agli Stati Uniti, aggravata da ciò che sembrava essere uscito da Wuhan – il centro della Cina, l’anno scorso con il Covid-19 – e dalle reazioni del mondo, in particolare quelle del governo statunitense ed inglese.

Il 4 giugno, nel 31° anniversario della repressione di Tienanmen avvenuta a Pechino nel 1989, Steve Bannon, ex consigliere speciale del presidente Trump che, dopo il suo licenziamento da parte dello stesso Trump all’epoca dell’incidente di Charlottesville nell’estate del 2017, è alla ricerca di una nuova missione – guerriero della civiltà e aspirante cattolico “crociato” (12) – ha organizzato un evento di pubbliche relazioni presso il porto di New York di fronte alla Statua della Libertà insieme al 73° uomo più ricco della Cina, il miliardario Guo Wengui (alias Miles Kwok) nel quale hanno proclamato l’istituzione (13) del “Nuovo Stato Federale Cinese” con l’obiettivo specifico di rovesciare il regime del Partito Comunista in Cina.

Il nuovo Stato cinese, ha dichiarato Bannon, leggendo ad alta voce il “documento di fondazione” del “Nuovo Stato federale cinese”, si baserebbe sulla prassi legale e costituzionale britannica e americana. Bannon è un uomo che cerca lo scontro tra le civiltà: “l’Occidente contro l’Islam, l’Occidente contro la Cina” ecc.
Questo avviene in un momento in cui i governi britannico e americano stanno entrambi facendo dichiarazioni sempre più ostili nei confronti della Cina.
Ci dovrà essere “una resa dei conti con la Cina” nella nuova normalità post-Covid, ha dichiarato il ministro degli esteri britannico Dominic Raab, a causa dei presunti misfatti della Cina nel modo in cui ha gestito la questione del Covid-19 nei primi mesi, da novembre 2019 fino al gennaio 2020. Ma possiamo ricordare che nell’ottobre dello scorso anno Wuhan era il luogo in cui il governo cinese scelse di organizzare la settima edizione dei Giochi Militari Internazionali, mentre lo stesso giorno, a New York, si tenne una simulazione di pandemia di coronavirus nota come “Evento 201” sotto gli auspici del World Economic Forum, della Bill and Melinda Gates Foundation e della Johns Hopkins University. Tra le raccomandazioni di quella “tavola rotonda” c’era l’implementazione di un programma mediatico globale per “inondare la zona” (la frase è stata usata molte volte) con il medesimo messaggio ripetuto sulla pandemia e su come gestirla. Abbiamo visto i media di tutto il mondo mettere in moto questa operazione da gennaio a maggio 2020, dopo che l’Organizzazione mondiale della sanità dichiaro’ prima “un’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale” (30 gennaio) e poi l’11 marzo una “pandemia globale”. Abbiamo anche visto come il Rapporto dell’Imperial College sulla pandemia, pubblicato il 16 marzo 2020, sia stato scritto dal Prof. Neil Ferguson non solo per il Regno Unito ma anche per gli Stati Uniti e abbia avuto un effetto significativo sui successivi lockdown decisi dai governi di entrambi i Paesi. Lo stesso termine lockdown deriva dal sistema carcerario statunitense. L’ostilità tra la Cina e l’Occidente negli ultimi 10 anni, in particolare dopo l’epidemia di Covid-19, risale almeno al 1860.

Gli antroposofi possono riconoscere in questa reciproca ostilità i contorni dell’eterna lotta tra le due forze spirituali opposte conosciute come Lucifero e Arimane (a sinistra, dipinto di Arild Rosenkrantz) che operano rispettivamente attraverso la Cina e attraverso l’Occidente (in particolare l’Anglosfera).
Non è ovviamente un caso che questi due poteri spirituali siano principalmente attivi in queste due regioni, ma, dato che, secondo Rudolf Steiner (14), Lucifero ebbe la sua incarnazione nel lontano passato mentre Arimane l’avrà nel prossimo futuro in quelle due regioni, esse sono, per così dire, roccaforti culturali e geografiche di quei poteri. Non è un caso che proprio in questo periodo cruciale tra il 1860 e il 2100, quando l’umanità cerca, sebbene per lo più inconsciamente, di incarnare il proprio Io, queste due potenze (la Cina e l’Anglosfera) dovrebbero, attraverso la loro reciproca ostilità, “unirsi” per cercare di impedire all’umanità di realizzare questo intento.

Ma l’Incarnazione dell’Io che l’umanità sta intraprendendo ora è solo un aspetto – sebbene molto importante – del nuovo periodo della storia che si apre negli anni ’20 di questo secolo.
In articoli precedenti su New View, ho scritto della nuova fase di circa 200 anni, che inizia nel 2020, dell’arco di storia iniziato nel 1603. Questo arco è determinato dalle congiunzioni regolari dei pianeti Giove e Saturno.
Nel 2020 si passa dalla fase del segno di Terra di queste congiunzioni planetarie alla fase del segno d’aria.
Poiché il periodo iniziato nel 1603 è quello della scienza naturale materialistica, siamo passati attraverso un divampare di quell’impulso quando Giove e Saturno si congiunsero nei segni di fuoco (1600-1840), un consolidamento di esso quando si incontrarono nei segni di Terra (1840 -2020) e ora un allentamento o un rilassamento di esso con il loro incontro nei segni d’aria (2020-2220; quest’anno si incontrano in Acquario).

