Scontro di poteri in Vaticano?

Colombe
A poche ore dalle dichiarazioni sul web del’ Arcivescovo Mons. Carlo Maria  Vigano‘ si è abbattuta la spada censorea sul video in questione da parte di Youtube (Google) che lo ha rimosso su alcuni canali, diciamo ufficiali.
Dichiarazioni assolutamente esplosive con accuse precise, nomi e cognomi come qello di George SorosKlaus Schwab (fondatore del Forum di Davos) e Bill Gates, come membri “fondatori della setta maledetta che si sono uniti per abbattere il regno di Cristo”.
L’ alto prelato non si limita solo a questo, accusa i vertici della Chiesa di essersi uniti ai Rothschild, ai Warburg e ai Rockefeller che da secoli tramano nell’ ombra.
Il discorso di Mons Viganò, a prescindere possa o meno essere condiviso, sta scatenando  un vero e proprio terremoto alle  fondamenta delle stanze di potere vaticane e credo che nei prossimi giorni ci dovremmo aspettare una presa di posizione  anche del Vescovo di Roma Papa Francesco.
Perchè questo atto di accusa del Monsignore?  Semplice protagonismo?  Non credo.
Quando un alto prelato di un potere religioso vecchio di duemila anni che nella storia dell’ umanità ha condizionato la vita di miliardi persone per innumerevoli generazioni parla, non o fa mai per protagonismo, ma a mio avviso è il portavoce di una corrente di pensiero sempre più critica  in seno alla Chiesa Cattolica di Roma in evidente contrasto con le nuove linee guida dei poteri che attualmente guidano il Vaticano.

Due correnti di pensiero, anzi di potere che rischiano di spaccare in due la religione Cattolica, esattamente come avvenne nel  XVI secolo con Martin Lutero e la nascita della Chiesa Protestante.
Forze nuove globaliste e  profondamente riformiste e forze millenarie che vogliono rimanere aggrappate alle tradizioni e alla parola del Messia.


Forse ci illudiamo che se questo conflitto  deflagrasse in tutta la sua dirompenza, potremmo rimanerne immuni, ma credetemi, così non sarà.

La Pandemia ha stravolto le nostre vite di popolo Europeo, anzi le misure che i Governi hanno intrapreso sotto la guida del potere centrale di Bruxelles hanno spaccato in due la società e le coscienze, e, temo che questa frattura diverrà sempre più profonda e divisoria, soprattutto con il palesato obbligo vaccinale e l’ estensione degli stessi ai bambini ed adolescenti.
Sicuramente i Mas Media bolleranno le dichiarazioni di Mons. Viganò come di un vecchio complottista e negazionista.

I conduttori di programmi televisivi irrideranno la vicenda, ma nell’altro  fronte della barricata, in quello della rete cosa accadrà?

La denuncia di Viganò anziché essere scritta su fogli e affissa sul portone della chiesa di Wittenberg come fece Lutero è stata lanciata nella rete e quindi  fruibile da milioni di persone, anzi miliardi, visto che mi risulta sia in preparazione una versione tradotta in inglese da parte di alcuni Blogger tedeschi.

Quindi non illudiamoci di rimanere immuni dalla vicenda, siamo solo all’ inizio.

Stefano Becciolini

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