Riflessioni di fine Agosto

…tanto per tentare un’istantanea di quello che sta accadendo nel nostro mondo in questo momento…

USA

Iniziamo con uno dei centri del potere mondiale, Washington D.C., dove la guerra senza esclusione di colpi tra Donald Trump e il Deep State prosegue alla grande.

A distanza di quattro anni si stanno ripetendo, infatti, le stesse dinamiche della campagna per il primo mandato, con una informazione totalmente polarizzata contro di lui che afferma – senza manifestare dubbio alcuno – che Trump non potrà venir rieletto perché i sondaggi lo danno in netta minoranza.

Ma le cose – esattamente come nel 2016 – non stanno esattamente così.

Alcuni sondaggi indipendenti che riescono a bucare il muro catafratto dell’informazione manipolata affermano che The Donald ha un vantaggio dal 48% al 43% nei swing state Florida, Iowa, Michigan, Minnesota, Pennsylvania e Wisconsin, il che lo riporterebbe alla Casa Bianca con un conteggio del collegio elettorale di 309 contro i 229 di Biden.

Tra l’altro Trump ha appena ottenuto uno straordinario successo nel suo impegno nei confronti del taglio dei prezzi dei farmaci, tanto da spingere le case farmaceutiche ad acquistare migliaia di inserzioni sui media americani con questo testo:

Il presidente Trump ci distrae dalla battaglia contro il Covid-19. Agite ora!

In realtà, come avevamo già avuto modo di commentare, il presidente in carica il 25 Luglio scorso aveva firmato quattro ordini esecutivi.
Uno riguardava l’importazione dei farmaci, mentre gli altri erano finalizzati a rendere fruibili ai pazienti i ribassi dei produttori di farmaci, fornendo insulina ed epinefrina con forti sconti alle persone con scarso reddito, utilizzando prezzi internazionali più bassi per alcuni farmaci accessibili mediante l’assistenza pubblica.

Evidentemente Big Pharma – dopo il recente scrollone dell’autorizzazione all’uso del plasma iperimmune – non ha nessuna intenzione di lasciarsi sfilare dalle mani i bilioni di dollari provenienti da un sistema sanitario come quello americano in cui i prezzi dei farmaci sono gonfiati in maniera esponenziale rispetto ai prezzi di mercato di altri Paesi.

 

EUROPA

Berlino, Londra, Parigi, Zurigo, Madrid sono stati i centri della protesta popolare agostana contro la dittatura sanitaria.

In particolare la manifestazione di ieri a Berlino ha segnato una svolta importante.

Per due buone ragioni.

La prima perché la quasi totalità dei media non ne ha parlato nonostante l’intervento di una personalità di livello internazionale come Robert Kennedy Jr.

Qui il suo discorso integrale

La seconda per il numero di dimostranti, nell’ordine di svariate decine di migliaia, che i pochi media che ne hanno parlato – chiamandola dimostrazione di negazionisti – ha vergognosamente cercato di minimizzare, negando l’evidenza ben visibile dalle foto aeree dell’evento.

Mentre – guarda caso – ha generosamente enfatizzato le manifestazioni anti-Lukashenko in Bielorussia.

Sarà perché Lukashenko aveva denunciato le pressioni e i tentativi di corruzione provenienti dal FMI per applicare le misure di lockdown?

Mah, a pensar male…

ITALIA

In Italia naturalmente prosegue assordante il silenzio stampa su ogni argomento che contraddice la narrazione ufficiale.

I media hanno ignorato non solo le manifestazioni europee, ma anche ogni forma di contestazione nazionale.

Dopo lo scandaloso teatrino del segreto di Stato invocato dal Governo Conte per coprire tutto quanto prodotto dal Comitato Tecnico Scientifico per non meglio definite “esigenze di ordine pubblico” di cui abbiamo già riportato, successivamente ribaltata dal Tar si è approdati all’operetta della pubblicazione di documenti largamente censurati a monte.

Continua il valzer delle cifre dei positivi, “contagiati” e ricoverati nonostante tutti i dati indichino chiaramente che la gravità dei nuovi ricoveri è ben lontana da quella dell’inizio dell’epidemia.

Prosegue la polarizzazione estrema tra chi crede pedissequamente alle fake news dei media mainstream ed il numero sempre crescente di chi si rende conto dell’incongruità della narrazione ufficiale.

