Viviamo in un mondo di simulazioni e di simulacri (Simulacra and Simulation – Jean Baudrillard – Libro in lingua inglese – The University of Michigan Press – The Body in Theory: Histories of Cultural Materialism| Feltrinelli). Siamo inondati e bombardati, costantemente, da informazioni, dati, simboli e opinioni che scorrono via come l’acqua sul marmo. Le uniche informazioni che riescono ad incidere il disco della memoria umana sono quelle del terrore che occupa gran parte della capacità residua. Le altre non lasciano nessuna impressione.

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Un mondo che è sempre più privo di significati e concetti perché si disperdono nell’enorme rumore di fondo, generato dal caos di una vita iper-connessa (Digital 2024 – i dati italiani – We Are Social Italy).

La crescente velocità che viene imposta dall’evoluzione tecnologia e dalla società globalista è la forza principale che guida il sistema.

Viviamo in continua accelerazione, schiacciati su un presente che ci fanno percepire eterno. In questo modo, ciò che è reale viene continuamente offuscato e trascurato.

Non si distingue più il confine fra reale e irreale. Tutto viene manipolato e artefatto ad uso e consumo del pensiero unico, dominante, che guida il consumismo, l’edonismo e il nichilismo globale.

L’accelerazione continua ci impedisce di riflettere, di organizzarci e di poter tornare indietro. Siamo un treno in corsa e non c’è modo di scendere.

Simulazioni e collasso della realtà

Assistiamo ad un vero e proprio continuo collasso del reale in simulazioni pianificate e rilasciate in modo programmato. Il piano generale che eseguono coincide con l’Agenda 2030 e quella del WEFLe simulazioni sono copie che non corrispondono ad un mondo reale. A questo processo, che potremmo definire, tecnicamente, un incantesimo permanente, la convergenza tecnologia fornisce un contributo fondamentale nel trattenere per sempre più tempo l’attenzione della mente delle masse, sottraendo loro volontà ed energia vitale (Il blog di Sabino PaciollaIl lato oscuro dei “Socialnetwork”). Questa dimensione artefatta manipola le percezioni facendoci vivere la simulazione come reale.

Covid e le masse

Si tratta di rappresentazioni falsificate e progettate per corrompere la percezione della realtà nella mente. L’esempio più eclatante è stata la PsyOp Covid-19 che grazie alle menzogne continue portate avanti tramite i media mainstream, le “virostar“, i governi e l’IA è riuscita a generare terrore in miliardi di persone. Le cure negate, le zone rosse, le quarantene, i tamponi PCR, i lockdown, le mascherine, ecc. hanno fatto il resto. Per chi si è sottratto al bombardamento mediatico e non ha seguito le disposizioni del governo, si è trattato di una normale influenza curabile (Amish, Africa, ecc.).

Se vuoi capire cosa è successo, cosa sta succedendo e perché, acquista il libro:”Covid-19 e Agenda 2030: inganno criminale, svelato”.

Paura e conformità

Le masse, durante l’emergenza Covid, hanno percepito un’imminente rischio di morte, quando invece si trattava di un virus contagioso ma con una letalità inferiore all’1%. In particolare, le persone più istruite e professionalmente più preparate, perché indottrinate e formattate, dal sistema corruttivo e adulatore, a fidarsi di quello che dice il governo e ad intrepretare in modo acritico il loro ruolo. Si sono trasformati perfino in agenti Smith ed hanno difeso il sistema di cui sono vittime, attaccando chi sollevava dubbi sulla narrazione dominante.

Realtà simulata

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Un mondo iper-reale in cui non si distingue cosa sia reale fra un balletto di sanitari e militari su tick tok e le guerre vere. Questo perché contenuti e significati sono stati schiacciati e appiattiti.

Siamo arrivati ad un punto tale che le masse non sono più interessate a conoscere se qualcosa è veramente reale. Importa soltanto che sembri reale.

4 Livelli di simulazione

La simulazione è un processo che genera dati, segni e simboli che dovrebbero rappresentare la realtà. Però più il processo avanza più questi dati e segni perdono via via qualsiasi connessione con ciò che avrebbero dovuto rappresentare. Questi segni e simboli assumono, progressivamente, una vita propria, diventando veri simulacri, copie che non hanno alcun collegamento con la realtà.

Una simulazione di se stessa.

Il primo livello è quello della copia fedeleautentica del reale. Una rappresentazione di un artefatto originale, senza difetti.

Il secondo è quello della copia distorta. S’introduce, volontariamente e/o involontariamente, una distorsione. Si distorce l’immagine originale della realtà, mantenendo un collegamento con l’originale, ma modificato. La si corrompe.

Il terzo maschera l’assenza di realtà. Nasconde l’assenza della realtà profonda e crea una facciata che sembra reale e originale ma non è legata in alcun modo all’originale. Vi ricorda qualcuno al vertice della politica del nostro paese?

