Il comando strategico degli Stati Uniti (STRATCOM) afferma che una guerra nucleare con Russia e Cina è una “possibilità reale” a meno che gli Stati Uniti non amplino il proprio arsenale nucleare.
Esiste una reale possibilità che una crisi regionale con la Russia o la Cina possa degenerare rapidamente in un conflitto con armi nucleari, se questi Paesi percepissero che una sconfitta convenzionale minaccerebbe il regime o lo stato
ha scritto il vice ammiraglio Charles Richard nell’edizione di febbraio della rivista mensile del US Naval Institute.
In tal caso, l’esercito americano deve
cambiare la propria ipotesi principale spostandola da “l’impiego di armi nucleari non è possibile” a “l’mpiego nucleare è una possibilità molto reale”, e agire di conseguenza e impedire tale eventualità
secondo Richard.
Il capo di STRATCOM ha anche affermato che Russia e Cina
hanno iniziato a mettere in pericolo in modo aggressivo le norme internazionali e la pace mondiale utilizzando strumenti di potere e minacce di forza in modi mai visti dal culmine della Guerra Fredda.
Nonostante il fatto che Pechino abbia solo circa 320 testate nucleari rispetto alle 6.000 degli Stati Uniti, Richard ha detto che l’America avrebbe bisogno di modernizzare le sue scorte.
Anche se Pechino raddoppierà il suo arsenale nel prossimo decennio, come prevedono i falchi cinesi, sarà comunque piccolo rispetto a quello di Washington – scrive Dave DeCamp – Gli Stati Uniti dovrebbero eliminare una buona parte del loro arsenale per convincere Pechino a partecipare agli accordi sul controllo degli armamenti.
L’avvertimento è partito quando la USS “John S. McCain” è stata inviata per la prima volta dall’amministrazione Biden nel Mar Cinese Meridionale nei pressi delle isole controllate dalla Cina.
La Marina degli Stati Uniti ha affermato che la nave da guerra testimonierebbe “i diritti e le libertà di navigazione nelle vicinanze delle Isole Parcel, in conformità con il diritto internazionale”.
Come abbiamo sottolineato in precedenza, anche l’ex maggiore generale dell’esercito australiano e l’attuale senatore Jim Molan ha lanciato l’allarme sulle tensioni tra Stati Uniti e Cina.
Nel 1991 la Marina degli Stati Uniti contava 600 navi da guerra. Ora sono meno di 300 – ha sottolineato, aggiungendo – È probabile che nei prossimi tre o cinque anni o nei prossimi cinque o dieci anni saremo coinvolti in una guerra con la Cina.
L’anno scorso, Henry Kissinger aveva anche avvertito che un conflitto catastrofico tra America e Cina che sarà “peggiore delle guerre mondiali” è inevitabile a meno che le due parti non risolvano le loro differenze.