Prima che il rilassamento del materialismo possa davvero instaurarsi, “prima che sia trascorsa anche una parte del terzo millennio” (Rudolf Steiner), l’Essere spirituale che è l’ispiratore del materialismo, Arimane, sta cercando nella prima parte di questo evento dell’Io, questo XIX secolo, di incarnarsi sul piano fisico “in Occidente”, proprio come fece Lucifero in Cina intorno al 3000 a.C. e Cristo in Israele 2000 anni fa.
Tutta l’attenzione dell’élite globale, dalle Nazioni Unite in giù, si sta concentrando attraverso i principali media sull’anno 2030.
Quell’anno segnerà ovviamente 2000 anni dopo l’incarnazione di Cristo in Gesù nel Battesimo nel fiume Giordano.
Tre anni dopo, nel 2033, seguiranno il 2000° anniversario della Crocifissione, Resurrezione, Ascensione e della prima Pentecoste, nonché il 100° anniversario dell’ascesa al potere di Hitler in Germania mentre, nel 2032, si avrà il 100° anniversario della pubblicazione di Brave New World [Il Mondo Nuovo ndt] di Aldous Huxley.
Si raccomanda ai lettori di studiare la sezione “Strategic Intelligence” del sito web del World Economic Forum (WEF) (15) per osservare qualcosa dell’incredibile magnitudo della pianificazione delle élite per la governance globale che il WEF chiama “Global Reset” dopo il eventi del 2019 (movimento per il cambiamento climatico / XR / Greta Thunberg) e del 2020 (Covid-19).
Praticamente tutto è stato pensato sulle carte stellari a sette e cinque punte invertite del WEF tranne…spiritualità e religione che sono state omesse.

La seconda parte di questo articolo affronterà in modo più approfondito questi aspetti della “nuova normalità” in arrivo, come è stata intesa dall’oligarchia globale, in modo che possiamo prepararci per quello che potrebbe essere l’avvicinarsi della “Bestia”; “la sua ora finalmente giunta, striscia verso Betlemme per venire al mondo” (16).
Si considererà anche come questa presunta “nuova normalità” possa essere affrontata sulla base degli impulsi appresi dalla scienza spirituale di Rudolf Steiner.

Note

1 R. Steiner, conferenza del 12. Ottobre 1923 O.O. 229)

2 https://www.youtube.com/watch?v=6gt-DsWO4ks

3 National Amusements, Disney, Time-Warner, Comcast, NewsCorp, Sony.

4 26 anni alla Goldman Sachs e successivamente 70esimo Segretario del Tesoro, sotto il presidente Bill Clinton.

5 L’Atto, approvato nel 1933, imponeva la separazione tra attività bancarie commerciali e attività bancarie di investimento, impedendo così alle normali banche commerciali di essere coinvolte in attività bancarie rischiose. Dopo l’abrogazione della legge, le banche commerciali iniziarono ad impegnarsi in investimenti tossici; il loro imminente o effettivo fallimento minacciava di avere un impatto pesante sui comuni cittadini.

6 Il Bilderberg Group venne fondato in Olanda nel 1954 per tenere insieme le élite nordamericane ed europee e “supervisionare” l’evoluzione del “progetto europeo” (in seguito, l’UE) da dietro le quinte. La Commissione Trilaterale è stata fondata nel 1973 da David Rockefeller e Zbigniew Brzezinski per portare le élite giapponesi e cinesi a consultarsi regolarmente con le élite americane ed europee, dopo che i membri del Bilderberg avevano affermato di non volere che giapponesi e cinesi si unissero a loro.

7 Steiner descrisse per primo questo nuovo ritmo della storia umana in una conferenza del 23 Dicembre 1917.

8 Vedi https://www.nature.com/articles/437323a ‘Dirac’s hidden geometry’, di Graham Farmelo

9 N.b. Del musical Hamilton (2015-), di Alexander Hamilton si è molto parlato e magnificato. Ma non esiste un musical del genere su Thomas Jefferson!;

10 The Five Eyes: USA, UK, Canada, Australia, New Zealand.

11 Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=p7dWG5ICxAA

12 Vedi Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=SAmUo0Np9nw

13 Vedi Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=lG2d–gvN7E

14 R. Steiner conferenza del 1.11.1919, O.O. 191.

15 https://www.weforum.org/agenda/archive/the-great-reset

16 Dal poema di W.B. Yeats, La seconda venuta (1919), scritta durante la pandemia influenzale globale del 1918-1919.

Traduzione di Riccardo Gezzi eLaura Marie Tunley

Fonte

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