Nel quarto, si creano simulacri, veri e propri, senza alcuna relazione con la realtà. La linea di separazione fra il mondo reale e il simulacro diventa invisibile. Non si riesce a distinguere fra simulacro di 4° ordine e realtà.

Gli ipermercati funzionano così. Offrono qualsiasi cosa. I loro prodotti sugli scafali sono tutti uniformi sembrano artificiali, non hanno nulla di naturale. I prodotti naturali sono tutti diversi fra loro. Sono stati trasformati in qualcosa di simulato per ricostruire le aspettative dei loro clienti.

Perché abbiamo questa aspettativa?

Lo abbiamo visto ripetutamente nei mass media e, quindi, assorbito. Vere simulazioni di quella cosa e per questo siamo stati programmati ad avere questa aspettativa.

Disneyland non è solo un parco giochi ma un altro esempio di simulazione super intensificata degli aspetti del mondo in cui viviamo. Un recinto di fantasie e commercio, più onesto, tuttavia, del mondo fuori, che finge di essere reale. Disney world serve a camuffare il resto del mondo come fa un palcoscenico.

La simulazione nei bambini prende il sopravvento attorno ai 3 anni di vita. Quindi l’iper-reale diventa più importante delle cose reali. Nei social noi creiamo una simulazione di noi stessi in cui annulliamo i nostri difetti e diventiamo una rappresentazione di noi stessi, non reale. Questo mondo d’immagini, di segni e di simboli, non maschera semplicemente la realtà, ma lo diventa. Il simbolo dei computer MAC (la mela con un morso) è separato dai prodotti fisici per dare l’idea di uno stile di vita. Quindi una simulazione. L’immagine simbolo del marchio prende così il sopravvento sulla realtà del prodotto, un personal computer. Lo fa percepire come uno “status simbol“.

La simulazione di un candidato politico diventa, così, più critica e importante delle sue stesse capacità e delle sue convinzioni. Tutti noi preferiamo la simulazione perché è diventata più importante per noi.

Mondo d’illusioni e dopamina

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Viviamo in un mondo di cibo finto, di piante finte, di abiti finti, di erba finta, di celebrità finte, personalità finte e di relazioni finte. La nostra dopamina proviene da queste cose invece che da quelle reali. Siamo diventati dipendenti dalle simulazioni. Abbiamo venduto la nostra anima a cose iper reali. E’ diventato quasi impossibile pensare in termini diversi dalla simulazione.

Possiamo tornare alla realtà?

Viviamo immersi in questo mondo di falsità. Esistono, tuttavia, sacche di realtà là fuori. Pensate ad un sorriso sincero di qualcuno che non conosciamo a come ci fa sentire. All’arte creata solo per l’amore di creare bellezza, non per vederla, a come ci fa sentire. A cosa provate e dove lo provate, quando siete d’aiuto in modo disinteressato ad una persona bisognosa.

Essere consapevoli che il mondo è pieno di illusioni e distrazioni è il primo passo (samsara o il paese dei balocchi).

Possiamo creare comunità reali sul territorio incontrando persone vere.

Tutto ciò che ti allontana da chi sei nel tuo intimo è una simulazione: vestiti, ego, marketing, pubblicità, luci led, marchi, etichette, edifici, ecc. Vogliono convincerci che non siamo più parte della natura e, quindi, non siamo più esseri naturali.

Come tornare alla realtà

  • Vivi lentamente, in modo naturale.
  • Metti ordine nell’uso del tempo della tua giornata.
  • Limita la tua esposizione ai social ad un’ora complessiva al giorno.
  • Usa la tecnologia, non farti usare.
  • Contempla l’arte, la semplicità, l’intelligenza della mente, l’armonia e la bellezza della natura.
  • Nutri la tua mente di bellezza e allenala a sviluppare pensieri armoniosi, creativi e positivi, da solo e con gli altri.
  • Considera gli altri come parte di te stesso e di un tutt’Uno. Confrontati con loro in modo disinteressato. Unisci le intelligenze e i cuori.
  • Scava dentro te stesso, crea spazio e capacità per accogliere la dimensione spirituale del tuo essere e della vita.

 


Leonardo Guerra, laurea in biologia molecolare con tesi sperimentale sul mRNA nel 1982 c/o UNIFE.
Ho ricoperto ruoli dirigenziali in Ricerca e Sviluppo (area Anti-Infettivi), nel settore dei Rapporti Istituzionali di primarie Multinazionali farmaceutiche fino a Giugno 2020.
Co-Fondatore di una Start Up Biotech (RARESPLICE srl) per la cura di malattie genetiche rare.

Da Luglio 2020, opero come Consulente free-lance.
Canale Telegram : Leonardo Guerra