La Ritirata di Schillaci, fra don Abbondio, Ponzio Pilato e Giuda, sancisce una Conferma desolante: questa è la Democrazia dei Vaccini

Qa

Questa democrazia dei vaccini si configura come segue: l’affare è troppo grande per rinunciarci, ci siamo tutti dentro e inoltre recedere adesso sarebbe ammettere che abbiamo messo in atto una strage orrenda.

Chi mi legge su questa testata deve darmi atto di non avere mai spacciato illusioni, se mai proposto il cinismo dell’esperienza: e oggi deve riconoscere che un ministro il quale obbedisce alle opposizioni anziché al suo governo, al suo capo del governo, certifica la assenza del normale rapporto democratico maggioranza opposizione in virtù di un coacervo, un grumo di potere spartito, condiviso.
Per cui l’onorevole piddina Alessia Morani può divertirsi a provocare sui social: “Rosicate, novax”.
Sa, come sanno i suoi colleghi di partito, come sanno tutti, che il tasso di vittime da vaccino Covid, vittime definitive o croniche, è totale, è del 100% (dunque delle due l’una: o non si è vaccinata e ha mentito o si metta in fila, e presto ci raggiungerà), ma l’arroganza del potere, la vacuità da potere è più forte della prudenza.
ACQUISTALO QUI CON IL 5% DI SCONTO

Solo che dice bene il direttore de “la Verità”; Belpietro: un ministro che non sa resistere ai diktat di una cupola di provocatori o, più concretamente, al Colle, prima si dimette meglio è.

Non sa o non vuole, non ci pensa? Schillaci è uomo di Speranza e le appartenenze restano anche sotto governi diversi, le dicono trasversali ma più esattamente sono conniventi, spartitorie. Il mestiere di politico è, in genere, squisitamente personale e trova la sua ragion d’essere in pochi, ma indiscutibili, obiettivi: durare, fare affari, uscirne più ricco di come ne era entrato. Il resto è manfrina, fumo negli occhi e oggi – anche questo chi scrive lo aveva previsto, e ripetuto le mille volte – il meloniano presidente della Commissione Covid, Lisei, si arrende alla realpolitik:
“Rischiano di tornare gli orrori del Covid”.

Rischiano? E che avrebbe fatto in due anni questa commissione, nata infelice per volontà del Colle?

Ma un Paese dove nei fatti comanda uno in modo assoluto e il coacervo si spartisce potere, fasce di elettori, affari, è un Paese finito, una democrazia fittizia, africana. Dove i fatti più sono palesi e più vengono distorti, sapendo l’informazione di distorcerli, sapendo chi consuma l’informazione che vengono distorti, ma a chiudere le bocche è la potenza inesorabile della Narrazione della quale i suoi demiurghi dicono: è l’unica cosa reale, ed è nostra.

La falcidie di persone comuni è sotto gli occhi di tutti, cresce di giorno in giorno, la connessione con i vaccini Covid è risaputa, è scontata, la confermano persino i produttori dei vaccini Covid, la ammettono medici, politici, la dimostrano statistici, studiosi, ma si continua a far finta di niente, a irridere le vittime come fanno politici e virologi da copertina e da conflitto d’interessi.

ACQUISTALO QUI CON IL 5% DI SCONTO

I vip tacciono, ma di altri due si è appena saputo: Fabio Concato con un tumore, Pippo Baudo morto per cause non esplicitate. “Ah, era vecchio”.

La si metta come si vuole, ma erano entrambi convinti sostenitori di vaccini assunti in plurime dosi. E ve lo dice uno che dopo averne assunti due si è scoperto un cancro del sangue, un linfoma sul quale nessuno e dico nessuno delle decine di medici che lo hanno curato, operato, sorvegliato si è sentito di escludere il legame di causa effetto con le siringhe Pfizer.

Questa democrazia dei vaccini si configura come segue: l’affare è troppo grande per rinunciarci, ci siamo tutti dentro e inoltre recedere adesso sarebbe ammettere che abbiamo messo in atto una strage orrenda, gigantesca per conto della dittatura cinese e di un business colossale sul quale l’Unione Europea ha mentito, un giro miliardario che può dilatarsi all’infinito per di più sfoltendo la popolazione globale in modo da dirottare ciò che resta del welfare sui migranti che a loro volta rappresentano un’altra intrapresa senza fondo, corruttiva, criminale, ma senza limite.

È l’economia malavitosa dei Paesi in dissesto, come l’Italia, dove la politica è il bene rifugio definitivo e si dispiega secondo metodi mafiosi, all’insegna di un cinismo senza freni. Si discute tanto di genocidii, e ci sono, ma non si vede quello interno, italiano, basato su farmaci che si punta ad imporre ancora oggi, persino in forma ancora più devastante, ad onta dei risultati, spaventosi, constatati fin qui.

Ma è impensabile che un ministro si metta a seguire i ricatti e le volgarità di quattro virologi da operetta, tutti sanno che le pressioni scendono dall’alto, perché in Italia alcuni poteri sono virtualmente senza controllo e senza responsabilità: quello giudiziario, a sua volta presieduto dal Colle.

La democrazia dei vaccini postula la strage perenne e per uno che in due anni si è dovuto curare per tutto, che ha dovuto resistere al cancro e poi alle innumerevoli conseguenze del cancro, non è una bella prospettiva. Tanto più che mi ritrovo sommerso dalle testimonianze di altri come me, peggio di me. Ma l’onorevole Morani ha parlato, “rosicate, novax!” e la presidente del Consiglio fa sapere di non essere d’accordo sulle scelte pilatesche di un suo ministro.

Ma pace, è andata così, lei viaggia, trottola per il mondo, non si capisce bene a che fine, i suoi corifei, i suoi beneficiati ripetono che solo lei ci salverà, che è la donna della provvidenza. Basta solo non essersi vaccinati, se no si finisce come Pippo Baudo.

Fonte

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo!

Facebook
Pinterest
Twitter
Email
Telegram
WhatsApp

Ti potrebbero interessare:

it_IT

Accedi al sito

accesso già effettuato