Specchio, specchio delle mie brame

Mirror

 

Specchio brameNel testo Magia Sexualis di Paschal Beverly Randolph, edito dalle Mediterranee, possiamo porre evidenza alla teoria e applicazione degli specchi magici, di cui troviamo traccia nello zoro­astrismo e di cui parlarono Plotino, Giamblico e Agrippa. Gli Urim e Tummin delle antiche tradizioni ebraica e induista caratterizzarono i rituali divinatori di questi popoli attraverso l’utilizzo delle cosiddette superfici polite scure e lucide, che sostituirono, nel tempo, l’utilizzo da parte degli sciamani di specchi lacustri all’interno delle fitte foreste del Laynchark.

Fu Re Salomone per primo a codificare i nomi (sigilli o clavicole) delle entità provenienti dal piano astrale, in particolare entità ostacolatrici provenienti dall’astrale inferiore, per piegarle alla sua volontà. Tali nomi, sotto forma di glifi, venivano incisi sul retro di una superfice polita (un piatto o uno specchio) e utilizzati dall’ope­ratore per sottomettere le entità scritturate durante l’evocazione.

Attraverso questi specchi magici era dunque possibile creare una interazione spontanea tra piano astrale inferiore e piano della realtà fisica, con l’obiettivo di tenere sotto il proprio controllo queste entità. Alcune volte però succedeva il contrario, ovvero le entità riuscivano a prendere il controllo dell’operatore possedendolo mentalmente.

Il percorso antroposofico chiarisce molto bene la composizione occulta dell’uomo e dei tre corpi di cui si riveste il suo Io: Il fisico, associato al mondo animale, alimentato dalle brame, dai desideri e dalle passioni; l’eterico, associato al mondo vegetale, e l’animico-astrale, suddiviso a sua volta in astrale inferiore, dove agiscono entità ostacolatrici connesse sul piano fisico e alimentate dalle brame, e astrale superiore, collegato all’eterico e riconducibile al Logos solare, e cioè a quelle Gerarchie angeliche sotto il dominio di Michael “colui che è come Dio”.

Le entità ostacolatrici sono di due tipi: luciferiche, veicoli delle forze di orgoglio, vanità e presunzione, e ahrimaniche, ovvero quelle che inducono alla illusione materialistica e meccanicistica del mondo. Entrambe queste entità, in contrasto tra loro su un piano animico, sono alleate nella dimensione materialistica terrena e hanno come missione la paralisi delle forze pensanti e viventi dell’uomo.

 

Cellulari

 

Quello che pochi sospettano è che ai nostri giorni tutti gli esseri viventi sono dotati di dispositivi per la comunicazione, non solo sul piano fisico, ma anche sul piano astrale inferiore attraverso superfici polite lucide costituite dai televisori, dai notebook, dai monitor e dagli smartphone, e quindi potenzialmente tutti noi siamo esposti a minacce dall’astrale inferiore.

Ma ammesso per assurdo che sia tutto vero, la domanda è la seguente: dove sono inscritti i nomi delle entità ahrimaniche e luciferiche sui nostri smartphone o monitor per realizzare uno specchio magico? Ebbene, i nomi ci sono, sono reali e sono implementati negli schemi degli stessi circuiti stampati dei dispositivi utilizzati. Nelle due figure in basso poniamo a confronto i nomi dei demoni conosciuti con alcuni schemi dei circuiti stampati e relè. Le coincidenze sono a dir poco mozzafiato.

 

Sigilli delle entità ostacolatrici e Schemi elettrici

Sigilli delle entità ostacolatrici e Schemi elettrici

Che queste tecnologie passino con il nome di diavolerie, ne siamo tutti consapevoli. Che aiutino a gestire meglio i processi lavorativi e sociali, non credo si possa essere tutti d’accordo, piuttosto stanno divenendo sempre piú strumenti che ingabbiano le nostre menti in processi mentali e processi linguistici che appiattiscono culturalmente e ci rendono sempre piú disconnessi dalla realtà oggettiva, tanto da non farci rendere piú conto degli inganni degli Ostacolatori. Assistiamo quindi a una perdita progressiva del pensiero critico verso una forma di pensiero unico dominante, tipico di un gregge amorfo che deve semplicemente essere condotto ad una visione egoistica e mercificata della realtà.


 

Simbolo Google Chrome - 666A questo punto non possiamo meravigliarci se in Apocalisse 13, 16-18 San Giovanni dice:

 

16.  Faceva sí che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte;

 

17.  e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome.

 

18.  Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: essa rappresenta un nome d’uomo. E tale cifra è seicentosessantasei.

E quindi l’Apocalisse, quella dei nostri giorni, può essere intesa come l’èra in cui non si potrà né comprare né vendere senza il marchio della Bestia 666 (che in ebraico corrisponde a www, quindi il Cyberspazio di Internet) ricevuto sulla mano destra e sulla fronte del popolo.

 

marchio www - 666

 

Invertire questo processo di degrado mentale è possibile attraverso una diversa fruizione di questi strumenti, inizialmente pensati per ingabbiarci nel pensiero unico, volgendo invece tale utilizzo ad una crescita e ad un arricchimento culturale, ad un ampliamento delle proprie basi di conoscenza che sappiano porre al centro le virtú del genere umano, le nostre tradizioni, le nostre radici di popolo, i valori sociali e culturali, pervenendo cosí ad un discernimento critico di tutto ciò che accade intorno a noi.

In tal senso, Massimo Scaligero si spinge oltre, sostenendo che il vero eroe solare, piú che combattere gli Ostacolatori, deve saperli metabolizzare con disciplina interiore e trasformare in strumenti dello Spirito, perché tale è la loro funzione mediatrice.

Francesco Settimio

Per gentile concessione de “L’Archetipo”

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