Degna di menzione è l’epopea del tampone che, nonostante la sua scarsa affidabilità nel rilevare l’infezione virale, viene esaltato come l’unica azione efficace per tenere sotto controllo l’epidemia.

Poi c’è la spasmodica attesa per gli aggiornamenti sulle misure per la scuola, con Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, che afferma pubblicamente che portare le mascherine in classe non fa male.

Queste le incredibili affermazioni di Miozzo alla Commissione Istruzione della Camera dei deputati, parlando dell’inizio delle attività scolastiche il 14 settembre:

La mascherina non è dannosa, non crea danni a chi la indossa. La stessa Società italiana di pediatria ha dichiarato che non esistono problemi nel vestire la mascherina anche per i bambini di piccola età, a meno che non abbiano patologie o altre difficoltà.

Ricordo qui en passant di aver scritto a Miozzo – che conosco personalmente da lunga pezza – una email personale per dissociarmi e chiedere spiegazioni su sue precedenti prese di posizione, cui naturalmente il nostro non ha ritenuto di dare risposta.

Questo il teso della mia email del 12 Giugno scorso:

Caro Agostino,
ci conosciamo da oltre vent’anni e, avendo sempre avuto la massima stima nei tuoi confronti, resto davvero basito nel leggere disposizioni da te diramate che annunciano, per il prossimo anno scolastico, “un distanziamento non inferiore ad un metro, utilizzo della mascherina dai sette anni in poi”.
Si tratta di misure la cui applicazione è non solo irrealistica ma anche del tutto inutile e dannosa, visto che non solo abbiamo studi scientifici accreditati che dimostrano come l’uso delle mascherine nei bambini sia, invece che un presidio di sicurezza, un pericoloso veicolo di contagio. ma stiamo altresì sperimentando il declino della forza del virus a livello globale.
Io sono totalmente e radicalmente contrario a questa ennesima violenza sui bambini che mi appare come una volontà perversa di piegare le coscienze della popolazione ai voleri di un potere che ha fatto di un malinteso spirito scientifico la nuova religione dogmatica e incontestabile.
Farò quanto nelle mie possibilità come giornalista e come cittadino per combattere in ogni modo ed in ogni sede queste disposizioni.
Personalmente faccio parte di un gruppo di medici, scienziati, economisti, giuristi e giornalisti che si è costituito a febbraio a Roma per iniziativa del compianto Giulietto Chiesa con il nome Centro di Gravità, con l’obiettivo di esaminare il momento di estrema crisi che il mondo sta vivendo.
Sulla base di quanto avvenuto in questi due mesi – suffragato dalle esperienze di medici e scienziati in prima linea – abbiamo  stilato il documento che ti allego, per tua conoscenza, il Piano di Chiarezza Scientifica, che evidenzia alcuni punti, secondo noi fondamentali. Il Piano è già stato sottoscritto da oltre 1.000 medici ed è sul tavolo di alcuni parlamentari.
Un cordiale saluto, nella speranza che le misure sopra citate vengano presto revocate per il bene dei nostri figli e nipoti.
Piero Cammerinesi

Per concludere, tra le news più recenti si parla insistentemente di una telefonata dai toni non propriamente cordiali di Grillo a Conte in cui il primo avrebbe esortato il presidente del Consiglio a “fare molta attenzione” come se quest’ultimo fosse un burattino tenuto a seguire indicazioni eterodirette.
Personaggi introdotti nelle ‘stanze del potere’ che ho interpellato parlano di possibili grossi rivolgimenti a breve in ambito governativo.

Forse il più volte ipotizzato passaggio del testimone da Conte a Draghi?

Insomma, anche nel Bel Paese grande fermento e molto nervosismo, probabilmente per cercare di cogliere al volo i segnali che provengono dagli USA, pronti – in squisito stile italico – a saltare sul carro del vincitore, ed a cambiare di conseguenza le proprie posizioni.

E che i nostri politici siano delle perfette banderuole non credo vi sia bisogno di perdere tempo a dimostrarlo, per tutti valga l’esempio del Movimento 5 Stelle che ha superato da solo e in pochi anni di gran lunga tutti i trasformismi della prima e della seconda Repubblica messi insieme.

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