Alta t’incidi nel mondo.
Sola nel sogno di mezzanotte:
tutto cade intorno a te
dalla bellezza assopito:
oh, soltanto tu vivi
e avvivi le orge mattutine:
ti attendo sul limite dell’aurora
presso la rosea nebbia,
mentre di luce si accende il mondo:
ascolterai la solitudine sulla grande distesa di fiori.
La tua voce nel mattino
rianima i cristalli di millenni:
le onde del mare giacciono
come coltre stirata
e la voce corre lievissima nel vuoto
terso del mondo.
Attraverso te ritorno alla vita
che l’Ermete già m’avea rivelata:
fiamma accende fiamma.
Non più dormire,
ma vegliare dormendo
nella chiara luce del prima delle cose.
Sentire la tua voce
e non seguire le parole, ma la musica.
Le note di essa dipingono il tempo,
dànno forma e sostanza alla vita,
sinfonialmente.
Cessa il sonno: comincia la speranza.
Massimo Scaligero