Meluzzi: ai VIP finti vaccini

Alessandro Meluzzi

Meluzzi choc: “Politici e istituzioni vaccinati col placebo. Lo han proposto anche a me”

Il criminologo parla dei furbetti del siero “miracoloso”. “Da una certa sfera sociale in su somministrati falsi vaccini”. Solo il “popolino” deve fare da cavia a sieri genici che non determinano alcun beneficio, come in Israele e Uk, ma ad oggi migliaia di decessi e circa un milione di effetti avversi gravi

“Da una certa sfera sociale in su, i vaccini somministrati erano falsi vaccini”.

Lo ha affermato lo psichiatra e criminologo Alessandro Meluzzi, noto opinionista tv, sul canale “100 giorni da Leone”, facendo intendere che sono state iniettate dosi di soluzioni fisiologiche al posto dei sieri in commercio inoculati a milioni di persone.

Il professionista ha anche giurato che la soluzione fisiologica “l’hanno proposta anche a me”, ma ha poi rifiutato per poter “combattere” a testa alta e non rinchiuso come “i sorci”.

Una dichiarazione choc che farà discutere.

Quella “sfera in su” cui si riferisce il criminologo è certamente riconducibile a vip, “grembiulini”, colletti bianchi (forse anche i mafiosi) e persone che occupano nel paese ruoli politici e istituzionali di alto rango che oggi magari sostengono appieno la campagna terroristica vaccinale propagandata dai media mainstream; campagna – è doveroso ricordare – che finora non ha prodotto alcun beneficio (vedi Regno Unito e Israele), ma ha anzi determinato nell’Unione europea migliaia di decessi e quasi due milioni di reazioni avverse, di cui il 50% ritenuti gravi, secondo dati ufficiali dell’Ue.

Dati enormemente sottostimati, dal momento che non tutti gli effetti collaterali o i decessi sospetti vengono segnalati all’Ema o all’Aifa in quanto, in modo sbrigativo e superficiale, viene escluso il nesso causale coi vaccini sperimentali.

Ciò che quindi si sospettava dallo scorso dicembre, ossia che c’era il rischio che i veri vaccini venissero iniettati solo al “popolino” e non ai “furbetti” di alto rango, tra vip, massoni, istituzioni, sanitari, politici e altri, trova una conferma davvero inquietante, secondo le affermazioni di Meluzzi.


 

In sostanza a questa “sfera” di privilegiati è stato inoculato il “placebo” (acqua), la stessa soluzione che viene utilizzata nelle sperimentazioni di farmaci nei gruppi prescelti e che viene in gergo definita in “doppio cieco” (i volontari non sanno se hanno ricevuto il vero farmaco o l’acqua, ndr).

Fosse come afferma Alessandro Meluzzi, questa pratica è di una gravità inaudita, con rilievi penali, poiché queste “alte sfere” sapevano di ricevere il placebo con la certezza di scampare a eventuali potenziali effetti avversi o anche alla morte.

Ma ancor più grave è che queste fasce privilegiate senza aver provato sulla propria pelle il vaccino sperimentale vadano in Tv a rassicurare i cittadini che il vaccino è “sicuro ed efficace”, perché loro lo hanno fatto (fittiziamente), approvando così l’adozione del discriminante Green pass di cui costoro sono certamente in possesso. Roba su cui la magistratura dovrebbe indagare a fondo e ad ad ampio raggio.

Dino Granata

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